Versione testata: Xbox 360
Bioshock è stato universalmente acclamato da critica e pubblico come uno dei migliori giochi del 2007 nonchè una delle avventure più immersive e coinvolgenti di sempre, grazie alla perfetta fusione tra il suo personalissimo stile, un gameplay perfettamente bilanciato e le atmosfere claustrofobiche e scure del suo mondo sommerso. E' ovviamente maturo il tempo per un seguito eccellente, uno dei più attesi di quest'anno dopo lo slittamento dall'inverno 2009 a questo febbraio, e per l'occasione il produttore del gioco Take Two ha creato un nuovo studio che si occupasse del sequel con la dovuta cura e importanti investimenti. E' la neonata 2K Marin che si è interamente occupata della realizzazione di Bioshock 2. Scendiamo ancora una volta negli abissi oceanici di Rapture e scopriamo cosa sta succedendo!
Le rovine di Rapture
Il nuovo team di sviluppo 2K Marin è praticamente lo stesso che si è occupato del primo capitolo, a parte i nuovi elementi provenienti da 2K Boston che servono a rafforzare il grande impegno messo in questo seguito. Lo storico creatore di Bioshock, Ken Levine, ha invece lasciato spazio e creatività allo studio appositamente formato per buttarsi su un suo nuovo progetto di cui ancora non si conoscono pienamente i dettagli. L'esperienza in campo è tanta quindi, e questo fa sicuramente ben sperare. Appurato che motore grafico, background e mole artistica ereditata dal primo capitolo sono già servite e pronte all'uso, la difficoltà maggiore nello sviluppo di questo seguito è quella di riuscire a creare qualcosa di inedito pur mantenendosi fedeli a tutto ciò che ha reppresentato Bioshock ed il suo enorme successo commerciale e di critica.
Considerando che il finale (i finali, a dire il vero) del primo gioco è autoconclusivo, si è scelto di utilizzare quello "buono" per narrare una nuova storia vista con una prospettiva diametralmente opposta: quella di un Big Daddy alla ricerca di "sorelline" ancora disperse in quel mondo. Non vogliamo svelare troppi particolari sulla trama, vero motore catalizzatore di tutto il gioco, accennando solo qualche elemento principale. La storia, come detto, direttamente collegata al finale migliore del primo capitolo, quello di chi ha salvato le bambine riportandole in superficie, fa tornare il giocatore sott'acqua proprio per indagare su alcune misteriose sparizioni vestendo i panni di un prototipo di Big Daddy, le guardie del corpo delle sorelline. Quest'ultime fungono da "radar" per scovare in profondità il prezioso ADAM, batterio di alcune lumache sottomarine che funge da veicolo per la ricombinazione genetica dei "plasmidi" creati dal Dott. Frank Fontaine. Personifichiamo quindi i nostri antichi timori e le paure nei quali la sola vista di quello scafandro ci gettava appena 10 anni prima. Ebbene si, così tanti anni sono passati prima di tornare su Rapture, quel mondo subacqueo creato per essere a misura d'uomo, idilliaco, perfetto. Senza Dei o Re, ma popolato solo da uomini e la loro libera iniziativa, svincolata da oppressioni politiche o religiose. Rapture crollò miseramente, rappresentando l'inconciliabilità dell'animo umano con l'utopia del suo pazzo e visionario creatore, Andrew Ryan.
Big Daddy, sorelline e... Sorellastra!
Dopo 10 anni di caos e violenze, Rapture è ancora più cupa e tetra, ed ancora popolata da creature e personaggi alla continua ricerca del prezioso ADAM da iniettarsi. La visuale di gioco mostra finalmente cosa significhi possedere una trivella al posto del braccio, anche se possiamo imbracciare altre armi ed oggetti utili. Come nel primo episodio possiamo fare ancora un massiccio uso di plasmidi per ottenere speciali abilità e poteri (di cui alcuni assolutamente d'impatto). Gli sviluppatori si sono impegnati a rendere gli effetti speciali ancora più sbalorditivi e realistici, più di quanto non fossero già quelli dell'originale Bioshock (che addirittura poteva contare già all'epoca su ben tre persone tra artisti e programmatori che si dedicassero esclusivamente alla creazione dell'acqua). L'ambientazione, ancora più misteriosa, è resa affascinante anche da una nuova prospettiva di gioco, parliamo della possibilità di uscire "fuori" dai locali ermetici e fare una nuotata in fondo all'oceano. Questo permette di scoprire nuove meccaniche nel gameplay: poter nuotare apre strade e varchi altrimenti impossibili, potendo arrivare in zone inaccessibili passando da dentro gli edifici.
Inoltre è possibile ammirare la flora (e fauna) oceanica e gli interni delle stanze da questa prospettiva che rende l'atmosfera decisamente torbida e dark. L'ADAM ha modificato tutto, sia le persone che le piante là fuori. Essere un Big Daddy regala molti vantaggi. Oltre alla possibilità di scorrazzare sul fondale oceanico, c'è anche un'altra novità, ovvero il rapporto con le sorelline. Non più creature da salvare, ma questa volta "da adottare". Quando ci vedono per la prima volta è subito chiaro che tra noi e loro si è instaurato un tipo di rapporto diverso rispetto a quello che Jack aveva nel primo capitolo, questa volta è quasi filiale, d'amicizia, fiducia. Bioshock 2, però, mette di fronte al giocatore scelte e dubbi morali ancora più difficili e ardui da sciogliere. Uno dei maggiori dubbi è anche quello legato alle famose "camere della vita" che in Bioshock avevano il compito di semplificare il gioco, e così facendo lo rendevano estremamente meno pauroso ed eccitante. In Bioshock 2 è possibile però disattivarle, oppure giocare con le camere della vita cercando di entrarci solo se necessario. Le Little Sister, infatti, hanno la capacità di rigenerarci parzialmente. Speriamo solo che questo sistema sia, alla lunga, più stimolante per il giocatore. Un altro piccolo grande cambiamento è quello relativo al backtracking, ovvero alla necessità di tornare su aree già precedentemente esplorate, che questa volta parrebbe essere praticamente scomparso. Ma che succederà se tralasciamo dei plasmidi fondamentali, oppure delle sorelline da salvare, senza la possibilità di poter tornare indietro a raccoglierle? Il sistema adottato dagli sviluppatori non è ancora del tutto chiaro.
A caccia di prezioso ADAM
Una volta trovata una sorellina, la scelta non è più quella semplicistica tra la possibilità di salvarla o di raccogliere il suo prezioso ADAM, ma possiamo "adottarla" (letteralmente prendendola sulle spalle) per farci guidare come un radar verso la fonte del raro elemento ricombinante. Farle raccogliere l'ADAM dai cadaveri la mette in pericolo e la espone continuamente agli attacchi dei ricombinati, quindi è nostro dovere, in questo caso, combattere e disseminare trappole per non farla morire. Il livello "Fontaine Futuristic" è anche il luogo dove incontriamo (una delle tante volte, poi) la nostra nemesi all'interno di Bioshock 2. Cosa può spaventare un bestione corazzato e dotato di poteri geneticamente modificati, armi e scafandro? Giocare con le sorelline scatena l'ira di un personaggio altrettanto potente e temibile: Big Sister, la "Sorellastra", era una sorellina che non è mai riuscita ad abituarsi alla vita di superficie, un autentico incrocio tra un Big Daddy ed una Little Sister. Ci osserva dal buio, sempre.
Dopo aver trovato alcuni nuovi plasmidi è il momento di calarci nei bassifondi della città, attraverso una zona di Rapture completamente inedita ed ovviamente abitata da figure poco raccomandabili, "Siren's Alley". Infatti, ancora più disturbante della sua ambientazione cupa sono i personaggi che abitano questa zona della città, fanatici di un culto sconosciuto e seguaci di un leader religioso che li comanda. Oltre a nuovi personaggi, nuovi plasmidi ed un'ambientazione inedita, Siren's Alley è anche il luogo dove la narrazione subisce alcuni colpi di scena e la trama si infittisce. Per quanto riguarda il gameplay, i comandi scorrono lisci e fluidi esattamente come nel primo Bioshock, e allo stesso modo utilizzare una giusta strategia in battaglia è la prima preoccupazione che abbiamo durante molti incontri. Non è facile affrontare un altro Big Daddy, la Sorellastra e numerosi ricombinati, tutti insieme. Eppoi ci sono anche alcune simpatiche variazioni sul tema, tutte da scoprire. L'utilizzo coordinato delle giuste armi, dei plasmidi, delle trappole e dell'ambiente circostante a nostro vantaggio è fondamentale per uscire vivi ancora una volta da Rapture. Oltre a poter potenziare le armi a nostra disposizione, ora possiamo anche combinare tra loro i plasmidi, ottenendo effetti ancora più devastanti e imprevedibili.
La città sommersa è enorme e inesplorata per lo più, nel primo capitolo ne abbiamo apprezzato solo una piccola parte. In Bioshock 2 ci sono molti riferimenti e incroci narrativi con i posti che abbiamo imparato a conoscere e che ormai ci sono familiari, ma fungono quasi da omaggio alla serie, regalo ai fan, auto-citazione. La maggior parte delle ambientazioni è totalmente nuova ed originale, infatti, è spesso accessibile proprio dalle zone esterne. Solo apparentemente l'aspetto tecnico del gioco è simile a quello del primo capitolo, ma a un'occhiata attenta scorgiamo immediatamente i numerosi miglioramenti sotto ogni punto di vista. Più effetti, più ombre e luci, un maggior numero di dettagli, poligoni e nemici su schermo. Bioshock 2 utilizza una versione potenziata dell'Unreal Engine 3, fattore che gli consente di mantenere lo stesso feeling visivo del predecessore ed aumentare l'impatto scenico-grafico agli occhi del giocatore. Inutile dire che l'accompagnamento musicale e gli effetti sono curati all'inverosimile con tantissimi suoni e rumori che si modificano in base al volume della stanza in cui ci troviamo, alla distanza dalla fonte di origine, all'acqua presente, alla posizione. Le musiche sono di assoluto impatto e si plasmano alla perfezione con l'atmosfera ancora più dark ed inquietante. E' stata inserita anche una modalità multiplayer online con numerose feature, ambientata anzichè 10 anni dopo gli eventi del capitolo originale, in tempi antecedenti all'inizio della storia, durante le prime fasi di creazione dei ricombinati. In queste modalità vestiamo infatti i panni di una cavia per la sperimentazione dei plasmidi durante la caduta di Rapture. Bioshock 2 ha tutte le carte in regola per dimostrarsi uno dei migliori giochi di questo 2010, grazie ad una narrazione ancora più profonda, l'ambientazione più cupa ed horror, nuove possibilità, il punto di vista capovolto del giocatore, il gameplay ancora una volta perfettamente bilanciato ed una componente visiva maestosamente ricca di dettagli ed arte. Non ci resta che aspettare il gioco completo per valutarlo nella sua interezza.
CERTEZZE
- Interpretare un Big Daddy
- I nuovi poteri, nemici ed ambientazioni inedite
- Più immersivo e vivo
DUBBI
- Il nuovo sistema di salvataggio
- Il confronto col predecessore