Quando Capcom ha annunciato di voler festeggiare in grande stile il trentesimo anniversario di Mega Man, noto anche come Rockman in Giappone, è apparso subito chiaro a tutti che qualcosa bolliva in pentola. Negli ultimi anni, lo sviluppatore nipponico ha trattato con distacco quella che a lungo è stata considerata addirittura la sua mascotte: dopo essere stato spremuto in tutte le sale - per chi non lo sapesse, esiste persino un titolo calcistico! - Mega Man è sceso dal palcoscenico e ci è risalito solo ogni tanto, e in modo maldestro: prima coi Mega Man 9 e Mega Man 10 in stile 8-bit, poi come comparsa nell'ultimo Super Smash Bros. per Wii e Nintendo 3DS e infine come lottatore in Marvel Vs. Capcom: Infinite. Un segnale, forse, che Capcom stava valutando l'interesse nei confronti del Blue Bomber, anche in vista del flop di Mighty No. 9, il sequel spirituale firmato dal padre di Mega Man e finanziato attraverso Kickstarter. Alla festa di pochi giorni fa, insomma, Capcom ha finalmente annunciato i suoi piani per il futuro del franchise: una compilation per Nintendo Switch che include le due Mega Man Legacy Collection già pubblicate per le altre console e una riedizione ancora da definire di tutta la serie Mega Man X. E poi un gioco nuovo che ha lasciato i fan dell'androide blu col fiato sospeso.
Trent'anni in un minuto
Il breve teaser trailer di Mega Man 11 è cominciato nel peggiore dei modi: quando abbiamo visto il solito sprite 8-bit muoversi sullo schermo, abbiamo immaginato un altro titolo in stile vintage che rievocasse - senza riuscirci davvero - lo spirito dei Mega Man giocati ai tempi del NES. Poi però l'androide blu ha raccolto l'icona del suo trentesimo compleanno e si è trasformato in un platform a due dimensioni e mezzo al passo coi tempi, coloratissimo e pieno di dettagli. Non vi nascondiamo che molti fan tradizionalisti hanno gridato allo scandalo, ma noi riteniamo che l'impostazione scelta da Capcom calzi a pennello: eleva la struttura originale di Mega Man senza snaturarla, rievocando lo stile cartoonesco di uno dei Mega Man più riusciti, ovvero il settimo episodio del 1995. Il che non ci stupisce poi tantissimo, se andiamo a esaminare lo staff di prim'ordine che sta lavorando a questo Mega Man 11: il producer Kazuhiro Tsuchiya ha infatti lavorato proprio a Mega Man 7, ma anche a Super Puzzle Fighter II Turbo. Gli altri membri del team vantano agganci altrettanto importanti col brand di Mega Man. Il character designer Yuji Ishihara ha curato la serie Mega Man Battle Network insieme al level designer Masakazu Eguchi che forse alcuni ricorderanno per essere stato il temporaneo director di Mega Man Legends 3 prima della sua cancellazione.
Il trailer in sé e per sé non ci dice moltissimo sulla nuova avventura di Mega Man; per esempio, non abbiamo ancora visto nessun Robot Master, anche se Capcom ha successivamente svelato il menù principale del gioco dove è possibile scegliere il livello di difficoltà, tra i quattro disponibili, mentre sullo sfondo si ergono minacciose le sagome in ombra dei nuovi otto boss. L'introduzione di ben quattro livelli di difficoltà permetterà ai giocatori di configurare l'esperienza a loro discrezione: i primi due livelli, per esempio, renderanno la vita molto più semplice alle nuove leve, facendo comparire addirittura delle piattaforme aggiuntive nei segmenti più ostici degli stage. Il trailer ci ha mostrato Mega Man alle prese coi soliti Met in situazioni tuttavia abbastanza insolite: verso la fine del filmato, l'eroe affronta un Met alla guida di una ruspa che può deviare i colpi dell'androide, costringendoci quindi a colpire la cabina di pilotaggio solo al momento opportuno. Tra piattaforme semoventi, baratri e nastri trasportatori, Mega Man esplora uno stage chiaramente ambientato in un cantiere pieno zeppo di nemici e probabilmente legato al potere che a un certo punto sfoggia nel filmato.
Indossando una tutina di colore verde e un guanto enorme, il protagonista fa piovere dei macigni dall'alto, schiacciando i nemici nella loro traiettoria. A vederlo sembrerebbe essere proprio un potere semplice, ma la scena ci ha rivelato anche un'interessante novità quantomeno sul fronte visivo: quando Mega Man impiega il potere di un Robot Master, dopo averlo selezionato agendo sullo stick destro, adesso oltre a cambiare colore cambia anche la forma del casco che, in questo caso specifico, è caratterizzata da una specie di visiera a forma di mattoni. Al di là di questa trovata, Mega Man 11 sembra proprio aver ripreso le dinamiche di gameplay introdotte via via nei precedenti episodi. Il robottino può scivolare e caricare il suo cannone, ma anche chiamare Rush, il suo fedele cane bionico, per usarlo come trampolino e raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili. Capcom ha anche rivelato che Mega Man 11 introdurrà una meccanica completamente nuova che nel filmato di presentazione abbiamo soltanto intravisto: sembra che a un certo punto Mega Man possa potenziarsi per un breve periodo di tempo e usare un potere altamente distruttivo che dovrebbe essere legato alle icone a forma di ingranaggio situate sotto gli indicatori della vita e delle munizioni.
Mega Man 11 sembra un titolo sviluppato con cura per toglierci dalla bocca l'amaro sapore del deludente Mighty No. 9: a vederla, la nuova missione del Blue Bomber parrebbe rispettare il gameplay tradizionale, proiettandolo in un'epoca esteticamente più moderna che non lo snatura ma che, anzi, potrebbe esaltarne il level design. Mancano parecchi mesi all'uscita e siamo proprio curiosi di vedere i nuovi boss e i loro poteri.
CERTEZZE
- Lo stile è moderno ma fedele alla tradizione
- Il casco di Mega Man che cambia aspetto
- Il team sembra sapere il fatto suo
DUBBI
- Animazioni migliorabili
- Non sappiamo ancora nulla sui boss
- Longevità tutta da verificare