Ci sono parecchi motivi per essere (anche) un giocatore PC e il discorso non è nemmeno lontanamente solo collegato alle migliori performance grafiche e di controllo, che comunque rappresentano un elemento importante a favore. Spesso le soddisfazioni arrivano dall'estremo opposto, da quelle iniziative che si trovano ben oltre il sempre più professionale panorama indie e si basano sull'apporto della community, sia in forma di mod che di progetti amatoriali con grandi valori produttivi, di design e concept. Di ciò ne abbiamo esempi in continuazione e da tantissimi anni, è storicamente uno dei baluardi del buon PCista, però ogni tanto fa bene ricordarlo e questa settimana ci sono cinque buone ragioni che ci piace sottolineare.
La prima è l'uscita della versione in lingua inglese di And a Curse, and Love, and Betrayal, una mod per il capolavoro The Witcher che viene direttamente dalla natia Polonia e che si vanta di essere la più sostanziosa avventura creata con l'editor del gioco. Si parla di circa dieci ore di durata, una ricca colonna sonora e un sistema di quest dal finale multiplo che riprende quanto visto nell'originale e, a maggio prossimo, nell'atteso seguito. Seconda buona ragione: il rilascio della versione 2.5 di Invasion 1944, mod a tema WWII per Arma II che da questa patch passa su Combined Operations come piattaforma privilegiata per lo sviluppo e che oramai conta 23 missioni tra single e multiplayer, oltre a un'infinità di armi, mezzi, nuovi elementi grafici e via dicendo. Terzo, il pacchetto unità AUM-SHO per lo stupendo Shogun II. Quarto il progetto Golden Axe Myth che, la settimana dopo la discussione sulla rimozione di Streets of Rage Remake, riporta in vita un altro grande classico, con un'altra versione che rende omaggio all'originale nel miglior modo possibile. Sperando che SEGA non si rimetta a sbattere i piedi per terra.
Quinto e ultimo buon motivo settimanale per non utilizzare mouse e tastiera solo per guardare le foto estive su Facebook, è la messa online gratuita della versione 1.1.0 di Open TTD, rivisitazione open source dello storico Transport Tycoon Deluxe di Micropose ideato da Chris Sawyer. Ci sono nuove mappe, veicoli e opzioni, il supporto al multiplayer e funziona su una quantità di sistemi operativi diversi sufficienti a soddisfare, con ogni probabilità, tutti i lettori di queste righe.
Cambiando totalmente discorso, in molti staranno giocando in questo periodo Portal 2 e avranno partecipato alla controversa iniziativa Potato Sack, con protagonisti 13 giochi indipendenti venduti in un solo bundle. Bene, uno degli sviluppatori coinvolti, quello di The Ball, ha scritto un interessante post mortem sulla genesi e poi la strutturazione del progetto, pieno di retroscena gustosi. Sempre per restare in tema, il filmato che alleghiamo mostra una versione interattiva della torretta di Portal che ogni appassionato non può che riconoscere come geniale. Qui si trova invece la descrizione di come è avvenuta la sua costruzione. Per concludere vi invitiamo a sedervi comodamente, tenere qualcosa di fresco da bere a portata di mano e passare la prossima ora e mezza a guardare un filmato fatto durante un approfondimento che Jonathan Blow, creatore di Braid, ha tenuto sulla sua creatura, spiegandone genesi, finalità e sviluppo. Un po' lunghetto, un po' sfuocato, girato in modo amatoriale ma sicuramente di grande interesse.
di Umberto Moioli
XIII
Di XIII ci è piaciuta subito la storia, un mix di spionaggio, cospirazioni e misteriosi poteri. Non c'è da stupirsi: questo gioco è ispirato all'omonimo fumetto pubblicato in volumi e realizzato da due belgi molto in gamba, Jean Van Hamme e William Vance. Anche l'uso intelligente del cell shading, che tanto stuzzicò i giocatori di quel periodo, è un tentativo di riprodurre sullo schermo lo stile dei disegni di Vance. Per fortuna questi aspetti postivi restano tali anche oggi, soprattutto considerando che XIII è uno sparatutto in prima persona, genere che di rado si distingue per le sue trovate originali. Invece Steve Roland, il protagonista, non è tipo da annoiarci ripetendo sempre le stesse azioni. Oltre al classico armamentario e ai gadget da agente segreto, questo uomo in fuga senza memoria è capace di usare anche la testa: impersonandolo possiamo infatti tendere trappole, nascondere cadaveri, stordire i nemici con oggetti di uso comune e altro ancora. Qualcosa di diverso dalla solita entrata in scena nel saloon a rivoltelle spianate, insomma.
La varietà delle situazioni e la complessità della trama fanno sì che le missioni seguano un filo logico, grazie anche alle preziose informazioni fornite dai personaggi secondari, che come in qualunque copione che si rispetti aggiungono spessore alla narrazione e smuovono gli eventi. Purtroppo la credibilità crolla al momento di confrontarsi con i nemici, che reagiscono ai nostri colpi con poca decisione - quando reagiscono. Peggio ancora succede con i boss di fine livello, che almeno sulla carta stampata avrebbero carisma da vendere, ma che sciupano in video le proprie potenzialità offrendo una sfida troppo blanda per il ruolo che ricoprono. Nonostante questi difetti XIII rimane un bel capitolo della storia degli sparatutto in prima persona, anche se nessuno ha colto lo spunto per migliorarne gli aspetti positivi. Un motivo in più allora per non lasciarsi sfuggire l'occasione di scoprire un titolo che ancora oggi è una voce fuori dal coro.
di Andrea Rubbini
Titolo: XIII
Linea: GOG
Prezzo: 5.99$
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 8,5
World of Warcraft
Questa settimana è stata piuttosto intensa per il colosso di Blizzard, alle prese con la prima major patch in quattro mesi dopo il rilascio dell'espansione Cataclysm.
Dei contenuti dell'aggiornamento 4.1 ne abbiamo parlato abbondantemente nel nostro speciale dedicato e qui ricordiamo soltanto i due nuovi dungeon da cinque giocatori (Zul'Aman e Zul'Gurub) e una valanga di aggiunte e modifiche a gameplay e interfaccia. Neanche due giorni dal rilascio dell'update ed ecco che Blizzard cerca di rassicurare i suoi fan che gli sviluppatori non si stanno godendo un cocktail ai tropici: l'anteprima della prossima patch 4.2 descrive minuziosamente il piano elementale del fuoco che si aprirà ai giocatori per offrire nuove quest giornaliere più dinamiche e un nuovo raid-dungeon, Firelands, in cui sarà possibile affrontare i primi quattro boss in qualunque ordine e poi Fandral Staghelm e il suo padrone, il redivivo Ragnaros. Il nuovo raid-dungeon proporrà delle meccaniche innovative per ogni encounter che metteranno a dura prova i nervi dei giocatori, nonché una caterva di oggetti ed equipaggiamenti inediti, tra i quali una nuova arma leggendaria (Dragonwrath, Tarecgosa's Rest).
Fallen Earth
Il MMORPG post-apocalittico di Icarus Studios non è esattamente uno dei più giocati del mondo, ma presenta uno zoccolo duro che lo segue fin dalla release e che sembra sinceramente fiducioso nel lavoro di rifinitura che i devs stanno facendo di mese in mese, aggiungendo nuovi contenuti e opzioni. Adesso stanno per arrivare sui test server le cosiddette Progress Town, per esempio. Di cosa si tratta?
Beh, un tempo esistevano MMORPG che consentivano ai giocatori di edificare la loro personalissima città e gli sviluppatori di Fallen Earth hanno deciso di reinterpretare questa feature a modo loro. Sostanzialmente si tratta di un'alternativa al "housing" e i giocatori potranno costruire la loro città sulle rovine di quelle più vecchie. Naturalmente non sarà un'impresa facilissima perché all'inizio la zona sarà difesa da nemici che bisognerà sconfiggere per potersene impadronire. Le Progress Town possono contenere elementi utili come cassette della posta, sistemi di difesa e mercanti che offriranno oggetti esclusivi in cambio di un'unità di scambio inedita. Tuttavia, le città saranno sempre soggette agli assedi dei nemici che cercheranno di riconquistarle e dovranno essere difese con le unghie e con i denti.
Il Signore degli Anelli Online
Cambio di rotta aziendale per la Terra di Mezzo: sta per arrivare il LotRO Global Service, ovvero la nuova struttura che unificherà i servizi europei e americani sotto l'unica egida di Turbine.
Sostanzialmente, Codemasters continuerà a operare Il Signore degli Anelli Online anche in Europa fino al 1 Giugno 2011, poi tutto il malloppo passerà nelle mani di Turbine, lo sviluppatore effettivo del gioco. Confusi? In realtà è abbastanza semplice ma nel caso siate già preoccupati per il vostro personaggio e il vostro mondo virtuale preferito, Turbine offre un'esaustiva spiegazione che copre argomenti come la meccanica di migrazione degli account, lo stato dei personaggi e degli oggetti, gli eventuali cambiamenti degli account VIP, eccetera.
Phantasy Star Online 2
Qualcuno potrebbe obiettare che non si tratta di un vero e proprio MMORPG, eppure nel cuore di molti videogiocatori il primo Phantasy Star Online è stato il palcoscenico di incontri, amicizie, amori e conflitti.
Era una delle prime esperienze multigiocatore su console e ha letteralmente fatto un pezzo della storia del videogioco, ramificandosi in numerose iterazioni, online e offline, che hanno raggiunto molteplici piattaforme, anche se l'anima è rimasta nel caro, vecchio Dreamcast. Insomma, non sorprende che l'annuncio da parte di Sega dell'imminente Phantasy Star Online 2 abbia suscitato davvero scalpore. Il filmato che ha rivelato il gioco mostra ambientazioni familiari ai fan del gioco ma anche meccaniche completamente nuove, che includono salti e maggior libertà di movimento. Non è ancora chiaro quanto profondamente sia cambiato il gameplay rispetto al dungeon-crawler che era il predecessore, ma è già evidente che ci troveremo a dover scegliere tra centinaia di armi e abilità per avere la meglio su orde di agguerriti nemici alieni. La piattaforma di destinazione? Al momento sembrerebbe soltanto PC, ma il futuro potrebbe riservare sorprese.
di Christian La Via Colli
La configurazione di riserva tra quelle proposte in questa rubrica mette i muscoli: complice un generale abbassamento di prezzo negli shop online, la Radeon HD 5770 1GB può essere reperita a circa 90 euro inserendosi perfettamente all'interno di un PC che a questo punto può permettersi qualcosa in più in termini di risoluzione o effetti. Processore, scheda madre e memorie non cambiano, rappresentando un buon compromesso in termini di rapporto qualità-prezzo. Non sarà la macchina che farà sognare l'appassionato o quella di prospettiva per postare sui forum qualche strabiliante screenshot di Battlefield 3 o TES: Skyrim, però in un periodo di stallo, dove le console traino lo sviluppo e quelle di prossima generazione sono all'orizzonte ma non imminenti, è concesso godere delle possibilità offerte del gioco su piattaforma Windows anche con una spesa così ridotta.
Componente
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Caratteristiche
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Prezzo
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Processore
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75€
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Scheda Madre
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55€
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Scheda Video
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90€
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Ram
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GEIL - Value 4 Gb (2x2 Gb) ddr2 800 Mhz CL5 |
50€
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Alimentatore
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HEDEN PSXA870P22 500W
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20€
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Hard Disk
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SEAGATE SATA II 500GB 7200 32MB |
35€
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Prezzo Computer Budget
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335 Euro
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di Umberto Moioli
Family Farm
Per la serie: anche i lettori di Multiplayer.it hanno il cuore tenero, va oggi in onda Family Farm, gestionale in cui bisogna mandare avanti una fattoria e vivere tutti più felici. Il gioco ci è stato segnalato da Daniele1982 (potete irriderlo nei commenti, ne sarà felicissimo), utente che merita i nostri ringraziamenti per averci fatto conoscere la risposta seria a quella fetecchia immonda (e ormai quasi decaduta) di FarmVille.
A differenza del Facebook game di Zynga, che non è un gestionale ma un centro commerciale mascherato da videogioco, Family Farm pone il giocatore di fronte alle difficoltà effettive che si possono incontrare nella gestione di una fattoria, fatica a parte. Non aspettatevi quindi di iniziare a comprare gigavibratori decorativi pagandoli con petroldollari veri senza rischiare la bancarotta o, quantomeno, di non raggiungere tutti gli obiettivi. Nonostante l'aspetto furbetto, che strizza gli occhi, le orecchie e il naso alla paccottiglia di Zynga (ma che bello scrivere male di FarmVille, lo possiamo fare in tutte le recensioni?) qui si fa sul serio. Bisogna coltivare? Certo, ma non lo si può fare a casaccio in base al tempo a disposizione o agli amici da stupire con effetti speciali; in Family Farm bisogna considerare le risorse a disposizione, il ciclo delle stagioni, la quantità di lavoratori, le richieste del mercato, le condizioni atmosferiche e così via. Ogni azione richiede tempo e costa fatica per i lavoratori, che ogni tanto vanno fatti riposare e mangiare per produrre di più (purtroppo il metodo italiano di far lavorare la gente senza pagarla non funziona, non ci provate nemmeno). Per mangiare, però, i lavoratori non possono affidarsi alla manna che cade dal cielo solo nei libri fantasy, ma devono cucinare delle pietanze. Cucinare costa fatica, tempo e soldi. Per allargare la fattoria bisogna disboscare i dintorni, ma avere tanti campi da coltivare è controproducente se non si hanno abbastanza braccia per lavorarli. Per aumentare la forza lavoro si può far crescere la famiglia facendo figli (se non sapete come si fanno, guardate le pagine politiche dei telegiornali) o si può assumere manovalanza, quest'ultima generalmente poco specializzata. Andando avanti nel gioco subentreranno complicazioni sempre maggiori, con alcuni dei livelli finali, sbloccabili salendo di rango, che daranno del filo da torcere anche ai fattori più abili.
di Simone Tagliaferri
Titolo: Family Farm
Sviluppatore: Hammerware
Distribuzione: Digital Delivery
Sito di riferimento: Link
Download: Demo Windows - Demo Mac - Demo Linux
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
Senza marchio costa meno
Il proliferare di gadget, supporti e custodie dedicati al crescente mercato mobile ha espanso un mercato già prolifico e ora immenso. Tra basi per i tablet, batterie supplementari per i cellulari, coprischermo e casse esterne il panorama è quanto mai ricco ma i prezzi delle componenti ufficiali risultano spesso eccessivi. Dunque spesso conviene rivolgersi a costruttori esterni che sviluppano in proprio gli accessori per una vasta gamma di prodotti e che stanno diventando sempre più efficienti. E anche se si tratta di oggetti meno resistenti, ma non è detto, il prezzo spesso è talmente basso da renderne l'acquisto comunque molto conveniente. Ovviamente per risparmiare molto è anche necessario un pizzico di sacrificio ma siti come MiniInTheBox premiano la lunga attesa legata ai servizi postali azzerando i costi di spedizione.
Atari 400 Keyboard
Nostalgici dei PC targati Atari? Comprensibile. D'altronde l'azienda americana è stata pioniera nel settore portando anche uno stile decisamente peculiare nel design dei primi personal. Design che è stato recuperato da Niyari per realizzare in chiave moderna la tastiera dell'Atari 400 che ha colori e look assolutamente inconfondibili. L'omaggio è senza dubbio apprezzabile visto l'appiattimento del design negli accessori moderni, ma il look ha un costo e in questo caso è decisamente alto visto che ammonta a 149 dollari.
Il summit AMD promette novità succose
Dal 13 al 16 Giugno AMD terrà un summit per introdurre gli sviluppatori allo sfruttamento del nuovo hardware dell'azienda con particolare attenzione alle APU. Ma durante l'evento ci sarà spazio per qualche novità sul futuro di AMD e durante questa parte del convegno parlerà un personaggio molto particolare. Si tratta di Jem Davies di ARM che terrà un panel generico ma la sua presenza lascia ovviamente pensare a futuri collegamenti tra la specialista di processori ultra mobile e AMD che per recuperare Intel potrebbe investire prepotentemente nei settori di tablet e smartphone.
Seagate rincorre Western Digital
Seagate vuole l'intero settore di Samsung dedicato agli hard disk. La mossa serve per contrastare l'acquisto di Hitachi da parte di Western Digital e anche se non è sufficiente a raggiungere il medesimo volume consente a Seagate di aggiungere alle proprie quote una fetta che vale il 18% dell'intero mercato. L'operazione è stata stimata in 1.5 miliardi di dollari ma voci affermano che Samsung sarebbe pronta a considerare accordi anche inferiori al miliardo. Per dare un'idea dell'entità della manovra l'acquisizione Hitachi da parte di WD è costata la bellezza di 4.3 miliardi.
Catalyst 11.14 WHQL
AMD ha rilasciato la versione definitiva dei nuovi Catalyst che portano novità nel pannello di controlo circa la gestione del monitor e introducono la tanto agognata funzione che avvisa l'utente quando sono disponibili nuovi driver. I nuovi Catalyst, almeno secondo quanto dichiarato dalla compagnia, migliorano la gestione della GPU come CPU generica e i trasferimenti di dati tra la CPU del PC e la GPU. Le schede video a beneficiare maggiormente di questa versione dei driver sono quelle delle serie HD 6800 e HD 6900 con guadagni prestazionali del 15% e 20% per, rispettivamente, Call of Duty Black Ops e Batman Akrham Asylum, entrambi con Antialiasing e Anisotropico attivi. A beneficiare della release inoltre troviamo Civilization 5 con il 15% di aumento prestazionale, Lost Planet 2 che si accontenta del 10%, Just Cause 2 con il 9% e infine Far Cry 2 che migliora solo del 6%. Ovviamente tutti i valori vengono da test interni AMD e non sono validi in termini assoluti.
SLI su chipset AMD
Asus, Gigabyte, ASRock e MSI possono ora sviluppare piattaforme basate su chipset Bulldozer 990FX, 990X e 970 compatibili con la tecnologia SLI di Nvidia. Lo ha annunciato la stessa regina delle schede video affermando inoltre che anche altre aziende sono intenzionate ad acquisire la licenza per sviluppare motherboard con i nuovi chipset AMD ma complete di supporto per le configurazioni multi scheda della concorrente Nvidia.