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Viva Las Vegas

Il futuro post apocalittico di Bethesda Softworks reinterpretato da un nuovo team e ambientato a Las Vegas.

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   01/03/2010
Fallout: New Vegas
Fallout: New Vegas
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Fallout 3 è stato uno dei titoli di maggior impatto sul pubblico e di successo di questi ultimi anni, entrando subito di diritto nell'Olimpo dei giochi più belli e amati di sempre grazie alla qualità intrinseca e alla cura generale con cui esso è stato realizzato dal team di sviluppo, i Bethesda Softworks. Battendo record su record nei dati vendita (nella prima settimana dopo il suo rilascio nei negozi il prodotto vendette qualcosa come 4,7 milioni di copie, più di tutti i suoi predecessori messi insieme) e facendo incetta di premi, come quello della critica per il Miglior Gioco di Ruolo e il Migliore Spettacolo dell'E3 2008, questo gioco ha saputo ritagliarsi un grosso spazio nei cuori degli appassionati di GDR-Action.

Viva Las Vegas

Potendo tra l'altro contare sull'ottimo supporto degli stessi sviluppatori che, anche se a volte in maniera non molto convincente, hanno continuato a fomentare nei mesi successivi l'interesse del pubblico verso la loro creatura con diversi DLC dalle alterne fortune e qualità.
Inevitabile quindi che la saga non potesse concludersi col terzo capitolo o non potesse non avere qualche sequel o episodio parallelo. Per questo motivo non ha stupito più di tanto gli addetti ai lavori la notizia ufficiale rilasciata in queste settimane da Bethesda Softworks inerente un nuovo progetto legato proprio all'universo di questa serie. Il gioco, il cui titolo sarà Fallout: New Vegas, non è un continuo di Fallout 3, né una semplice espansione, ma un prodotto a sé, uno spin-off la cui storia sarà quindi completamente slegata dagli eventi che hanno intrattenuto milioni di giocatori nell'originale, ed è in lavorazione presso gli studi di Obsidian Entertainment, team nato da una costola (e qualcosa di più) di Black Isle Studios, la divisione della casa di sviluppo e di distribuzione Interplay Entertainment che lavorò proprio sul primo episodio di Fallout oltre a collaborare alla serie di Baldur's Gate.

La città che non dorme mai

Fallout: New Vegas come suggerisce il titolo sarà ambientato principalmente in ciò che rimane della città di Las Vegas (ma ci saranno sessioni anche nei dintorni, come nelle città chiamate Fremont e Primm o nella Hoover Dam, la centrale idrica che fornisce l'energia elettrica alla city -Ndr) tre anni dopo gli eventi narrati nell'ultimo titolo della serie. Contrariamente a quanto visto nel terzo capitolo della saga il giocatore qui interpreterà un personaggio già adulto, un corriere che sulla strada che porta alla capitale della California verrà abbattuto da un cecchino, salvato da un robot che lo condurrà nella città di Goodspring e curato da un dottore, un tale di nome Mitchell, che servirà ai fini del gioco come elemento chiave per poter personalizzare il protagonista, con tanto di test pisco-attitudinale che sulla falsariga del GOAT servirà a delinearlo in maniera definitiva.

Viva Las Vegas

Equipaggiato di tutto punto, con l'inseparabile Pip-Boy e un fucile d'assalto accoppiato a una grande pistola tenuta a tracolla, che poi dovrebbero essere le due armi principali del gioco, il corriere sarà pronto a iniziare la sua avventura. A New Vegas il pericolo è spesso dietro a ogni angolo, e non solo per la presenza di creature di ogni genere ma anche per quella di due fazioni umane in lotta fra loro per contendersi il territorio, la Nuova Repubblica Californiana il cui quartier generale ha sede presso l'aeroporto di McCarrant e la Legione di Cesare, formata da un gruppo di schiavi che ha base a Vegas Strip, la via nota nel mondo per la grande concentrazione di hotel e casinò. Ogni schieramento avrà suoi pro e i suoi contro e scegliere il gruppo col quale schierarsi non sarà facile. Anche perché gli sviluppatori hanno intenzione di ampliare ulteriormente il concetto di interazione con l'ambiente e con la popolazione locale attraverso sia il miglioramento del classico Karma che con l'aggiunta di un sistema di reputazione e moralità inedito.

Più interazione

Obsidian vuole far si, infatti, che ogni scelta effettuata dall'utente sia capace di influenzare direttamente il mondo circostante in maniera più netta, dal rapporto del personaggio controllato con le fazioni in lotta a quello con i cittadini di New Vegas e dintorni, che reagiranno ovviamente in maniera diversa a seconda proprio delle azioni compiute. Scegliere per esempio di far parte di un gruppo di contendenti piuttosto che dell'altro significherà diventare la preda più ambita dai rivali, oppure un gesto ostile potrà fare rapidamente il giro della città grazie ai passa parola provocando l'ira e l'ostilità della gente per le strade. Il tutto magari influenzato e ingigantito dalla cultura o dagli ideali dei singoli individui coinvolti e da come essi valuteranno le azioni del personaggio principale.

Per rendere il più credibile possibile lo scenario molta attenzione sembra infatti sarà riversata dagli sceneggiatori del gioco sulla natura e il modo di pensare di ogni singolo personaggio, così da rendere ogni interazione o evento correlato ai PNG qualcosa di naturale e un elemento fondamentale dell'esperienza di gioco. Oltre a regalare agli utenti una trama ancora più dettagliata a curata. Le capacità oratorie del protagonista dipenderanno direttamente dalle abilità che lo stesso apprenderà nel corso della storia. Per cui potenziando una specifica skill sarà più facile farsi amici determinate categorie di personaggi piuttosto che altre, ottenerne i favori e intraprendere con loro conversazioni differenti. Essere per esempio un abile sabotatore permetterà di argomentare al meglio le discussioni sul tema con persone interessate a tali attività. Inoltre si potranno sfruttare dialettica e carisma per contrattare sui prezzi o sugli oggetti da barattare con i negozianti. Altre aggiunte riguarderanno quella di un attacco speciale per armi corpo a corpo implementata nel sistema VATS, utile per affrontare in certe situazioni le diverse razze di supermutanti presenti nell'avventura, alcuni simili a quelli visti in Fallout 3, altri inediti, caratterizzati da diverse abilità legate all'intelligenza o alla potenza di attacco. Fra questi ci sarà il ritorno dei Geckos così come quello della razza elitaria di super mutanti chiamati Nightkin, già apparsi nel primo Fallout (nella Cattedrale). Inoltre ci sarà anche una mutante di sesso femminile e con capelli in stile anni '50 che dovrebbe essere la leader di qualche fazione della sua razza.

Nuovi scenari

A rendere il gameplay più vario e interessante ci penseranno poi alcune opzioni selezionabili all'inizio del gioco come la modalità hardcore, scegliendo la quale i giocatori più smaliziati avranno pane per i loro denti. Il concetto di sopravvivenza e di lotta per la vita, infatti, con questa opzione verranno ulteriormente ampliati e allargati ad altri elementi reali oltre ai soliti combattimenti, come la disidratazione del corpo del proprio personaggio derivante dalla troppa esposizione al sole e alla fatica, quest'ultima legata anche al rapporto fra il peso del proprio arsenale e il percorso compiuto, o i tempi di guarigione delle ferite riportate, che non potranno essere risolte tramite l'utilizzo di un solo kit medico. Aspetti questi che inevitabilmente andranno a incidere sul livello generale di difficoltà. Sicura inoltre la presenza di veicoli personalizzabili e guidabili pare sia in gare clandestine che in scontri veri e propri. New Vegas prevederà inoltre alcune varianti al gameplay di base con escursioni nel gioco d'azzardo, in arene e forse in un circuito.

Viva Las Vegas

Il motore grafico del gioco sarà il medesimo di Fallout 3 con alcune modifiche più che altro eseguite sul sistema di illuminazione in tempo reale, su alcuni effetti grafici come esplosioni o elementi particellari, e sui modelli poligonali dei personaggi secondari che dovrebbero presentarsi più curati rispetto al passato. Oltre a nuove ambientazioni. Il fatto che New Vegas secondo il backgound di Fallout 3 non è stata colpita duramente dagli attacchi nucleari quanto la costa est permetterà ai grafici di lavorare su elementi diversi rispetto ai precedenti. Dagli scenari bui e cupi del gioco originale e dei relativi DLC si passerà quindi ad ambienti più colorati, vivi, col cielo blu e le piante verdi magari attorno a edifici o quartieri in cui i palazzi sono meno diroccati o sporchi rispetto a quelli visibili nella città di Washington. Per l'audio invece è ancora troppo presto ovviamente per poter dare un giudizio anche solamente parziale, e non ci resta quindi che aspettare qualche informazione in proposito. Intanto possiamo concludere questo articolo con la convinzione che, viste le premesse senz'altro positive, Fallout: New Vegas potrebbe rivelarsi una sorta di Vice City per la saga di Fallout, che poi è quello che spera J. E. Sawyer, lead designer del progetto e anche l'augurio che tutti noi ci sentiamo di fare a Obsidian Entertainment per loro e soprattutto per noi stessi: significherebbe avere in mano un nuovo capolavoro videoludico.

CERTEZZE

  • Nuove aggiunte tecniche per un gameplay ancora più completo
  • Maggiore cura della trama e dei suoi risvolti
  • Veicoli guidabili e gioco d'azzardo

DUBBI

  • Sarà al livello di Fallout 3?
  • Ambientazioni meno d'atmosfera