2K Sports e Visual Concepts è ormai un binomio indissolubile e agli occhi degli appassionati di videogiochi di basket rappresentano un'accoppiata vincente. La loro serie NBA 2K è ormai un successo, tanto da ottenere l'unanime riconoscimento da parte dei media del settore e dai fan come miglior simulazione di basket di sempre. Gli ottimi risultati ottenuti anche con il capitolo 2017, però, non sembrano aver fatto montare la testa alla coppia publisher-sviluppatore, che come sempre non sembrano aver lesinato sforzi per proporre un'edizione 2018 del loro popolare simulatore di pallacanestro ancora più completo e rifinito, se possibile, del già ottimo predecessore.
Tutti a canestro!
Anche se NBA 2K18 era "presente" all'E3 solo da un punto di vista promozionale, abbiamo avuto modo di raccogliere qualche informazione tra gli stand del publisher. Innanzitutto, ma questo lo sapevamo già e lo riportiamo solo per dovere di cronaca, abbiamo avuto un'ulteriore conferma che la Legend Edition del gioco vedrà ancora protagonista Shaquille O'Neal, sulla cover e attraverso diversi gadget e contenuti speciali, mentre quella dell'edizione classica vedrà raffigurato il playmaker dei Cleveland Cavaliers, Kyrie Irving, che tra l'altro è anche un grande fan della saga. Poi, che gli obiettivi che si sono prefissati i ragazzi del team di sviluppo per rendere ancora più completo ed avvincente il livello di simulazione del titolo in questa nuova stagione videoludica, sono come sempre grandi. Abbiamo appreso in tal senso come Visual Concepts voglia ampliare ulteriormente il set delle animazioni dei vari atleti, così da rendere ogni gesto compiuto dagli stessi sul campo, quanto di più fluido e naturale possa esserci, eliminando i tempi morti. Ma anche come stiano lavorando per migliorare ulteriormente reattività e intelligenza artificiale dei giocatori gestiti dalla CPU per renderli ancora più credibili e naturali nelle loro decisioni, soprattutto in fase di non possesso palla, oltre che più attenti alle tattiche del proprio team. Pare inoltre che il team di sviluppo voglia tener conto più che mai dei feedback ricevuti dai fan per migliorare l'esperienza, intervenendo per esempio sul sistema che generalmente tiene conto in partita di tutti i parametri tecnici e fisici di un atleta ogni volta che questi compie una azione. Questo per far sì che ci sia sempre più corrispondenza tra un cestista vero e la sua versione elettronica, ma anche tra chi è magari abile a eseguire i passaggi rispetto a chi ha altre caratteristiche peculiari, ma non questa, tra le sue abilità. Insomma, parola d'ordine differenziare sempre di più un atleta rispetto all'altro, non sono esteticamente, per avere sul parquet tanti piccoli uomini digitali ognuno dei quali diverso dall'altro, ma simile alla rispettiva controparte reale. Il tutto costruito ovviamente sulle solide basi del predecessore, o meglio, su tutto quanto di positivo c'era nel suo impianto strutturale.
CERTEZZE
- Giocabilità improntata sul massimo realismo
- Graficamente ancora più rifinito
- Miglioramenti generali nella intelligenza artificiale e nei movimenti
DUBBI
- Gli sviluppatori riusciranno davvero a rendere sempre più unici e realistici nelle loro azioni i singoli atleti?