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La spada è nelle tue mani

Dopo Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, Raiden torna a essere protagonista in un gioco che promette di rivoluzionare il gameplay della serie Konami

Metal Gear Rising: Revengeance
Metal Gear Rising: Revengeance
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Presentato durante l'E3 dal solito Hideo Kojima, che per l'occasione ha passato la palla al producer Shigenobu Matsuyama e al regista Mineshi Kimura, Metal Gear Solid: Rising unisce un po' quello che i numerosi fan della serie speravano di vedere e quello che invece proprio non si aspettavano. Ogni nuovo capitolo di MGS fa un po' di scalpore, ma la recente uscita di Peace Walker per PSP metteva in dubbio la proposizione delle stesse meccaniche "action stealth" anche su PlayStation 3.

La spada è nelle tue mani

Le avventure di Snake (e ci riferiamo al personaggio nelle sue varie "incarnazioni") vanno vissute in modo intenso, e presentare due prodotti "simili" (pur su piattaforme differenti) nello stesso periodo rischiava di sminuire i valori che da sempre accompagnano la serie nei suoi (preponderanti) elementi narrativi. Ecco dunque una piccola rivoluzione: torna in scena Raiden e il classico gameplay fatto di nascondigli e movimenti di soppiatto viene in qualche modo sostituito da una variante decisamente più dinamica che, pur senza rinunciare alle fasi stealth, spinge l'acceleratore sulla rapidità del personaggio e sulla sua arma preferita: la spada. Diciamo subito che in Metal Gear Solid: Rising si può affettare qualunque cosa: nemici (che siano fatti di metallo e olio piuttosto che di carne e sangue), elementi dello scenario, vetture, oggetti e via dicendo. "Cut at will", come ripetevano Matsuyama e Kimura: "taglia quello che vuoi". La frase va intesa sia dal punto di vista della libertà d'azione (si può appunto tagliare un po' di tutto), sia dal punto di vista delle intenzioni dietro ognuno dei nostri gesti. La spada è nelle nostre mani, possiamo utilizzarla come desideriamo e dunque farne un'arma letale per chiunque ci si pari davanti oppure colpire in modo non letale quando magari vogliamo strappare qualche informazione al nostro avversario. Come in tutti gli episodi di Metal Gear Solid dunque, al giocatore viene data la possibilità di seguire determinati principi: è possibile affettare chiunque senza farsi problemi oppure limitarsi a eliminare solo i nemici robotici e lasciare in vita le persone, anche quelle che cercano di ucciderci.

Zan-Datsu!

L'aspetto esteriore di Raiden è fondamentalmente quello che contraddistingueva il personaggio in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots; dunque ci troviamo a controllare un cyborg, metà uomo e metà macchina, dotato di arti bionici e di capacità fisiche sovrumane. I tratti efebici che caratterizzavano questo giovane e inesperto soldato ai suoi esordi sono stati sostituiti da uno sguardo freddo e determinato, tipico di chi sa esattamente cosa fare e perché. La storia si svolge a metà fra gli eventi del secondo e del quarto capitolo di Metal Gear Solid, e dovrebbe farci capire in che modo e per quali motivi il personaggio è così cambiato, sia nel fisico che nel carattere.

La spada è nelle tue mani

È soprattutto sulla sua velocità che si basano gli elementi stealth del gioco: non dovremo più stenderci a terra e aspettare che le guardie facciano il loro giro per poi sorprenderle alle spalle, bensì potremo effettuare salti fulminei e scatti che trasformeranno un'esperienza precedentemente basata sull'attesa e sulla strategia in un concentrato d'azione e dinamicità. Particolarmente interessante appare la possibilità di sfruttare gli scenari anche in altezza, celandoci agli occhi del nemico magari mentre ci prepariamo ad attaccarlo dall'alto. In MSG: Rising l'elemento strategico non scompare, ma si trasforma in qualcosa di diverso e prende forma attraverso il "zan-datsu" ("taglia e prendi"), ovvero la capacità di ricavare energia, munizioni, oggetti o addirittura informazioni dai resti degli androidi appena fatti a pezzi. Nel trailer di presentazione, ad esempio, abbiamo visto Raiden affettare una sentinella robotica con alcuni rapidi fendenti, tirarne fuori quella che sembrava la "spina dorsale" e che fungeva a tutti gli effetti da batteria, quindi stringerla fra le mani per assorbirne l'energia. Questo tipo di manovra si rivelerà fondamentale per portare a termine le missioni con successo, visto che sarà posta molta enfasi sull'ottimizzazione nell'uso degli oggetti a disposizione, tanto quelli che già fanno parte del nostro inventario quanto, soprattutto, quelli che riusciremo a sottrarre agli avversari.

La spada è nelle tue mani

Lame rotanti

Le sequenze di gameplay mostrate in conferenza esaltano la velocità del gioco e ci mostrano usi alternativi della spada. Anziché colpire un gruppo di nemici direttamente, ad esempio, si potranno tagliare elementi dello scenario perché facciano il lavoro al posto nostro. Nel video si vede appunto Raiden mentre, correndo, taglia le colonne che reggono la parte frontale di un edificio, che quindi crolla su un manipolo di soldati appostati lì davanti.

La spada è nelle tue mani

La spada che utilizzeremo viene definita "ad alta frequenza", dunque potrebbe trattarsi di uno strumento ad alta tecnologia che grazie a una serie di vibrazioni acquisisce una straordinaria capacità di penetrazione; proprio come i pugnali in dotazione agli Eva nella serie animata Neon Genesis Evangelion. Gli sviluppatori assicurano la presenza di numerose altre armi, da taglio e da fuoco, come da tradizione per Metal Gear Solid; tuttavia la spada rimarrà lo strumento più efficace a nostra disposizione, nonché il più divertente da usare. A tal proposito, sembrava scontata la compatibilità con i nuovi dispositivi a rilevazione di movimento per PlayStation 3 e Xbox 360, rispettivamente Move e Kinect; e invece ci è stato detto che, pur supportando Move (ancora non si sa nulla di un'eventuale compatibilità con Kinect), MSG: Rising è stato pensato principalmente per l'uso con i normali controller. Dovremo dunque impugnare il buon vecchio Dual Shock o il controller per Xbox 360 e agire sugli stick analogici e sui pulsanti per determinare l'angolo dei nostri fendenti, nonché la potenza che vogliamo imprimere in ogni colpo. Il mix fra calci, pugni e colpi con la spada rende i combattimenti spettacolari e coinvolgenti, ma l'apoteosi si raggiunge durante i bullet time, che ci permettono letteralmente di ridurre i nemici in briciole. Siamo ancora all'inizio e sono tanti gli interrogativi che circondano questo nuovo progetto di Kojima Productions, ma già le sequenze mostrate durante l'E3 parlano di un prodotto dall'enorme potenziale, realizzato con cura e carico di idee nuove ed esaltanti. Non vediamo l'ora di poterlo provare.

CERTEZZE

  • Svolta interessante e inaspettata
  • Gameplay dal grande potenziale
  • Tecnicamente molto curato

DUBBI

  • Riuscirà Raiden a non farci rimpiangere Snake?
  • Compatibilità con Move e Kinect da verificare