Di possibili esiti per la temuta serata di Capodanno ce ne sono a profusione, tra delusioni per una nottata troppo carica di promesse, devastanti cene di gruppo, capanni sperduti, riti scaramantici e viaggi romantici. C'è chi ha fortuna di riuscire a seguire il programma stabilito centrando ogni concerto, c'è chi spara petardi di qualsiasi calibro per scaricare la tensione, c'è chi muore sul divano di fronte a una pessima programmazione televisiva, c'è chi scappa verso casa il prima possibile e c'è anche chi in casa ci resta direttamente, forse scottato dai finali d'anno precedenti o forse semplicemente poco interessato a una celebrazione che può essere tanto carica di buoni propositi quanto appesantita da malinconici ricordi. E se chi se ne sta tra le mura casalinghe è uno come noi, di quelli che vivono di videogiochi, può capitare di passare la serata davanti a un televisore e/o a un monitor, probabilmente assieme al proprio gioco preferito, con gli amici in cuffia e big come Destiny o Call of Duty tra le mani, o magari di fronte a un gioco che per atmosfera o tematiche risulta particolarmente adatto al periodo. Noi ovviamente ci concentriamo su questi ultimi, in una panoramica che è la fine del mond... ahem, dell'anno.
Questione di feeling
Complice una suggestiva New York innevata, Max Payne è un titolo che trasuda inverno e malinconia ed è capace di coinvolgere come pochi altri. Tra l'altro racconta una drammatica vicenda che si conclude a gennaio regalando, a cavallo di una sorta di crudo auspicio, un pizzico di pace e nuovi orizzonti a un personaggio che è stato a lungo un'icona degli action in terza persona. Forte di una trama cruda e pieno di omaggi ai film di John Woo, Max Payne ha dato uno scossone alle sparatorie nei videogiochi sfruttando il bullet time ed entrando quindi in risonanza con il successo di The Matrix, all'epoca fenomeno indiscusso e responsabile anche della creazione di una delle mod più apprezzate del titolo Remedy Entertainment. Certo, gli anni sono passati e la qualità complessiva di modelli e gunplay ne ha risentito rendendo questo titolo potenzialmente ostico per chi preferisce le ultime novità. Ma le alternative non mancano, anche restando all'interno delle opere targate Remedy, a partire da Alan Wake che pur spostando tutto nella cittadina di Bright Falls, gode comunque di atmosfere adatte a questo periodo dell'anno portandoci, almeno virtualmente, in montagna. Se invece la New York invernale è imprescindibile, come seconda alternativa non possiamo non menzionare Fahrenheit, un gioco d'avventura esplorativo che ha segnato un'importante svolta per l'allora ancora giovane Quantic Dream di David Cage. Tornato in pista nel 2015 su PC e nel 2016 su PlayStation 4 con un'edizione rimasterizzata, mostra comunque i segni del tempo ma, complici le meccaniche che legano l'azione ai QTE, risulta decisamente godibile e per atmosfere dannatamente perfetto per una intensa sessione di capodanno.
La fine del mondo
Se c'è un titolo che affonda le radici nel capodanno questo è Bioshock e non è una sola questione d'atmosfera, benché il parallelo tra la decadenza di Rapture e quella di un sontuoso cenone di fine anno finito male sia senza dubbio plausibile. C'è però un dettaglio concreto che collega alcuni dettagli della città sottomarina con l'ultimo dell'anno. La guerra tra Atlas e Andrew Ryan per il controllo di Rapture è infatti iniziata proprio nella notte di capodanno del 1958, ponendo le basi per un viaggio attraverso una magnifica decadenza che è ancora oggi pienamente godibile. Benché siano passati dieci anni, lo strepitoso lavoro degli artisti 2K Games compensa gran parte delle lacune tecniche di un titolo che può contare su un gameplay invecchiato piuttosto bene. Ed è apprezzabile, nonostante le ben note mancanze, anche la più fresca alternativa legata al campo del post-apocalittico. Parliamo di Dead Rising 4, da poco arrivato anche su PlayStation 4, che all'avvicinarsi della fine dell'anno ci aggiunge anche l'incombere della fine del mondo, benché la piaga zombie sia scoppiata in occasione del Black Friday. Ma il centro commerciale in cui Frank West torna a mietere vittime è già pronto per accogliere il Natale e per consentirci di sfogare tutto lo sfogabile nel modo più festivo e sanguinolento possibile.
Competizione fino all'ultimo secondo
Ci sono titoli multigiocatore, poco importa se siano free-to-play o meno, che ruotano intorno all'accompagnare la community durante l'anno, sfornando skin e modalità adatte a ogni celebrazione. Uno di questi è senza dubbio Overwatch che, come lo scorso anno, si è vestito a festa mettendo in piedi un impianto natalizio completo di tutto, dai costumi ai minigiochi passando per uno spettacolare menù animato che si affianca a quello dello scorso anno. E come ciliegina sulla torta Overwatch celebra alla grande il passaggio verso l'anno venturo con l'inizio di una stagione nuova fiammante che prende il via proprio allo scoccare della mezzanotte. Ma anche preferendo le partite rapide, è sempre possibile contare su un personaggio come Junkrat, equipaggiato anche con un costume da spiaggia dedicato a chi preferisce un Natale al caldo, che tra a botti ed esplosioni è forse il più adatto per l'occasione; che in un titolo multigiocatore come Overwatch possiamo passare in compagnia senza mettere il naso fuori di casa. E lo stesso vale per la nostra alternativa, quel League of Legends che come altri MOBA si rifatto il look per le feste, in questo caso con la nuova edizione dell'evento Snowdown che include skin, missioni a tema, regali, emote e una modalità tutta natalizia.
L'avventura continua
Di Life is Strange quello che ci fa pensare al Capodanno non è di certo l'atmosfera delle festività natalizie, visto che si svolge nel periodo estivo, ma il suo impianto narrativo che poggia su un grande cambiamento immerso in un turbinio di rimpianti, chiusure, nuovi inizi e scelte a dir poco importanti. Tornato sotto ai riflettori con l'uscita del prequel Before The Storm, Life is Strange è un gioco maturo, un'avventura soprannaturale a episodi che ha la capacità di coinvolgerci e avvicinarci a personaggi sviluppati. E lo fa con tanta forza da permettere a un barbuto amante degli sparatutto frenetici di calarsi nei panni di una teenager americana. Per questo ci sembra quantomeno adatto al passaggio verso un nuovo anno che spesso si vive pensando, sperando o decidendo di cambiare qualcosa, con la consapevolezza che determinati aspetti dell'esistenza sono inevitabilmente e drammaticamente fuori dal nostro controllo. Al contrario è proprio la possibilità di cambiare addirittura il mondo che ci porta a scegliere nostra avventura alternativa da giocare a Capodanno. Stiamo parlando di A New Beginning, l'apprezzato eco-thriller di Dadedalic Entertainment che oltre ad avere un titolo quantomeno azzeccato per l'occasione rientra senza alcun dubbio tra le migliori avventure pubblicate all'inizio di questo decennio. A New Beginning, è bene ricordarlo, non brilla per quanto riguarda le animazioni, ma in quanto ad atmosfera e qualità dei fondali c'è davvero poco da recriminare.
Tutti insieme verso la fine
C'è anche chi a Capodanno non rinuncia a giocare ai videogiochi anche se si trova in compagnia, e sappiamo bene che c'è una etichetta che si è sempre preoccupata di soddisfare questa necessità. Purtroppo la libreria della Switch, da questo punto di vista, è ancora povera rispetto a quella delle console Nintendo che l'hanno preceduta, ma l'alcool che scorre a fiumi può rendere un gioco come 1-2-Switch più divertente di quanto non sia. Noi però gli preferiamo Let's Sing 2018, che ha il vantaggio di essere fruibile per un enorme numero di persone vista la disponibilità anche nelle versioni PlayStation 4 e Wii. Sfortunatamente la libreria musicale non espandibile e i microfoni con il cavo pongono due grossi limiti che riducono il valore assoluto del gioco, ma la buona selezione musicale fa di questo karaoke articolato ludicamente una risorsa niente male per chi apprezza determinate attività di gruppo. Per gli altri restano classici intramontabili come Mario Party 3, capace anche di accontentare gli amanti del retrogaming, e un qualsivoglia Wii Sports, grazie al quale la complessa fase di gestiva del cenone può farsi più semplice.