La serie Battlefield ha ormai una lunga storia, quasi decennale, e molto si potrebbe scrivere delle vicende che la riguardano. Quasi tutti i titoli usciti hanno avuto un grande successo, a parte qualche raro caso. DICE è diventata sinonimo di sparatutto online di qualità con ambientazione militare (e pensare che hanno iniziato con i flipper per Amiga) ed è attualmente quella che tra i vari competitori del settore è riuscita a mantenere quasi intatto il team di sviluppo, migliorando costantemente il proprio lavoro. Magari dipenderà dal clima svedese che invoglia a stare vicini vicini per riscaldarsi quando si lavora, creando amicizie virili durature (ahem); ma rimane il fatto che Medal of Honor, Halo, Barbie va a cavallo anche in camera da letto e Call of Duty sono serie orfane dei loro padri, mentre quella di Battlefield va fiera della sua monogamia (a parte qualche fuitina di comodo). Che significa tutto ciò? Assolutamente niente, come del resto la vita stessa, ma volevate che scrivessimo un'anteprima sul nuovo Battlefield senza fare un quadro storico-sociologico-antropologico-sessuale della situazione? Suvvia, non fate quelle facce e gioite con noi: finalmente EA e DICE hanno svelato il venturo Battlefield! No, non è l'ennesimo spin-off, ma proprio il terzo capitolo ufficiale, Battlefield 3, quello che tutti i fan stanno aspettando dall'ormai lontano 2005. Cerchiamo di capire che carte giocherà DICE per ribadire il suo dominio nel genere degli sparatutto a squadre.
Freddo che morde 2
La prima novità di Battlefield 3 riguarda il nuovo framework. Il Frostbite va in pensione in favore del Frostbite 2, riscritto da zero per essere più leggero, produttivo e capace di sfruttare meglio alcune tecnologie come l'audio HDR (High Dynamic Range... non confondetelo con l'HDR della modellazione 3D), ombre dinamiche migliori, il deferred lighting, un sistema di rendering che permette il disaccoppiamento delle luci dagli oggetti su cui vengono applicate in modo da avere più luci invece delle quattro che gli sviluppatori si potevano concedere precedentemente, e il real-time radiosity. Quest'ultimo è un algoritmo per calcolare il bilanciamento dell'energia radiativa in un ambiente chiuso; tradotto per gli umani, è un sistema che simula i rimbalzi della luce tra gli oggetti, aumentando il realismo della scena - il video a fondo pagina chiarisce visivamente i benefici portati dalla tecnologia. Altra necessità emersa riscrivendo il Frostbite è stata quella di ottimizzare la distruzione degli oggetti dello scenario, feature molto amata di Bad Company 2.
Il problema riguarda l'ampiezza molto maggiore dei livelli di Battlefield 3 e la maggiore densità di oggetti nell'ambiente urbano. Chiunque, a questo punto, si aspetterebbe un depotenziamento dell'effetto. Invece DICE è riuscita a introdurre le distruzioni in modo ancora più massiccio. Come abbiano fatto è un bel mistero, ma l'effetto finale pare eccezionale, con pareti che crollano sotto i colpi dei lanciarazzi, finestre che esplodono in mille frammenti e così via. L'unico limite è stato il realismo, ovvero la necessità di rendere verosimili le esplosioni e le distruzioni senza esagerare, come avviene ad esempio in titoli più leggeri tipo Red Faction Guerrilla. Il bello è che gli effetti saranno applicati al 100% su tutte le piattaforme (PC, Xbox 360 e PlayStation 3), senza alterare il framerate (almeno questa è la promessa).
PC, mon amour
Il successo riscosso da Bad Company 2 (e dalla serie in generale) tra gli utenti PC ha spinto DICE a eleggere questa come la piattaforma principale per lo sviluppo del gioco. Quindi, niente porting dalle console, ma una cura esclusiva di questa versione che avrà alcuni vantaggi rispetto alle altre. Oltre alla migliore resa visiva, garantita dall'uso di effetti di anti aliasing e di motion blur avanzati, il PC godrà di match per sessantaquattro giocatori, come tradizione vuole, in modo da sfruttare la migliore connettività. Purtroppo, c'è anche una nota dolente. La complessità del progetto e del framework Frostbite 2 avrebbe convinto DICE a non rilasciare tool per modder. La motivazione ufficiale è che svilupparli richiederebbe troppo tempo, ma voci di corridoio maligne parlano del fatto che i mod amatoriali rischierebbero di tenere i giocatori lontani dai probabili DLC che verranno pubblicati nelle settimane successive all'uscita del gioco. A chi dare retta?
Battlefield significa multiplayer
Il multiplayer di Battlefield 3 confermerà quanto di buono è stato fatto in passato, ma aggiungendo moltissimo in diversi aspetti. Il primo è quello della personalizzazione, con una maggiore attenzione per l'equipaggiamento dei giocatori. Insomma, come in tutti gli sparatutto online di successo, anche qui si potranno scegliere le armi del proprio personaggio e si potranno apportare dei ritocchi alle uniformi, pur senza stravolgerle. Per quanto riguarda la parte giocata, pare che le diverse modalità siano state rese più accessibili dal punto di vista delle meccaniche. No, non andate a prendere torce e forconi. In realtà non è chiarissimo cosa questa voglia significare. Certo, ormai quando si parla di abbassare la soglia in modo che tutti possano entrare in gioco senza problemi, vengono sempre in mente scenari apocalittici, ma DICE ha pensato anche ai giocatori più scafati con l'Hardcore mode, che promette di valorizzare tutti quei fattori tanto cari ai più forti (skill, capacità di muoversi in squadra, tatticismi e così via). Quello che è chiaro è che ci saranno quattro classi selezionabili e che sarà ricercato l'equilibrio raggiunto in Bad Company 2, in modo da non creare situazioni frustranti. Alcuni elementi sono ancora in studio, come ad esempio la rintroduzione della tanto discussa killcam, ma c'è tempo per decidere i dettagli.
Pare che DICE stessa sia stata colta di sorpresa dal successo di Bad Company 2, andato ben oltre le sue aspettative. Uno dei problemi più rilevanti avuti in fase di gestione del successo è stato il supporto alla comunità, considerato troppo rado da alcuni. La sfida con Battlefield 3 sarà quella di migliorare il supporto offrendo contenuti aggiuntivi e patch in modo regolare, così da non far scappare i giocatori più esigenti. Il terzo capitolo della serie offrirà anche una modalità cooperativa, ma per ora DICE non si è sbottonata sull'argomento e non ha mostrato nulla di concreto al riguardo.
Sei di nuovo single?
Non ci sono dubbi che le modalità multiplayer di Battlefield 3 saranno curate in modo maniacale, come la serie ci ha abituato. Ma il gioco introduce nella serie regolare anche una campagna per giocatore singolo, come già visto nei Bad Company. I dubbi un po' ci assalgono: ne varrà la pena? Ovvero, esiste qualche giocatore che abbia sentito la mancanza di giocare da solo nei primi due Battlefield e relative espansioni?
La risposta è probabilmente no, ma bisogna considerare due fattori importanti: il primo è che la serie ha da allora allargato la sua base d'utenza; il secondo è che il gioco verrà pubblicato anche su PlayStation 3 e Xbox 360, dove i giochi multiplayer only tendono ad avere vita difficile.
Le prime (e per ora uniche) rassicurazioni sulla qualità della campagna per giocatore singolo di Battlefield 3 ci vengono dal fatto che il team di sviluppo si è moltiplicato rispetto a Bad Company 2. Quindi, esistono team distinti che si occupano dei diversi aspetti del gioco senza sovrapposizioni deleterie. Dell'azione in sé si è visto poco, giusto qualche sequenza ambientata in medio oriente, ma per ora non ci sono chiari alcuni punti critici, ovvero se lo scenario di gioco sarà unico e come verrà condotta la campagna narrativamente. Alcune scene di quelle viste hanno un sapore fortemente hollywoodiano, con soldati che vengono ammazzati dai cecchini invisibili mentre ignari parlano tra loro, o scontri su vasta scala innestati all'improvviso. Certo, è un po' poco per trarre delle conclusioni. In generale, chiacchiere a parte, possiamo dire che il modello seguito sembra essere quello dei Call of Duty, solo con un maggiore accento al realismo e al gioco di squadra. Vedremo, anche perché gli sviluppatori stessi non hanno chiarito assolutamente nulla sull'argomento, limitandosi a dichiarare che hanno la tecnologia e i mezzi per fare qualsiasi cosa vogliano.
Battlefield, tutta la serie
Vediamo quanti e quali sono i videogiochi principali della serie di sparatutto online Battlefield, che conta la bellezza di trenta milioni di copie vendute complessivamente, creata da Digital Illusions CE (DICE per gli amici) e pubblicata da Electronic Arts. Nell'elenco non vengono riportate le espansioni dei singoli giochi.
- Battlefield 1942 (Windows - 2002)
Il primo, indimenticabile Battlefield. Inventò un vero e proprio genere di sparatutto online, con scontri fra eserciti di decine di giocatori, ognuno con un ruolo definito e importante nell'economia della squadra. Molti lo hanno copiato, pochi ne hanno raggiunto i fasti.
- Battlefield Vietnam (Windows - 2004)
È Battlefield 1942 con la vegetazione e con gli elicotteri!
- Battlefield 2 (Windows - 2005)
Forse il capitolo più amato della serie, con moltissime innovazioni rispetto ai predecessori. È ancora giocato online. L'ultima patch è la 1.50.
- Battlefield 2: Modern Combat (PS2, Xbox - 2005)
La serie sbarca su console. Il successo non è travolgente e si sente parecchio la mancanza di un online di livello.
- Battlefield 2142 (Windows - 2006)
La serie sbarca nel futuro. Un'altra scusa per spararsi addosso con altre decine di giocatori. Bello, ma poco originale.
- Battlefield: Bad Company (Xbox 360, PS3 - 2008)
Il primo Battlefield solo per console. È molto più vicino a un Modern Warfare che a uno degli episodi per PC. Non malvagio, ma nemmeno memorabile.
- Battlefield Heroes (Windows, online - 2009)
Un Battlefield liberamente scaricabile che scimmiotta lo stile grafico di Team Fortress 2 di Valve. Divertente per poco e quindi trascurabile. Se volete provarlo (tanto è gratis) lo trovate QUI (https://www.battlefieldheroes.com/en/frontpage/landingPage)
- Battlefield: Bad Company 2 (Windows, Xbox 360, PS3 - 2010)
L'ultimo Battlefield in ordine temporale. Ha ottenuto un grande successo, su PC rinverdendo i fasti dei predecessori, su console migliorando quanto fatto dal primo capitolo. È giocatissimo online, quindi, attualmente, è la scelta giusta se si vuole entrare nella serie dalla porta principale.
- Battlefield: Play4Free (online - 2011?)
Un MMO della serie in uscita nel 2011. In questo momento il gioco è nella fase beta.
- Battlefield 3 (Windows, Xbox 360, PS3 - TBA)
Secondo voi di cosa parliamo nell'articolo principale?
Fuoco, maestro
Dal punto di vista audio abbiamo già parlato dell'HDR, ma non del fatto che il team sta cercando un realismo estremo andando a registrare sul campo i rumori della guerra. DICE va in guerra? Non proprio. Il responsabile dell'audio, Stefan Strandberg è andato, insieme al suo team, a registrare i suoni delle esercitazioni delle truppe svedesi da diverse distanze, in modo da avere ben chiaro come certi suoi vengono alterati dai diversi punti di ascolto.
La ricerca mira a rendere l'idea di un campo di battaglia vero, senza le forzature della spettacolarizzazione eccessiva. Quindi in Battlefield 3 non ci saranno suoni esagerati dall'esasperazione di certi effetti e il giocatore potrà meglio individuare gli eventi che accadono sul campo di battaglia (scontri a fuoco, passi dei nemici e così via) semplicemente rimanendo in ascolto e calcolando la distanza della fonte sonora dal suo punto. La cura per questo aspetto è arrivata al punto di alterare i singoli effetti sonori, al verificarsi di certe condizioni, come il surriscaldamento di un'arma, in modo da fornire al giocatore tutta una serie di informazioni aggiuntive attraverso l'ascolto. Certo, per godere al meglio di simili meraviglie è richiesto un sistema audio di livello, o almeno delle cuffie decenti, ma in questo caso ne vale veramente la pena perché l'esperienza di gioco ne risulta arricchita notevolmente.
CERTEZZE
- La quantità dei contenuti promessi è immensa
- Il nuovo motore grafico è impressionante sotto tutti i punti di vista
- Il multiplayer sembra eccezionale, come al solito, tra modalità competitive e cooperative
DUBBI
- Le implicazioni di "più accessibile" per il multiplayer non sono chiarissime.
- Il single player sarà all'altezza delle promesse?
- Il supporto della comunità sarà migliorato veramente rispetto a quello di Bad Company 2?