Quella di Final Fantasy Type-0 è una storia strana e convulsa. Quando fu annunciato per la prima volta nel 2006, aveva un altro titolo, Final Fantasy Agito XIII, ed era destinato al mercato dei telefoni cellulari. In realtà il direttore del progetto Hajime Tabata affermò fin da subito che il gioco aveva poco a che fare con Final Fantasy XIII: l'idea era infatti quella di offrire un nuovo approccio nei confronti del franchise, sfruttando la risonanza dei due titoli di maggior rilievo che erano già in produzione in quel periodo, Final Fantasy XIII e il misterioso e attesissimo ancora oggi Final Fantasy Versus XIII.
Due anni dopo, Square Enix rivelava che lo sviluppo di Final Fantasy Agito XIII per cellulari era stato sospeso a favore di un nuovo titolo, Final Fantasy Type-0, e un nuovo hardware, Sony PlayStation Portable. Il gioco continua a rientrare nella mitologia della Fabula Nova Crystallis composta dai Final Fantasy XIII, ma adesso il progetto intende stabilire un nuovo franchise a sè stante, un po' come accadde anni fa con Final Fantasy Crystal Chronicles.
Fantasia, portami via
Mentre il filmato introduttivo ci mostra un chocobo e il suo cavaliere che muoiono dissanguati su un campo di battaglia, ci rendiamo subito conto di trovarci di fronte a un Final Fantasy diverso dal solito, più dark se vogliamo. Le premesse non sono ancora completamente chiare, ma in pratica nel mondo di Final Fantasy Type-0 ci sono quattro nazioni in guerra tra loro e i protagonisti fanno parte di una o più accademie magiche militari, un po' come succedeva in Final Fantasy VIII. Le cutscene iniziali, di altissimo impatto visivo, svolgono bene il loro lavoro e ci mostrano un violento conflitto in corso, prima di metterci al controllo di Rem all'interno del campus dell'accademia. Tecnicamente, Final Fantasy Type-0 si rivela di eccezionale fattura: i modelli dei personaggi appaiono dettagliati e ottimamente animati e le ambientazioni proposte nella demo colpiscono per i particolari e la complessità visiva. A questo proposito, svariati eventi in tempo reale contribuiscono ad aumentare l'immersione nel mondo di gioco e nell'atmosfera di ogni missione, tra veicoli in movimento, aeronavi che solcano il cielo e, in un caso specifico, un enorme drago che semina panico e distruzione a pochi passi dai nostri personaggi.
Le quattro missioni proposte nella demo corrispondono ciascuna a un ambiente diverso, spezzettato in aree di varie dimensioni precedute da brevi caricamenti: qui dovremo combattere nemici di ogni genere tra soldati, robot e mostri vari, compresi alcuni "boss" di dimensioni decisamente impressionanti come nel caso di un feroce behemoth. Insomma, dal punto di vista tecnico, che include anche un soddisfacente campionario di ottimi brani musicali, Final Fantasy Type-0 si dimostra nella demo come un vero e proprio gioiello di programmazione. Le note dolenti riguardano la telecamera ballerina e decisamente antipatica da gestire tramite la croce direzionale, sopratutto durante i combattimenti più concitati, e il character design del solito Tetsuya Nomura, il quale ormai sembra aver esaurito definitivamente le idee proponendo personaggi davvero simili alle sue precedenti creazioni. Fortunatamente, i sette personaggi proposti nella demo sembrano essere sufficentemente interessanti dal punto di vista della caratterizzazione e dello stile di combattimento da alleviare questa fastidiosa sensazione di déjà vu.
Cast'n'slash
Final Fantasy Type-0 propone un gameplay molto più simile a Crisis Core: Final Fantasy VII o The 3rd Birthday che a un episodio classico, probabilmente dimostrando in tal modo la volontà di iniziare un franchise parallelo solo in parte collegato alla mitologia della saga e, nella fattispecie, dell'universo di Final Fantasy XIII. La demo si è rivelata sorprendentemente carica di contenuti, offrendoci la possibilità di giocare alcune missioni nei panni di sette personaggi diversi, esplorare parte dell'accademia e cimentarci con obiettivi opzionali e versioni grezze di alcune feature, dandoci contemporamente la possibilità di sbirciare a elementi come le cutscene e la mappa del mondo. Per affrontare ogni missione è possibile scegliere fino a tre personaggi attivi e una serie di riserve, il giocatore controlla comunque un solo personaggio per volta, affidando all'IA il controllo dei partner. Attivando una particolare opzione è possibile anche simulare la presenza di un giocatore virtuale che prende il posto di uno dei nostri partner, con tanto di nome finto, offrendo una sbirciatina alla componente multigiocatore che sarà una delle caratteristiche chiave nel prodotto finale.
Ad ogni modo, la struttura è quella di un frenetico action-game in terza persona, con il giocatore impegnato a schivare o parare gli attacchi nemici, contrattaccando con un arsenale composto da attacchi fisici standard, speciali e magie. Ogni personaggio presenta uno stile di combattimento diverso, magari più incentrato sulla magia o sulle armi: Rem, ad esempio, è una maga decisamente potente mentre Machina eccelle nell'uso delle sue spade doppie, King d'altra parte è un ottimo combattente a distanza grazie alle sue pistole mentre la lancia e le magie di Nine offrono maggiore versatilità, e via dicendo. La demo permette di migliorare gli attacchi dei personaggi spendendo gli AP guadagnati in battaglia, mentre è precluso l'accesso all'Altocristarium, che permette di personalizzare le abilità assorbendo i Phantoma rilasciati dai nemici: quest'ultima operazione nella demo è possibile ma al solo scopo di recuperare MP, mentre nel gioco finale sarà decisamente più utile, complicata da una serie di parametri che determineranno l'utilità degli spiriti assorbiti.
La demo permette anche di evocare due "summon", selezionabili all'inizio della missione: per farlo è necessario sacrificare il personaggio che si sta utilizzando, il quale verrà temporaneamente rimpiazzato da Shiva o Golem; il giocatore a quel punto controlla direttamente la creatura, disponendo dei suoi particolari poteri e attacchi speciali. Final Fantasy Type-0 si rivela insomma un gioco pieno di possibilità, ma forse anche eccessivamente ricco, al punto da risultare a tratti confusionario, per colpa anche di una pessima telecamera e di un sistema di lock-on piuttosto rudimentale.
Il gioco permette, per esempio, di sfruttare delle brevi finestre di vulnerabilità dei nemici per sferrare dei colpi più o meno letali, tuttavia questo richiede il lock-on sul bersaglio, quasi impossibile da mantenere mentre si schivano colpi a destra e a manca e si cerca anche di muovere la telecamera ballerina. L'impressione è che Square Enix abbia concentrato fin troppe azioni su una disposizione di tasti davvero discutibile, nulla che comunque non possa essere risolto nei prossimi mesi di sviluppo ma che al momento rende l'esperienza meno gratificante di quanto vorrebbe essere. In conclusione, la demo ha mostrato un nuovo volto del franchise di Square Enix davvero ricco di potenzialità, che tuttavia sembra essersi definitivamente allontanato dalle caratteristiche tradizionali della serie, proponendo non soltanto un gameplay decisamente diverso, ma anche un cambiamento di atmosfera e stile per il quale, forse, sarebbe stato più opportuno coniare un titolo tutto nuovo.
CERTEZZE
- Trama avvincente e personaggi interessanti, come da tradizione
- Telecamera e controlli necessitano di un sostanziale miglioramento
DUBBI
- La struttura a missioni con valutazione finale potrebbe rivelarsi ripetitiva
- Potrebbe allontanarsi perfino troppo dalla tradizionale idea di Final Fantasy