La conferenza Sony si è conclusa da qualche ora e in realtà a questa GamesCom il produttore nipponico è partito da un vantaggio oggettivo, dei tre "big" è stato infatti l'unico ad aver tenuto una conferenza nell'accezione (videoludica) classica del termine, di quelle che spesso generano chiacchiere da bar e che sono sempre molto attese da addetti ai lavori e videogiocatori, in quanto sono in grado di catalizzare gran parte degli annunci e delle novità che poi con calma (si fa per dire) i giornalisti possono apprezzare in fiera. Giocoforza, ma comunque senza togliere alcun merito, è apparso come quello più in forma da questo punto di vista, se non altro per l'aggiornamento sulle varie strategie e qualche titolo più o meno inedito.
In realtà dal mio punto di vista bisogna partire da quello che probabilmente è l'annuncio dello show, tenuto durante la conferenza Electronic Arts e riguardo l'arrivo nel Gennaio 2011 di Mass Effect 2 anche per PlayStation 3. Resta da vedere innanzitutto come verrà affrontata la gatta da pelare del primo capitolo, che come ha risposto immediatamente Microsoft -in maniera invero un po' risoluta- rimarrà esclusiva Xbox 360, e se verrà risolta con qualche sorta di compendium o altro, per poi in maniera ottimistica prevedere un terzo capitolo completamente multipiattaforma e contemporaneo, per uno dei brand sicuramente più amati e conosciuti da parte dei videogiocatori.
Io sono multi, e tu?
E allora ecco che ogni produttore, in questo caso specifico Sony perché si parla della sua conferenza, deve buttarsi su risorse più o meno interne, sui servizi e nuove tecnologie. Partiamo dalle prime, ci si aspettava qualcosa da Insomniac e quel qualcosa c'è stato. Immagino la scena, Ratchet & Clank è per certi versi un brand che ha detto tutto o quasi, non ha mai toccato vette di eccellenza ma ha sempre annoverato tra le sue fila titoli di buona fattura; con la "scusa" della creazione di una nuova divisione interna situata in North Carolina, lo sviluppo della serie è stato consegnato proprio a quest'ultima, in maniera tale da concentrarsi completamente su Resistance 3. Questo perché lo sparatutto che ha già visto due capitoli su PlayStation 3 necessita di un deciso cambiamento in fatto di narrazione, stile e direzione artistica, e almeno i presupposti sembrano esserci dalle parole di Ted Price e dal primo trailer, che sembra essere stato fatto solo per ribadire queste cose di cui sopra, visto che di gameplay non si è visto una beneamata mazza. Tornando a Ratchet, sicuramente qualche cambiamento più evidente è ben accetto, l'idea della cooperativa a quattro può essere interessante e dovrà essere approfondita nelle prossime occasioni. Per il resto sono (siamo) contento della data d'uscita nostrana di GT 5 (secondo me arriverà completo al 99,9 % nei negozi), sempre più estasiato ad Infamous 2 e curioso di vedere come Killzone 3 compenserà dal punto di vista di storia e gameplay un comparto tecnico che giocoforza, seppur sempre di alto livello, non farà più lo scalpore di quello del secondo capitolo.
LittleBigPlanet 2 fa storia a se, posso solo minimamente immaginare cosa potranno tirare fuori gli utenti dai nuovi strumenti messi a disposizione, e confido in una modalità storia più corposa da parte di Media Molecule. Servizi, c'è ancora tanto da fare in chiave strettamente ludica (l'assenza ad esempio della chat vocale integrata nel sistema si fa sentire sempre di più) e credo che a causa della partenza lenta, ritardata e con qualche errore di gestazione ci sarà sempre da rincorrere rispetto a servizi più integrati da questo punto di vista. Sicuramente si nota una volontà di recuperare terreno in certi aspetti e diversificare in altri, anche perché tutto secondo me deve ruotare attorno ad un pacchetto completo, dove anche cose come gamertag e obbiettivi sono sempre più apprezzate e dove nel caso di PlayStation 3 PlayStation Plus, seppur interessante è più "sfigato" in versione Europea (proprio mentre state leggendo queste righe stiamo mettendo sotto torchio il presidente europeo Andrew House al riguardo) e deve essere solo un tassello di un disegno più grande.
MUBI, Move e 3D
Passando al lato video, è da notare come finalmente Sony stia mettendo in campo il fatto di essere una discreta potenza dal punto di vista delle produzioni e degli accordi cinematografici, e dopo il Video Store che vede aggiornamenti in Europa più corposi della concorrenza, aggiunge un altro tassello col servizio offerto da Mubi, che sottoforma di applicazione nativa e mediante costi che andranno da 1 a 3 euro per visioni settimanali fino ad abbonamenti mensili permetterà di accedere on demand e in streaming a tutta una schiera di film d'autore, indipendenti e stranieri, in lingua originale e (udite udite, al lancio del servizio!) sottotitolati in Italiano, con firme che saranno disponibili da subito quali i fratelli Coen, Godard, Kitano, Cronenberg, Almodóvar, Tarantino, ma anche JEAN-PIERRE JEUNET, con tutta una parte social che prevede la condivisione di contenuti, la biografia di ogni autore e diversi approfondimenti. Un servizio molto interessante quindi, ma che certamente non smuoverà le masse o altro in quanto sarà abbastanza di nicchia.
Tecnologie, Move e 3D, inutile negarlo, sono fondamenta importanti delle strategie di Sony per il prossimo futuro. Ribadisco ancora una volta il mio scetticismo verso entrambe, un po' per le tecnologie in se, un po' nel caso in cui dovessero prendere il sopravvento. Nel primo caso, e ci metto anche Kinect nel calderone, spero che queste tipologie di offerta rimangano come un qualcosa che affianchi quella attuale e che non vada minimamente a modificarne l'essenza, questo perché dal mio punto di vista non sono in grado di rappresentare il passaggio evolutivo che comunque prima o poi sarà necessario per mantenere le produzioni videoludiche sempre "fresche" e soprattutto nel caso del Move -approposito, il bundle europeo con PS3 a 349.99, in barba per una volta agli americani che lo pagheranno 399$ più iva- mi va benissimo che ci possano essere titoli che regalino esperienze più "comunitarie" e differenti, magari indirizzate a diverse fette di videogiocatori, ma al di là del comparto grafico abbiamo già avuto modo di constatare che sono davvero in pochi ad avere le palle e le idee per regalare grandi produzioni che sfruttino questo tipo di controller di movimento. Il 3D attuale ugualmente non lo vedo come il passaggio successivo videoludico (i programmatori di Motorstorm hanno un po' esagerato con una dichiarazione del genere), questo più per tutta una serie di motivi logistici, economici e di praticità (occhialini, televisori, compatibilità e così via) che per la tecnologia in se, che sotto certi punti di vista realmente serve a potenziare il senso di immersione nei suoi migliori esempi. Una combo 3D/Move che mi è piaciuta c'è stata però, quella di Virtua Tennis 4: il controllo funziona bene, la grafica è piacevole e il 3D da un buon senso di immedesimazione, anche grazie agli occhialini di ottima qualità che abbiamo avuto a disposizione, e che evidentemente costavano così tanto dal dover lasciare la nostra patente come identificativo in caso di smarrimento (più o meno indotto) o distruzione degli stessi.
Concludendo, dal mio punto di vista Sony adesso dopo i primi anni di sbando più o meno evidente sta lavorando meglio sul software e soprattutto sulla produzione interna, proprio perché come Mass Effect insegna da un lato (ma anche diversi altri titolo dall'altro), le terze parti -giustamente per carità, inutile farne una questione personale- hanno bisogno di monetizzare e colpire la più vasta schiera di videogiocatori possibile. La scelta dell'utente quindi si può basare sempre di più sul pacchetto "completo" (giochi, servizi, prezzo, tecnologia e altro), e anche l'estrema competitività può aiutare quella chesenza forzature nostalgiche è un'ottima generazione di console. Informazioni più dettagliate sulla conferenza possono essere trovate attraverso le news del sito e il piacevole e dettagliato live blogging fatto da Ludovica per quanto riguarda la conferenza, ma voglio regalare una nota di (de)merito a PSP, riguardo la quale sono stati dedicati solamente pochi minuti di conferenza e per la quale non sono chiare le strategie in chiave hardware e software, nonostante oltre al Giappone, che la vede godere di estrema salute, il resto del mondo veda una flessione sempre maggiore col passare dei mesi. Se non dovesse esserci nulla in questo senso nemmeno al prossimo Tokyo Game Show, temo che passare un'altra stagione in queste condizioni possa sancirne uno stallo definitivo all'infuori del paese del Sol levante.