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Furbacchioni cercasi

Anche PlayStation Vita ha il suo Brain Training che potrebbe far morire d'invidia il buon dottor Kawashima...

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   26/08/2011
Smart As...
Smart As...
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Generalmente i videogiocatori più "hardcore" guardano con indifferenza e sospetto ai vari giochi della linea Brain Training che hanno spopolato su Nintendo DS e iPhone negli ultimi anni. L'idea si basa sul lavoro del neurologo giapponese Ryuta Kawashima, specializzato nella "mappatura" del cervello, in pratica nella localizzazione delle porzioni di cervello che regolano determinati stimoli e facoltà. Il suo primo libro è stato un successo stratosferico a livello internazionale e Nintendo ha ben pensato di farci un franchise videoludico, trasformando il Nintendo DS di centinaia di migliaia di giocatori in una sorta di settimana enigmistica virtuale.

Furbacchioni cercasi

Considerarlo videogioco è perfino un po' eccessivo, tant'è che il software stesso invita l'utente a usufruirne almeno per una mezzoretta al giorno, mantenendo il cervello in un quotidiano allenamento. Un titolo, insomma, che vuole essere sia divertente che utile, e che in un certo senso rappresenta la filosofia del "videogioco per tutti". Tutto questo preambolo serve semplicemente a dire che, considerato il successo globale di Brain Training, Sony non poteva certo farsi sfuggire l'occasione di proporre qualcosa di simile per accompagnare il lancio della sua nuova console portatile.

Smartass?

La prima differenza che salta letteralmente all'occhio è l'aspetto del gioco: a differenza di Brain Training, che doveva il suo prezzo contenuto anche allo stile grafico assolutamente minimalista, Smart As si presenta ai giocatori in modo sgargiante e coloratissimo. Il titolo di XDEV non teme infatti di sfruttare la potenza della nuova macchina Sony per proporre una serie di minigiochi, esercizi e quiz logici che possono essere affrontati ripetutamente o soltanto per quei pochi minuti al giorno necessari a mantenere il cervello elastico e reattivo. Come nel caso di Brain Training, anche Smart As infatti segue virtualmente la situazione cerebrale del giocatore, valutandone le capacità logiche in base ai tempi di reazione e ai risultati dei quiz, offrendo talvolta qualche piccolo suggerimento per migliorare le nostre performance videoludiche e, di riflesso, quelle nella vita di tutti i giorni.

Furbacchioni cercasi

Le attività proposte in Smart As sono di vario genere, perlopiù di tipo logico e matematico, ma le meccaniche di base di ogni quiz ruotano attorno alle possibilità offerte da PlayStation Vita. Il giroscopio e l'accellerometro integrati nella console permettono per esempio di intraprendere dei puzzle tridimensionali in cui è necessario muovere l'handheld nello spazio per sfruttare la fittizia forza di gravità che sposterà alcuni oggetti nello scenario di gioco. In Smart As, insomma, gioca un ruolo importante la terza dimensione e sarebbe sbagliato a questo punto considerarlo un semplice clone di Brain Training. Anche la realtà aumentata svolge un ruolo importante in alcuni minigiochi, in cui per esempio dovremo allineare correttamente nello spazio degli incomprensibili scarabocchi che, però, idealmente inquadrati dalla giusta angolazione, formeranno un'immagine o un testo.

Gli sviluppatori di XDEV ovviamente non hanno dimenticato il touch-screen di PlayStation Vita, il quale sembra essere proprio il sistema di controllo principale del gioco. L'utente può infatti interagire con i menu e sopratutto gli elementi di quiz e enigmi semplicemente toccando lo schermo, magari per spostare e collocare cifre o oggetti. Le possibilità offerte dal hardware sono quindi interessantissime e perlopiù applicate in maniera intelligente e originale a una serie di giochi logici che sarebbe potuta sembrare altrimenti una banale scopiazzatura di Brain Training.

Furbacchioni cercasi

Anche la componente sociale di Smart As sembra affondare le proprie radici in quella di Brain Training: in quest'ultimo era possibile confrontare in locale i propri risultati con quelli di altri giocatori; il gioco di SCEA d'altra parte espande questo concetto sfruttando la connettività della console per supportare i maggiori social network: Smart As permette infatti di collegarsi non solo a PlayStation Network ma anche a twitter o FaceBook per far conoscere ai propri amici e contatti i risultati ottenuti nei quiz e scoprire la valutazione delle loro performance. L'idea di base è davvero intrigante e Smart As potrebbe rivelarsi più di una semplice compilation di minigiochi logici. Resta da vedere però come si collocherà nella softeca di lancio questo particolarissimo titolo, indirizzato a un pubblico decisamente casual che potrebbe non essere lo stesso disposto ad acquistare il nuovo, sofisticato handheld di Sony.

CERTEZZE

  • Buona varietà di quiz e mini-giochi
  • Idee originali e accattivanti

DUBBI

  • Sarà un titolo di nicchia
  • Questo genere può diventare ripetitivo in fretta