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La vita oltre la morte

All'E3 2010, Capcom presenta un interessante mix tra un puzzle game e un'avventura grafica, in esclusiva su Nintendo DS

PROVATO di Umberto Moioli   —   17/06/2010
Ghost Trick: Detective Fantasma
Ghost Trick: Detective Fantasma
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Prendete la mente dietro a Ace Attorney, Shu Takumi, e chiedetele di partorire un nuovo concept di gioco per la portatile di casa Nintendo. Il risultato di questa operazione dai non trascurabili tempi di sviluppo è Ghost Trick: Phantom Detective, titolo in uscita il prossimo inverno dalle nostre parti grazie allo sforzo produttivo della solita Capcom che, un po' in sordina, ne ha portato una demo all'E3 2010 attualmente in corso d'opera. Per quanto non sotto i riflettori come altri titoli, l'opera è apparsa qualcosa di assolutamente meritevole di attenzione tanto per il concept originale quanto per tutto quello che vi viene messo attorno, così da creare un misto tra un puzzle game e un'avventura dai toni noir che mescola suggestioni diverse, a cavallo tra il rigore di un genere gestito da regole ferree e un'atmosfera misteriosa, che in qualche modo ricorda quanto già visto nei Professor Layton di Level 5.

Morto ma non troppo

La demo - e poi il gioco completo - si apre con il protagonista a terra esanime, morto misteriosamente all'interno di una sorta di discarica dove si trovano anche una giovane ragazza e un inquietante personaggio vestito di nero e con un fucile in pugno. La morte non sembra però aver precluso del tutto le facoltà intellettive dell'alter ego del giocatore che, non ricordandosi nulla di quanto gli è accaduto e i motivi della dipartita, segue le indicazioni di una misteriosa voce, intenta a spiegargli la possibilità, una volta stoppato il fluire del tempo tramite l'apposito pulsante, di trasferire la propria anima all'interno di certi oggetti, per poi utilizzarli per specifiche azioni.

La vita oltre la morte

Un inizio bizzarro e volutamente ermetico che si tramuta presto in una giocabilità piuttosto immediata: muovendo tramite il pennino la luce proveniente dal suo cadavere a uno degli altri oggetti evidenziati e posti entro un certo raggio, ci si può avvicinare all'eventuale obiettivo - nel caso il losco figuro a cui si vuole impedire di uccidere la giovane donna - finché non si raggiunge un punto d'interazione e quindi si utilizza l'oggetto corrispondente per perseguire l'obiettivo suggerito dalla narrazione. Spostandosi verso una scala con il procedimento descritto, ad esempio, si può poi fare che quest'ultima si apra colpendo in testa e quindi distraendo l'oggetto delle nostre attenzioni. Nulla di difficile, almeno all'inizio, anche se già durante la demo di circa una ventina di minuti si è potuto apprezzare come di oggetto in oggetto, di azione in azione, vengano chieste articolate sequenze di comandi per portare a termine gli obiettivi. Come se non bastasse, a un certo punto arriva l'inevitabile morte dell'oggetto di tanta fatica, la ragazza che da lì a poco si sarebbe scoperta essere solo una sfortunata vittima del destino, fermatasi a cercare di soccorrere il corpo già senza vita del protagonista. A questo punto la voce guida suggerisce come sia possibile anche possedere i corpi delle persone morte, seppur con modalità particolari:

La vita oltre la morte

è infatti possibile tornare indietro nel tempo fino a quattro minuti prima della fucilata che l'ha fatta trapassare, potendo a quel punto ripartire a muoversi attraverso gli oggetti ma da un diverso punto d'inizio e quindi interagendo con elementi del fondale differenti e, si spera, ottenendo un risultato meno drammatico. Più difficile da spiegare che da provare con mano, senza dubbio, Ghost Trick: Phantom Detective utilizza quindi una trama misteriosa con elementi esoterici e dialoghi, scritti a schermo, di brillante fattura per trasportare attraverso quelli che all'atto pratico sono degli scenari puzzle da completare in sequenza. Lo stile grafico, in due dimensioni con lo scrolling orizzontale, accompagna egregiamente il tutto e contribuisce con le musiche a rendere davvero affascinante l'atmosfera. Le idee non mancano e con una progressione ricca di spunti oltre che una trama ben scritta, potrebbe davvero rivelarsi una sorpresa.

CERTEZZE

  • Concept innovativo
  • Mix di narrazione e puzzle all'apparenza riuscito
  • Stilisticamente personale

DUBBI

  • Quanto durerà la magia?
  • Il ritmo dell'azione non dovrà subire eccessivi stop a causa dei dialoghi