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Switch si trasforma in una batteria con Gal Metal

Abbiamo giocato la versione giapponese del bizzarro rhythm game per Nintendo Switch

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   20/02/2018
Gal Metal
Gal Metal
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Sulla carta, Gal Metal ha tutto quello che un otaku fanatico di giochi musicali potrebbe chiedere. Un gameplay che stimola l'improvvisazione, un cast di studentesse giapponesi che suonano in una band heavy metal, uno stile visivo che ricorda le scenette di Osu Tatakae Ouendan e una storiella che sembra uscita da un manga parecchio demenziale. Il nuovo rhythm game prodotto da Tak Fujii dopo la sua esperienza in Konami (vi ricorderete di lui per meme come "Extreme!" e "One million troops") trasforma i Joy-Con di Nintendo Switch in due bacchette con cui suonare la batteria in maniera molto simile a Wii Music o altri giochi musicali per Nintendo Wii. Non si sa ancora se Gal Metal verrà localizzato e distribuito in occidente, ma nel frattempo abbiamo giocato la versione nipponica per scoprire che, ahinoi, il titolo ha più di qualche nota stonata.

Switch si trasforma in una batteria con Gal Metal

One million drums

Nonostante testi e dialoghi siano solo in giapponese, non è difficile intuire l'assurda storia che Gal Metal prova a raccontare tra un brano e l'altro. La sintetizziamo così: un ragazzo e una ragazza vengono rapiti dagli alieni, ma una volta tornati sulla Terra si accorgono di condividere lo stesso corpo (quello di lei); decisi a tornare com'erano prima, cominciano a suonare la batteria in un gruppo metal di sole ragazze, combattendo eserciti di alieni in intense battaglie tra band. Per essere un rhythm game, si passa più tempo a leggere che a suonare, tra scene d'intermezzo, piccoli siparietti comici e messaggi che i personaggi si scambiano attraverso lo smartphone, e anche se è presente un'opzione Free Play, è necessario portare a termine la modalità Storia per sbloccare i vari brani. Durante ciascuno dei capitoli della campagna, si ha a disposizione un certo numero di punti da spendere in attività sociali allo scopo di migliorare statistiche come Attività fisica, Coraggio ed Etica: tuttavia, oltre a sbloccare piccoli obiettivi sotto forma di spillette, non è chiara l'utilità effettiva di queste statistiche. Volendo si possono spendere questi punti anche per fare pratica con la batteria, imparare nuovi pattern e prepararsi alla sfida contro gli alieni, ma quando ha inizio il concerto vero e proprio, le cose si fanno ancora più confuse. A differenza di Guitar Hero, Rock Band e dei vari giochi del filone Bemani, in Gal Metal non ci sono indicazioni da seguire o note colorate da colpire col giusto tempismo.

Switch si trasforma in una batteria con Gal Metal

Il Joy-Con sinistro batte il rullante, con quello destro si colpisce la grancassa, mentre agitandoli assieme si suona il piatto. I vari tutorial provano a insegnare pattern semplici o ripetizioni un po' più complesse, lasciando a chi suona la totale libertà su come accompagnare il resto della band. Volendo è possibile limitarsi a un groove semplice per tutto il pezzo, azzardare un assolo più articolato, e in generale il gioco premia chi aggiunge delle variazioni in maniera coerente nella struttura del brano. Diventa così un simulatore di airdrum, ma l'esperienza è resa frustrante da disattenzioni di design e limiti tecnici: in nessun momento, durante la performance, è possibile consultare la lista dei diversi pattern, e così ci siamo spesso limitati a ripetere quei pochi che ricordavamo a memoria. Non sarebbe stato male invece avere sott'occhio le nostre ripetizioni preferite per poter passare dall'una all'altra con maggiore sicurezza, o quantomeno avere la possibilità di mettere in pausa per rispolverare la memoria. Soprattutto, i sensori di movimento dei Joy-Con non sono sempre affidabili, e non capita raramente di lasciarsi sfuggire un colpo di grancassa, perdere il ritmo o interrompere una combo per sbaglio. Gli sviluppatori vorrebbero invogliarci a improvvisare, come se stessimo partecipando a una jam session, ma l'interfaccia poco intuitiva e i limiti tecnici disincentivano la sperimentazione. Con Switch in modalità portatile è possibile giocare utilizzando il touch screen al posto dei Joy-Con. In questo modo si ha più controllo sui singoli elementi della batteria, potendo suonare il charleston, due piatti crash e un ride, tre timpani e due grancasse, ma ovviamente si perde del tutto l'appeal di esibirsi utilizzando i Joy-Con come fossero bacchette. Insomma, al momento Gal Metal ci ha dato l'impressione di essere un rhythm game con una sua personalità e che parte da un'idea interessante, ma che purtroppo non riesce a concretizzarla a causa di un design poco chiaro e che lascia spaesati e senza guida fin dai primi minuti. Siamo curiosi di scoprire se un'eventuale localizzazione in occidente possa rendere più chiara e intuitiva l'esperienza, ma da quanto visto e giocato abbiamo seri dubbi sul fatto che Gal Metal possa affermarsi come un pilastro del genere musicale su Nintendo Switch.

Switch si trasforma in una batteria con Gal Metal

Il problema della localizzazione

Al momento non si hanno informazioni su un possibile arrivo di Gal Metal in occidente. Stando alle parole di Tak Fujii, uno degli ostacoli maggiori riguarderebbe l'adattamento delle scene d'intermezzo in stile manga: visto che in Giappone i fumetti vengono letti da destra a sinistra, i balloon e le immagini seguono quella direzione rendendo difficile la comprensione per il pubblico occidentale. Certo, una soluzione che il team potrebbe adottare è quella di "specchiare" completamente le immagini, ma è un disimpegno che Fujii preferirebbe evitare.

CERTEZZE

  • Ottima la possibilità di scegliere tra controlli di movimento e touch screen
  • Demenziale, colorato e buffo

DUBBI

  • Si legge tanto e si suona poco
  • Il design lascia spesso disorientati
  • I Joy-Con non sono sempre precisi