Passi dalle esplosioni di Battlefield 3, dalle meraviglie di un motore grafico che mira a infrangere qualche noioso record numerico, a super produzioni con nomi leggendari implicati nella loro realizzazione, come Kingdoms of Amalur: Reckoning che porta la firma del trittico McFarlane, Salvatore e Rolston. Da Alice: Madness Returns dell'incostante e geniale American McGee, a Portal 2 di Valve. Passi da una super produzione all'altra, dicevamo, e quasi non ti accorgi che anche altri titoli vengono presentati durante l'EA Showcase. Un piccolo gruppetto di uscite destinate al mercato digitale o browser il cui interesse è per certi versi proporzionato alle ambizioni, ma che possono rivelarsi delle piacevoli sorprese a cui vale la pena dare un primo sguardo. Tanto per non farsi cogliere impreparati quando - nel caso, se mai - dovessero diventare piccoli fenomeni di cui è bello essere i primi a poter parlare con gli amici, dimostrandosi pronti anche nel crescente mercato (semi)indie, free to play e social.
Warp
Un alieno rinchiuso in un centro di ricerca militare. Bella fantasia. Un'opportunità di fuga per scappare a una vita di esperimenti, con guardie e trappole da evitare per conquistare l'agognata libertà. Parliamone. Nessuna arma ma lo specialissimo potere di teletrasportarsi per un breve spazio in ogni direzione, entrando anche negli oggetti e nei corpi dei personaggi che pattugliano le stanze da cui evadere. Ok, adesso suona come la base di partenza per farne un gioco. Warp, sviluppato dal team Trapdoor di Montreal, è un puzzle game con alcuni elementi platform e d'azione, caratterizzato da uno stile grafico fumettoso piuttosto piacevole. Con gli analogici ci si sposta e si muove anche il cursore con cui comandare il teletrasporto e quindi i salti da una stanza all'altra, lasciando alla grafica a volo d'uccello il compito di rendere sempre chiaro il percorso verso l'uscita e le insidie nascoste all'interno di ogni nuovo ambiente.
Avvistata una guardia o uno scienziato - innocuo ma in grado, spaventandosi, di allarmare chi si trova vicino - si può decidere se studiarne i percorsi per non farsi intercettare o avvicinarsi, entrarvi dentro e farlo esplodere in mille pezzettini. Oppure semplicemente riuscirne lasciandolo stordito il tempo che basta per portarsi lontano dalla vista. In modo simile i barili possono fungere da ricovero temporaneo oppure rappresentare un'arma che, saltata per aria, stordisce chiunque vi si trovi nelle vicinanze. Il concept è carino e la breve demo, composta da un singolo livello, ha destato un certo interesse. Resta che, come spesso accade quando si punta tutto su una singola idea, dovrà essere messa sul piatto una buona varietà di situazioni e diversi contenuti per risultare davvero vincente. L'uscita è prevista nel corso dell'estate su Xbox Live Arcade, PlayStation Network e PC.
Fancy Pants Adventures
Da gioco Flash di enorme successo con oltre cento milioni di partite all'attivo a titolo commercializzato attraverso i due canali di digital delivery di Sony e Microsoft: Fancy Pants Adventures di Over The Top Games, in questa versione co-sviluppata da EA 2D e Borne Games, sta tentando un salto non di poco conto. L'esperienza è piuttosto semplice, proponendo meccaniche da platform bidimensionale a scorrimento orizzontale fondate, oltre che sull'uso dell'analogico sinistro per muoversi, di un tasto per attaccare e uno per saltare. Tutto qui. Certo si eseguono dei colpi caricati o direzionali e c'è il classico wall-jump per raggiungere altezze e angolazioni altrimenti inarrivabili, però il tempo necessario all'apprendimento delle basi del gameplay è misurabile in secondi. E in modo simile basta pochissimo per iniziare a completare livelli dove, oltre che a raggiungere l'uscita, ci si può impegnare a prendere delle sfere che aumentano il punteggio e abbattere i nemici che interrompono passaggi velocissimi, salti mozzafiato e cadute tremende.
In solitaria Fancy Pants Adventures sembra un po' piatto e lo stile ispirato non può da solo compensare dei valori produttivi limitati in termini assoluti, ma è in compagnia di tre amici che sembra cambiare marcia. Tutti i livelli dell'avventura possono infatti essere completati in quattro, cooperando saltandosi in testa a vicenda ma allo stesso tempo vedendo un indicatore confrontare in ogni istante i punteggi ottenuti. La classifica finale è utile a decidere l'ordine in cui vengono scelti i premi tra quelli messi a disposizione. Ancora meglio è fronteggiarsi all'interno delle due modalità competitive: nella prima si combatte per ottenere le sfere proiettate in aria da un cannone, nella seconda si deve raggiungere per primi la fine del livello. Le mappe sono vaste e frenetiche, le possibilità molte soprattutto se confrontate con la semplicità di controllo e allo stesso modo sembrano abbondare le opzioni: insomma merita di essere tenuto sott'occhio, specialmente considerando che l'uscita è prevista a settimane. In arrivo su PSN e XBLA, mentre l'originale in Flash è giocabile online.
Gatling Gears
Greed Corp di Vanguard Games, piccola softco olandese, è stato un titolo interessante e coraggioso che ha provato a portare elementi di strategia a turni a un pubblico più vasto di quello normalmente interessato al genere. Le vendite non è dato sapere se siano state soddisfacenti, però in compenso il feedback sull'universo steampunk creato in quell'occasione pare fosse più che discreto. Al punto da ambientarvi anche una seconda opera. Gatling Gears si posiziona infatti dentro la stessa continuity e addirittura eleva a protagonista l'unità scavatrice già vista nella precedente opera. Ancora una volta ci sono delle corporazioni da sconfiggere e visivamente la vicinanza tra i due è molto forte, ma a questo si fermano i punti in comune.
In termini di giocabilità infatti ci troviamo dalle parti dei più classici shoot'em up con una visuale dall'alto, con l'oramai consolidato utilizzo delle due leve per muoversi e sparare. Non mancano power up e attacchi speciali disponibili in quantità limitata, come i missili attivabili con il grilletto destro e le granate con il sinistro. Lo scrolling dei livelli impone, come da tradizione, di destreggiarsi con ondate sempre più folli di avversari, vedendo però in questo caso una barra dell'energia modificare l'intransigente consuetudine che a ogni colpo subito si perde una vita. Grande enfasi è stata posta negli scontri con i boss - nel corso del test abbiamo sconfitto una sorta di trivella semi-robotica di dimensioni molte volte superiori alle nostre - e ovviamente sulla cooperativa che regala uno spessore ben superiore ai trenta livelli inseriti. Da sistemare in tempo per l'uscita, prevista entro la primavera su XBL, PSN e PC, la brutta tendenza di certi fondali a confondere la vista dei proiettili che, in quantità astronomica, è invece importantissimo non perdere mai di vista per schivarne la traiettoria.
Gratis è bello?
Chiudevano la panoramica tre prodotti diversi ma con alla base lo stesso concetto di business. Battlefield Play4Free è stato di recente trattato in un articolo dedicato, a cui vi rimandiamo, e attualmente in open beta sembra stia riscontrando un successo notevolissimo in grado di portare, via micro transazioni, parecchi introiti ad Electronic Arts - almeno stando a quanto suggeritoci dal rappresentante dello sviluppatore.
In modo simile Dragon Age Legends e FIFA Superstars cavalcano il successo planetario di Facebook per regalare esperienze parallele a quelle delle serie di origine, accumulando utenza e, nel secondo caso, monetizzando grazie all'uso di due differenti valute: una acquisibile attraverso i risultati e l'altra convertendo il denaro reale. Proprio di FIFA Superstars, oramai disponibile da oltre un anno e con un milione e mezzo di utenti all'attivo, abbiamo avuto una breve dimostrazione. Il gamplay da manageriale-casual, con trenta campionati e cinquecento squadre sotto licenza, sembra perfetto per dare qualcosa con cui intrattenersi per ore ai malati del "gioco" su Facebook. Insomma siamo ancora lontanissimi da ciò che la grande parte dei lettori di questa pagina va cercando, però i numeri impongono di iniziare a prendere in considerazione le derive di un fenomeno piuttosto impressionante.