Torniamo a parlare nuovamente di The Crew 2, questa volta a darcene l'occasione è stata la recente closed beta del passato week end che ci ha permesso non solo di tornare a calcare le lande americane a bordo di poderosi bolidi a quattro ruote, ma anche di dare uno sguardo più da vicino alla versione PC. Il corsistico targato Ubisoft Montreal ha nel frattempo fatto emergere pareri contrastanti tra la community: c'è chi l'ha adorato per via della sui guidabilità spinta ancora di più verso l'arcade e chi invece l'ha trovato troppo semplicistico rispetto al passato, quasi come se questo potesse essere considerato in qualsiasi maniera un tradimento verso la serie. Ma The Crew 2 ha invece messo sin da subito le cose in chiaro, sottolineando con il gameplay e con le attività legate alla crescita del veicolo che quest'anno sarà la spettacolarità ad avere la precedenza, con l'estro dei giocatori che verrà premiato nel caso in cui questi vogliano darsi alle attività più folli tra la costa est e quella ovest, praticamente senza limitazioni. Le auto non sono infatti l'unico focus del gioco, ma come è ormai noto saranno anche motoscafi e aeroplani a farla da padrone, insieme ovviamente a moto e altri mezzi stravaganti. La beta ci avrà dunque conquistato?
Le lunghe strade dell’avventura
Partiamo allora subito parlando di quello che la versione PC ha messo in mostra e dei vari settaggi che è possibile andare a ritoccare per rendere il titolo particolarmente pulito e bello da vedere. Non ci sono particolari opzioni stravaganti nei menu e oltre al controllo degli FPS, così come la solita risoluzione scalabile fino ai 4K compare la gestione delle ombre, la qualità generale delle texture, dell'erba e la distanza dell'orizzonte, più tutti i classici filtri per la gestione dell'aliasing. Un lavoro standard dunque ma apprezzabile che permetterà di adattare la produzione a una buona quantità di macchine, magari riducendo gli effetti atmosferici o la struttura del terreno, senza mettere da parte chi invece vuole il massimo e magari ha anche il desiderio di provare il titolo sul triplice monitor e al massimo dei dettagli. The Crew 2 offre insomma una gran scalabilità che speriamo poi venga ulteriormente ampliata con il lancio della versione finale. Anche sui controlli c'è stata una buona cura e oltre alle dead zone per lo sterzo è anche possibile decidere quelle per la frenata e l'accelerazione, più molteplici altre chicche che non siamo soliti vedere nei giochi di guida arcade.
Una volta ottenuta la vostra impostazione ideale e lanciato il gioco, la versione PC mostra i muscoli facendo vedere una qualità generale decisamente superiore a quella console. Le texture delle auto sono sublimi così come anche i riflessi sulla carrozzeria e le gocce d'acqua sui motoscafi; quello che impressiona comunque, sempre in relazione alla tipologia di gioco con cui abbiamo a che fare, è la distanza di visuale quando settata al massimo. Prendere un aereo e sorvolare gli Stati Uniti in notturna regala ottimi panorami con una fluidità per ciò che concerne i caricamenti degli edifici e della vegetazione davvero eccellente. Ma The Crew 2 è soprattutto un gioco di corse, un titolo volutamente arcade che fa della velocità una delle sue colonne portanti. La novità più rilevante è la libertà lasciata al giocatore di cambiare in qualsiasi momento il proprio veicolo, passando da un aereo ad un'auto in un battito di ciglia, trasformarsi in un motoscafo per attraversare un corso d'acque e poi via di nuovo a sorvolare i fiumi con il nostro velivolo preferito. Non ci si ferma un attimo e a ben pensarci è un peccato che Ubisoft abbia deciso di rimodellare la concezione di viaggio rapido rispetto al primo capitolo. Laddove prima infatti bisognava fisicamente raggiungere un posto prima di potersi teletrasportare velocemente, ora tutti i punti di interesse saranno già sbloccati, una scelta che spingerà i giocatori secondo noi a saltare senza soluzione di continuità da una gara all'altra perdendosi così tutta quella libertà offerta dal titolo di cui vi parlavamo pochi istanti fa.
Tutto nuovo, qualcosa di vecchio
E questa privazione di libertà vanifica tanto del lavoro che Ubisoft ha fatto sulla mappa, che è stata completamente ridisegnata rispetto allo scorso capitolo. Ovviamente non stiamo parlando di una riproduzione uno a uno delle strade e delle città americane, ed era quindi normale e plausibile vedere qualche cambiamento in questo sequel, ma ad eccezione dei luoghi riconoscibili il territorio è stato completamente rimodellato proprio per offrire la possibilità di offrire quasi sempre la chance di cambiare veicolo e godersi il viaggio nei modi più disparati. Facendo gare su gare perderete così molto del lavoro svolto, riducendo The Crew 2 ad un semplice titolo arcade senza un'anima vera e propria. È un rischio grosso che gli sviluppatori si stanno prendendo e la mancanza di qualcosa che imbrigli il giocatore nell'esplorazione potrebbe rivelarsi poi fatale per la percezione dell'essenza stessa di questo secondo capitolo. Questo si ricollega un po' a ciò che dicevamo all'inizio dell'articolo, con i fan cioè troppo presi a discutere del sistema di guida, delle imperfezioni del motore fisico del non millimetrico controllo della vettura. Il brand di The Crew è cresciuto e si è trasformato in qualcosa di differente e va preso e valutato per quello che è diventato e non per l'evoluzione mancata, e magari pure desiderata dai fan di vecchia data, di un simulatore di guida con tutti i crismi. Prendete le vostre auto allora, andate a fare a sportellate in città e a scagliarvi sulle spiagge con le vostre imbarcazioni e godetevi The Crew 2 come fosse un GTA su ruote, allora ne assaporerete il meglio. Solo a quel punto riuscirete a godervi la crescita delle auto e a desiderare tutti i pezzi per arrivare al massimo della velocità, non più per vincere la serie di gare messa a vostra disposizione ma per potervi divertire ulteriormente, provare nuove strade e nuove acrobazie. Il compito di Ubisoft per il lancio dovrà quindi essere quello di riuscire a convogliare tutte queste aspettative in un gioco che abbia la volontà di trasmetterle al pubblico, o il rischio sarà quello di restituire ai giocatori un sandbox enorme lasciato da parte perché privo di varietà.
The Crew 2 è un titolo con dell'enorme potenziale e la versione PC sembra splendere di luce propria. Il titolo nasconde sotto la superficie una grandissima libertà, imbrigliata però da un sistema di crescita e gare consequenziali che rischia di portare i piloti a non esplorare appieno il mondo di gioco, a non sperimentare né tanto meno a divertirsi. Al contrario di quanto aveva fatto vedere Ubisoft con il primo capitolo, questa volta c'è tanta sostanza in più ma sono altresì maggiori i rischi di deludere i giocatori, non perché avremo tra le mani un gioco mediocre ma perché il titolo farà molta più fatica ad esprimere tutto il suo potenziale in un mercato bulimico e desideroso di divorare letteralmente le novità. All'uscita manca ormai davvero pochissimo e il prossimo appuntamento sarà con la recensione.
CERTEZZE
- Versione PC estremamente curata
- Tantissime cose da fare
- Mondo di gioco enorme
DUBBI
- Riusciranno i giocatori a carpirne la vera essenza?