La fine della quarta stagione competitiva di Overwatch e l'inizio della successiva hanno coinciso col primo anniversario dello sparatutto a squadre firmato Blizzard. Per l'occasione, lo sviluppatore californiano ha messo in sconto il gioco e organizzato anche un weekend gratuito nel caso in cui qualcuno volesse provarlo prima di acquistarlo: l'offerta si è prevedibilmente tradotta in un gran numero di nuovi utenti che si sono catapultati nelle partite rapide fino al livello 25 e poi in quelle competitive senza, per così dire, saper leggere né scrivere. Ormai dovrebbe essere chiaro anche ai sassi che Overwatch non è uno sparatutto qualsiasi, ma un gioco estremamente complesso e creativo nascosto sotto una coloratissima patina di immediatezza. In questo speciale vogliamo aiutare i nuovi giocatori a capire meglio la modalità competitiva: non pretendiamo di spiegarvi tutti i segreti degli eroi di Overwatch, ma di suggerirvi come affrontare nel miglior modo possibile uno scenario in cui ogni singolo errore sarà sotto gli occhi di tutti e rischierà di scatenare le ire dei vostri compagni di squadra, facendovi odiare Hanzo come loro e augurare una morte lenta e dolorosa a tutti quelli che scriveranno GGEZ in chat a fine partita.
L'importante non è vincere, ma partecipare!
Stronzate. Se state entrando in modalità competitiva con questa filosofia da figli dei fiori, fatevi un favore: lasciate perdere. Per i pacifisti e i bonaccioni c'è Hello! Kitty Online e se volete provare qualche personaggio che non conoscete bene o giocare tanto per passare una mezzoretta, mentre state guardando una nuova puntata di My Hero Academia nello schermo accanto, ci sono le partite rapide e la modalità di addestramento. La gente, in modalità competitiva, vuole solo vincere e tutti quelli che sostengono il contrario stanno mentendo agli altri e soprattutto a loro stessi. In effetti, perdere in modalità competitiva serve a meno che niente: ogni sconfitta diminuisce il vostro indice di valutazione - e quindi quello medio della vostra squadra - e aggiunge esattamente zero punti competitivi al vostro portafoglio. I punti competitivi servono ad acquistare le famigerate armi dorate che di per sé non servono a niente, se non a dimostrare che avete giocato tantissimo tempo e vomitato tantissima bile. Un Hanzo armato di arco dorato non sarà necessariamente un bravo Hanzo, ma probabilmente un caprone che ha comprato quell'arma per fare il gallo nelle partite rapide. Poi magari è veramente un mostro e ha la mira di Occhio di Falco, meglio essere prudenti. In ogni caso, è anche per questo motivo che i giocatori in modalità competitiva vogliono vincere: il massimo indice di valutazione raggiunto durante la stagione - non importa se poi perdete e precipita - garantisce un certo numero di punti competitivi bonus all'inizio della stagione successiva. Insomma, se scegliete la modalità competitiva, preparatevi a combattere con le unghie e con i denti. Il che ci porta al nostro primo, vero suggerimento.
L'eroe giusto al momento giusto
Mettete subito giù quel cecchino: per quanto sexy possa essere Widowmaker o figo il samurai col pizzetto, la prima cosa che bisogna fare in una partita competitiva è valutare bene la mappa, gli avversari e i compagni di squadra. Per questo motivo, la modalità di addestramento che abbiamo menzionato prima dovrebbe essere il vostro primissimo passo nel mondo di Overwatch. Se avete appena comprato il gioco, la prima cosa fare dovrebbe essere imparare le mappe, quindi gli eroi e, infine, lo stile di gioco che preferite. Purtroppo a volte non avrete molta scelta, perché i vostri compagni di squadra saranno così idioti ed egoisti da non scegliere personaggi tank o di supporto e se vorrete anche soltanto una minima possibilità di farcela spetterà a voi giocare quegli eroi. Il momento della scelta - il cosiddetto "pick" - è fondamentale e Overwatch fortunatamente vi permette di cambiare eroe in qualsiasi momento, basta che siate nell'area di partenza. Ricordate che ogni personaggio ha dei punti deboli che possono essere sfruttati dagli altri eroi, cioè i suoi cosiddetti "counter". Non abbiate paura di cambiare eroe durante la partita, perché spesso può fare la differenza. Inoltre, come dicevamo, conoscere le mappe è fondamentale e alcuni eroi sono più efficaci in difesa che in attacco o viceversa. Anche lì, tuttavia, esistono le eccezioni. I cecchini sono generalmente considerati eroi da difesa, ma una brava Widowmaker può tenere sotto controllo gli ingressi mentre gli altri scortano il carico. Purtroppo prima o poi dovrete fare i conti con i giocatori che si ostinano a scegliere gli eroi sbagliati, a prescindere da quanto siano bravi - o peggio: incapaci - a usarli. Hanzo e Genji, in questo senso, sono personaggi emblematici che i giocatori, col passare del tempo, hanno cominciato ad associare automaticamente alla figura mitologica del "bimbominchia". Non lasciatevi travolgere dai luoghi comuni, perché a volte anche loro hanno qualcosa da dire, ma non esitate a suggerire un eroe diverso: probabilmente vi risponderanno di aver passato la notte con vostra madre, ma voi ci avrete provato.
La comunicazione è fondamentale!
Overwatch è un gioco che vi insegnerà tantissime parolacce nuove. Molte probabilmente le esclamerete voi stessi, senza neppure rendervene conto. Altre le apprenderete leggendo la chat, specialmente se giocate su PC. Non vogliamo mentirvi: la community di Overwatch è decisamente tossica. Dovrete armarvi di molta pazienza e imparare a ignorare i cosiddetti "troll". Rispondere per le rime potrebbe sembrarvi la cosa migliore da fare, in molti casi, ma a che servirebbe? Essendo un gioco di squadra, Overwatch si appoggia moltissimo sulla comunicazione e se disponete di un microfono - e masticate un po' di inglese, nel caso in cui siate in gruppo con giocatori stranieri - il titolo Blizzard diventerà ancora più coinvolgente. In ogni caso, l'interfaccia vi mette a disposizione una serie di comode scorciatoie che vi permetteranno di chiedere cure, indicare un obiettivo o comunicare lo stato della vostra Ultra. Quest'ultimo caso è importantissimo perché la sinergia tra le Ultra spesso consente azioni spettacolari e devastanti. State giocando Zarya? Avvertite gli altri giocatori che la vostra Bomba Gravitronica è pronta o quasi, specialmente se in squadra ci sono eroine come Pharah che possono sfruttare il campo di stasi per mettere a segno più facilmente i loro attacchi. Siete nei panni di Zenyatta? Comunicare che Trascendenza è pronta è un po' come dire: correte tutti all'obiettivo e scatenate l'inferno, vi copro io con le mie cure ad area. La chat, poi, è utilissima. Durante la fase di preparazione, potrete quasi sempre spiare i movimenti della squadra avversaria attraverso gli ingressi che si spalancheranno all'inizio della partita. Se avete visto un cecchino appostarsi da qualche parte, avvertite i vostri compagni così che non finiscano a terra cinque secondi dopo essere usciti. E soprattutto prendete le redini e cercate di organizzarvi, se nessun altro lo fa: suggerite i pick, proponete una strategia, dite ad Hanzo di cambiare eroe in attacco e preparatevi alla valanga di insulti che spazieranno da STFU a FU col contorno di DIAF.
Psicologia inversa
Spesso e volentieri, quelli che vi insulteranno per primi saranno i vostri compagni di squadra perché secondo loro non state dando il massimo, avete scelto l'eroe sbagliato o più semplicemente sono delle teste di cavolo. Molti giocatori si sentono più importanti degli altri a prescindere e credono di essere i campioni del mondo. La fascia demografica è quella che è, perciò non stupitevi se la chat della squadra si riempirà di offese gratuita a una sconfitta in cui magari vi siete impegnati fino alla fine. Ovviamente se giocate con degli amici non succederà niente di tutto questo, o almeno si spera: l'atmosfera dovrebbe essere molto più distesa e rilassata, in caso contrario vi consigliamo caldamente di cambiare amici. L'importante, però, è rendersi conto che non sta succedendo soltanto a voi, ma anche alla squadra avversaria. Se siete in difesa e i vostri avversari hanno un Hanzo o una Widomaker che gironzola dietro lo scudo del loro Reinhardt senza mettere a segno molte uccisioni, potete star tranquilli che in quel momento stanno litigando furiosamente in chat. Be', approfittatene. Vi sembrerà un suggerimento balordo, ma lo abbiamo detto e lo ripetiamo: nella modalità competitiva si gioca per vincere. Non vi stiamo dicendo di offendere a tutto spiano e vi sconsigliamo di farlo perché non è giusto, ma usate un po' il cervello. Fate una battutina innocente nella chat della partita, qualcosa tipo: "il vostro cecchino è pessimo". Buttatela lì, così, con noncuranza. State pur certi che gli avversari un attimo dopo staranno attaccando il giocatore in questione. Seminate il dissenso, riscaldate gli animi e approfittate degli errori che commetteranno per la troppa tensione! Però non siate cattivi. Un pessimo giocatore si merita la sconfitta, ma imparate anche a riconoscere la bravura degli avversari. In quel caso, un semplicissimo "GG" (Good Game, come a dire: mi son divertito) a fine partita vale più di mille parole. Basta che non aggiungiate EZ, sia perché Blizzard ve lo censura, sia perché è davvero fastidioso. GGEZ significa una cosa tipo "è stata una passeggiata" e nella percezione generale è considerato offensivo e strafottente. Però, oh, se gli avversari vi hanno sfottuto per mezza partita e alla fine gli avete soffiato la vittoria sotto il naso, sentitevi liberi di prenderli in giro. Ve lo siete meritato.