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Sociable Soccer: la nostra prova del nuovo calcio secondo Jon Hare

Abbiamo approfittato dell'uscita in Early Access per provare l'erede spirituale di Sensible Soccer

PROVATO di Rosario Salatiello   —   18/11/2017
Sociable Soccer
Sociable Soccer
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La nostalgia può essere una straordinaria forza motrice, ma chi si lancia in progetti che ricordano i bei tempi andati non può sperare di far leva solo su di essa. Lo sa bene gente come i fratelli Duffer, che con il loro Stranger Things hanno sfornato un ottimo prodotto in grado di cavalcare l'ondata di rinnovato amore per gli anni '80 e '90 che non vuole accennare a diminuire nei nostri cuori. Un periodo d'oro per la televisione così come per il mondo dei videogiochi, dove non mancano di certo gli omaggi alle vecchie glorie del passato. Col suo Kick Off Revival uscito un anno fa, Dino Dini ha imparato a proprie spese di non poter contare solo sull'aspetto nostalgico per piazzare un prodotto sul mercato, in un modo simile a quello che al tempo dell'annuncio di Sociable Soccer su Kickstarter portò il nuovo progetto di Jon Hare a chiudere in anticipo la sua campagna con un fallimento. Il progetto è comunque proseguito su canali tradizionali, per arrivare in Early Access su Steam dov'è attualmente disponibile: dopo qualche partita, ecco le nostre prime valutazioni.

Da Sensible a Sociable

Al di là dei problemi avuti in occasione del tentativo di crowdfunding, le intenzioni di Jon Hare per Sociable Soccer sono state chiare sin dal principio: inserirsi in un segmento di mercato dei giochi di calcio diverso da quello attualmente dominato da FIFA 18 e Pro Evolution Soccer 2018, per riscoprire il divertimento nell'immediatezza attraverso la semplicità delle dinamiche di gioco. Una volta avviata la prima partita a Sociable Soccer, questo tipo di sensazione si palesa subito sulla pelle del giocatore, chiamato a memorizzare pochi tasti per portare a compimento azioni di base come tiro, passaggio e scivolata. Tutto quello che bastava all'epoca di Sensible Soccer per renderlo immortale, in barba a difese tattiche, finte e coperture che al giorno d'oggi dominano le simulazioni di cui sopra. In questi termini, è innegabile che le prime partite giocate a Sociable Soccer ci abbiano trasmesso sensazioni positive, mostrando le fondamenta di quello che potrà essere il prodotto una volta finito. Nella versione in cui è arrivato su Steam in Early Access (è bene ricordarlo), il gioco realizzato da Combo Breaker mostra però anche diversi limiti, che affiorano non appena l'effetto iniziale comincia a svanire. Tanto per cominciare, nonostante siano presenti parametri che identificano la loro abilità, squadre e giocatori ci sono sembrati tutti simili tra loro, non mostrando quindi particolari differenze in termini di aspetti come il controllo palla, un po' troppo guidato dalla casualità nel farci perdere la sfera nel caso in cui si compia un cambio di direzione. Man mano che si prende confidenza con le dinamiche di Sociable Soccer viene inoltre fuori un'intelligenza artificiale attualmente al di sotto della sufficienza, in tutti gli aspetti del gioco: nel novantanove percento dei casi le squadre controllate dalla CPU non sono in grado di costruire azioni in modo pericoloso, permettendo al giocatore d'intervenire facilmente sulla palla anche grazie a delle scivolate che ci sono sembrate decisamente troppo potenti. In modo simile, la nostra compagine non sembra volersi sbattere più di tanto per aiutare il portatore di palla, limitandosi a seguirne i movimenti in avanti o indietro senza proporre soluzioni particolari. Da rivedere anche i portieri, in grado di compiere veri e propri miracoli ma anche di effettuare svarioni ai limiti delle comiche, alimentati soprattutto da un effetto (il famoso aftertouch) che li induce troppo facilmente all'errore. Si finisce quindi ben presto per capire come fare per segnare caterve di gol, riducendo l'interesse a poche sessioni in attesa che aggiornamenti futuri facciano evolvere il gioco sotto questi aspetti.

Sociable Soccer: la nostra prova del nuovo calcio secondo Jon Hare

Cartellino gaillo

Dal punto di vista dei contenuti, Sociable Soccer offre un buon primo impatto, presentando un notevole numero di squadre e campionati provenienti da ogni parte del mondo. Non potendo contare su alcuna licenza, il gioco ricorda i bei tempi andati anche nel modo in cui storpia i nomi dei giocatori, trasformando per esempio Mertens in Marfens e Buffon in Botton: un espediente ben noto a chi ha avuto modo di giocare ai vecchi giochi di calcio, perfettamente in linea con la componente nostalgica su cui questo titolo fa leva. Come nelle dinamiche di gioco, anche in questo caso scavando ci si accorge che c'è poco altro: oltre alle varie amichevoli effettuabili con nazionali e club, al momento Sociable Soccer propone infatti solo un'altra modalità intitolata Boss Mode. Al suo interno, il giocatore è chiamato ad affrontare alcune sfide partendo da una squadra di scarsa fama, sottostando alle indicazioni della dirigenza per proseguire fino ad arrivare a disputare la Coppa del Mondo. Al di là della scelta della formazione da schierare in campo, l'assenza di dinamiche tra una partita e l'altra non dà a questa modalità la profondità auspicabile, lasciando quindi che l'interesse diminuisca dopo i primi match. Del tutto assente la modalità online, su cui Sociable Soccer dovrebbe contare particolarmente per sviluppare le proprie qualità, mentre già da questo momento è possibile giocare contro un amico sullo stesso PC: a conti fatti, si tratta della soluzione migliore per fruire dell'attuale versione del gioco firmato da Jon Hare, in quanto limita l'effetto di un'intelligenza artificiale non brillante. Per quanto riguarda la grafica, Sociable Soccer presenta uno stile volutamente minimale, allineato alla volontà di richiamare il suo "precedessore" Sensible Soccer: sotto quest'ottica viene offerta una visuale 2D più retrò, ma chi è cresciuto a base di FIFA e PES può comunque contare su un'inquadratura a tre dimensioni più moderna. In termini di dettaglio, Sociable Soccer si comporta bene soprattutto nella realizzazione dei modelli dei giocatori, rendendo chiaramente identificabili quelli più famosi. Le animazioni vanno a corrente alternata, tranne quelle dei portieri che come abbiamo già detto sono completamente da rivedere. Rinviamo volutamente il giudizio sulla parte di "contorno" riguardante stadi ed effetti sonori, mentre per quanto riguarda l'audio segnaliamo la presenza nei menu di un remix della gloriosa Goal Scoring Superstar Hero.

Sociable Soccer: la nostra prova del nuovo calcio secondo Jon Hare

Cosa fare?

Per lo stato in cui si trova attualmente, su Sociable Soccer resta un grosso punto di domanda. Le buone sensazioni di cui parlavamo in apertura ci lasciano ben sperare per la riuscita di un progetto in cui si riescono già a intravedere cose buone, accompagnate però da alcuni aspetti decisamente troppo arretrati. L'interesse per la versione pubblicata in Early Access finisce per svanire dopo una manciata di ore, anche nel caso in cui a suo tempo si sia amato alla follia Sensible Soccer. I 19,99 euro richiesti per l'acquisto sono quindi da vedere per ora come un contributo attivo per la realizzazione del progetto: nessuno vi biasimerà se vorrete vedere qualcosa in più prima di tirare fuori i soldi.

Conclusioni

Versione testata PC Windows Early Access
Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it

Lettori (1)

7.4

Il tuo voto

PRO

  • Divertente soprattutto con un amico
  • Stile e immediatezza già apprezzabili

CONTRO

  • Intelligenza artificiale troppo arretrata
  • Portieri da rivedere completamente
  • Modalità online ancora assente