Qualche tempo addietro, nel 2010, un gruppo di ragazzi canadesi decise di realizzare un cabinato che unisse l'estetica e le funzionalità dei classici da sala giochi, a un computer in grado di far girare alcune recenti - e prossime - perle del panorama indipendente. Nacque così il Winnitron 1000, attualmente posizionato tra le sale del Lo Pub di Winnipeg - le recensioni parlano anche di un'ottima cucina - e messo a disposizione di chiunque volesse cimentarsi con i titoli installati al suo interno. L'iniziativa ha avuto un tale successo che Winnitron è diventato il nome di una piattaforma che ha propiziato l'assemblaggio di altre macchine costruite secondo gli stessi dettami. Pronte a ospitare il medesimo tipo d'esperienza. La cattiva notizia è che al momento, se vivete a Milano, vi trovate a circa 7300 chilometri in linea d'aria dall'originale. Quella buona che un gruppo di intrepidi connazionali si sta impegnando per costruire Winnitron IT e portare nel Bel Paese la stessa esperienza, che verrebbe poi messa a disposizione di tutti all'interno di alcuni spazi in via di definizione e durante fiere o incontri di settore. Ne avevamo già parlato qualche giorno or sono, e torniamo a farlo adesso perché la raccolta fondi da cui dipende la riuscita dell'iniziativa è davvero vicina al suo completamento, ma necessita di una spinta finale.
Ci sono in pieno stile crowd funding diverse fasce di contributo tra cui scegliere, con bonus e cotillons diversi a seconda della cifra. Altre info su Winnitron - e sul perché non potete costruirne uno da tenere in salotto! - a questo indirizzo.
Tutto questo inizio roboante ci è servito per celare la nostra enorme, inconsolabile tristezza. I recenti problemi di GSC Games World, software house ucraina a cui si deve l'intera serie S.T.A.L.K.E.R, vogliono probabilmente dire la fine del talentoso gruppo e la cessazione dei lavori sul seguito in sviluppo per PC e, per la prima volta, console. La situazione non è chiarissima, anzi, e continueremo a seguirne gli sviluppi, approfondendo settimana prossima all'interno di un articolo compilato ad hoc il percorso fatto da una delle migliori softco situate nell'Europa dell'est.
Nel frattempo potete recuperare un capitolo qualsiasi della serie - Call of Prypiat è il migliore - e godervelo, magari migliorato dai mod della serie Complete o dai moltissimi altri disponibili online. Il forum ufficiale resterà comunque attivo e le ultime indiscrezioni vengono raccolte e commentate qui. Dalla tristezza alla perplessità: è stato annunciato Alan Wake PC, alla buon'ora, previsto per la prima parte del 2012 a circa due anni dal rilascio su Xbox 360. Per carità, si tratta di una scelta in più che nuocere non può, ma la prima intervista non ci ha certo fatto strappare i capelli di gioia: non si parla di particolari interventi tecnici, non ci sono feature sviluppate ad hoc e soprattutto... si traccheggia alla domanda sull'uscita di American Nightmare, il seguito atteso solo in digitale su console. Si prospetta, insomma, un'uscita tecnica o poco più, resa possibile dallo scadere dell'esclusiva precedente. Un gran peccato per un titolo che per molto tempo, all'epoca degli annunci sulle DirectX 10, sarebbe dovuto essere un benchmark delle potenzialità del gioco PC. Vedremo se saremo smentiti dai fatti. Vale la pena di concludere con una lieta notizia: due fidanzati si sposeranno, lui ha chiesto la mano di lei attraverso un mod per Left 4 Dead. Un'idea eccezionale che ricalca in qualche modo quella segnalata qualche tempo addietro ma con protagonista Minecraft.
PS: Gamasutra ha pubblicato la sua Top 10 indie dell'anno... dominio PC ma anche parecchio iPad, mentre le console dopo i buoni risultati degli scorsi anni stanno facendo fatica a ripetersi da questo punto di vista, indirizzando - anche comprensibilmente visti i molti AAA da spingere - altrove il proprio interesse.
di Umberto Moioli
La Breccia
Chi se la ricorda l'opera multimediale interattiva celebrativa dei centocinquant'anni dell'unità d'Italia? Ma sì, parliamo del gioco celebrativo di quell'evento che capita una volta dopo centocinquant'anni e che non capiterà più. Quello che ci ha fatto sentire italiani per mezza giornata perché in televisione c'era la gente vestita da Garibaldi. Come si chiamava il gioco, quello che ha visto pure Napolitano? Mmmmm vediamo... Gioventù Fetente? Gioventù Repellente? Gioventù Bruciata? Oh, proprio non ricordo. E voi? Mi sovvengono alla mente dei tunnel cioccolatosi, dei fucili che emettevano il suono dei cannoni di Navarone e una Roma dove avevano costruito delle carrozze dentro delle piazzette così strette che sarebbe stato impossibile tirarle fuori.
Ricordo anche che si poteva sparare al Papa, ma che il Papa non moriva perché protetto da Dio. Oh, ma il nome mi sfugge proprio. Eppure certi capolavori non si dovrebbero dimenticare mai. Comunque, a quanto pare, lo sviluppo del gioco prosegue a ritmo serrato e lo vedremo presto sui nostri schermi... per il duecentenario, probabilmente.
Ovviamente unendo i puntini avrete capito che stavamo parlando di Gioventù Ribelle, il capolavoro che tante risate ci ha regalato in questo tragico 2011. La Breccia, opera indie ben più meritevole, è stato realizzato sulla scia delle polemiche nate dall'esposizione pubblica di quella cosa storta e brutta. Il team no.one, formato da una sola persona, ha fatto bene quello che gli innominabili hanno fatto male, ovvero ha creato un lungo livello in UDK in cui si racconta una versione fittizia della presa di Roma. Il gioco mette nei panni di un soldato rimasto solo che deve entrare in città dopo che il suo gruppo è stato distrutto dall'artiglieria degli Zuavi. Pensate che addirittura ci sono dei nemici che si muovono e fanno male quando sparano. Battute a parte, il lavoro di ricostruzione dell'atmosfera della campagna Romana dell'epoca è piuttosto convincente e si vede che sono state fatte delle ricerche per non mettere elementi a caso nello scenario. Ad esempio il viale alberato all'inizio del livello ricorda parecchio le antiche consolari della capitale, così come l'esterno della villa in cui si combatte contro gli Zuavi è fedele a quella vera. Ovviamente non è una ricostruzione uno a uno della Roma dell'epoca, ma almeno non è stato piazzato un muro con catapecchia davanti a Porta Pia e non ci sono improbabili gallerie scavate nottetempo per far passare un esercito che non esiste.
Comunque, La Breccia è ancora in fase beta. Se volete aiutare no.one a concluderlo, registratevi e scaricatelo, mandandogli magari i vostri suggerimenti e indicazioni. Il link per raggiungere il blog ufficiale del progetto si trova nel box sottostante.
di Simone Tagliaferri
Titolo: La Breccia
Sviluppatore: no.one
Distribuzione: freeware
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
Skyrim - La nuova droga
Giocare distrugge l'esistenza? Beh, in verità tutto al mondo può essere trasformato gioco e incrementare la felicità del singolo senza distruggere il pianeta. Inoltre mettere bocca nel tempo libero o nei giorni di ferie altrui è pratica poco sana in un mondo democratico. Nonostante ciò con l'arrivo di Skyrim analisti e opinionisti hanno lanciato l'allarme come hanno già fatto con i social network e con gli MMO, sventolando a destra e a manca la pericolosità di un videogioco così mesmerizzante. Chissà come mai la stessa cosa avviene più raramente quando si tratta di programmi come il Grande Fratello, o nel caso del calcio che ormai è talmente spalmato nel tempo da chiedere tre giorni di tempo per essere seguito o per mille altre attività che sono state estese quasi senza limiti per massimizzare gli ascolti. L'assurda questione è stata sintetizzata in un video decisamente incisivo e piuttosto divertente. La vita che diventa videogioco, con la partecipazione di Pac-Man. Per rispettare la par condicio ci permettiamo di segnalare anche il fenomeno contrario. Le cose serie, in questo caso le CPU, che diventano gioco. Ma stranamente sospettiamo che nonostante l'intensa carica ironica CPU Wars non avrà lo stesso successo di Yu-Gi-Oh!.
Il mouse compie 43 anni
Il 9 Dicembre del 1968, che è l'anno in cui è nato il movimento di protesta più famoso di tutto il mondo el'anno in cui Martin Luther King è stato assassinato, nel mondo dei computer è cambiato tutto. Quel giorno Douglas Engelbart è salito sul palco della Fall Joint Computer Conference di San Francisco e ha mostrato al mondo il primo mouse, introducendo tra l'altro l'ipertesto, l'editing del testo a schermo, la video teleconferenza, le finestre dei sistemi operativi e molti altri concetti che in futuro sarebbero diventati la normalità. Festeggiamo oggi, con qualche giorno di ritardo visti i tempi forzati della rubrica, quella fatidica data che ha dato il via alla rivoluzione dei controller. Oggi i nomi vengono dati a tavolino, con l'obiettivo di colpire il pubblico. Invece il nome del "mouse" è nato come nickname temporaneo che, nella mente di chi lo ha creato, avrebbe dovuto essere sostituito con un nome più dignitoso una volta sdoganata la tecnologia. Così non è stato e come ogni topo che si rispetti il primo della famiglia ha dato vita a una colonia immensa.
Il gatto - Un'arma biologia anti PC
Secondo HP i peli di gatto comportano un rischio biologico e quindi invalidano la garanzia dei PC. Lo ha scoperto di recente un cliente della compagnia, di nome Chris, che ha chiesto la sostituzione di un computer danneggiato. HP si è rifiutata prima affermando che i peli erano in misura sufficiente per causare un surriscaldamento. Chris non si è ovviamente arreso affermando che, come mostra l'immagine qui di lato, la peluria non era sufficiente per un danno del genere e così, dopo un cambio di interlocutore mentre si trovava al telefono con la compagnia, si è sentito rispondere che la garanzia era nulla a causa del rischio biologico comportato dai peli del gatto. Ovviamente lo sventurato si è chiesto perchè nessuno lo ha condotto in galera visto che ha lanciato in tutto e per tutto un attacco biologico spedendo qualcosa di così pericoloso alla manutenzione di HP, e così ha deciso di non demordere rendendo il tutto pubblico.
Flash Gordon - Un vero "super" computer
E' nato il primo supercomputer dotato esclusivamente di dischi fissi a stato solido. Si chiama Gordon e può vantare 1.024 drive flash Intel 710 per un totale di 300 terabyte di memoria. I dischi, capaci di leggere e scrivere alla velocità di 200GB per secondo, possono inoltre contare sulla logica a super nodi e per questo, secondo le dichiarazioni dei suoi creatori, può gestire database estremamente ampi con una velocità 10 volte superiori rispetto ai supercomputer tradizionali. Gordon è attualmente quarantottesimo nella classifica mondiale dei supercomputer e dal primo Gennaio, con i suoi 16.384 core e con 340 teraflop per secondo di potenza, diventerà ufficialmente uno strumento di ricerca al servizio del San Diego Supercomputer Center e dell'umanità.
Batman: Arkham City - Finalmente in versione DirectX 11
Con l'attesa patch dedicata alle DirectX 11 la versione PC di Batman: Arkham City, inizialmente vessata da diversi problemi, compie un netto balzo in avanti, dal punto di vista prestazionale ovviamente. Il titolo non può ancora essere definito un campione di ottimizzazione ma finalmente è fruibile con gli effetti DX11 e, secondo i test di Legit Reviews, finalmente basta una GTX 560 Ti per restare stabilmente sopra ai 30 fps alla risoluzione di 1920x1080. La GTX 560 a 448 core balza invece da 30 a 39 frame per secondo mentre la GTX 570 passa da 31 a 40 fps. Inferiore, almeno in termini percentuali, il guadagno della 6950 (overcloccata) che viaggiava già a 38 fps prima della patch mentre ora ne macina 47. Gli incrementi sono tutti al di sopra del 20% e indicano chiaramente che al lancio il codice del titolo era tutto fuorchè ottimizzato. Il test è stato realizzato con il supporto PhysX, esclusivo delle schede Nvidia, disabilitato.
GK104 - Arriva la serie 600 di Nvidia
Sulla rete, ovvero sul sito tedesco 3DCenter, sono comparse le prime presunte specifiche dei nuovi chipset Nvidia. Si tratta delle GK104 ovvero della fascia medio alta che probabilmente andrà a sostituirsi alle 560 superando di poco, in termini prestazionali, la 580. Si parla infatti di poco più di 2 TFLOPS di potenza con un massimo di 96 TMU e il bus che dovrebbe spaziare tra i 256 e i 384 bit. Secondo le speculazioni si tratta di un ibrido tra la vecchia tecnologia Fermi e quella nuova che si chiama Kepler mentre quelli completamente rinnovati arriveranno solo con le GPU GK100. In ogni caso il processo produttivo sarà già a 28 nanometri con ovvi risparmi in termini di energia e dimensioni. Le prime schede della serie 600 di Nvidia dovrebbero arrivare a metà del primo quarto del 2012 in modo da fronteggiare le Radeon 7800 di AMD che a breve scenderanno in campo con la tecnologia Pitcairn.
di Mattia Armani
Star Wars: The Old Republic
Grande protagonista di questa settimana non poteva che essere il nuovo MMORPG di BioWare che debutta ufficialmente sul mercato con un periodo di accesso anticipato che non ha mancato di suscitare qualche polemica. La cautela con la quale The Old Republic si sta affacciando sul panorama dei MMO non è una novità, ricordate la distribuzione "limitata" del gioco nei negozi e tramite il servizio di digital download? Ebbene, negli ultimi giorni si è sollevato un polverone quando ai giocatori è stato inizialmente negato il cosiddetto "periodo di grazia",
ovvero qualche giorno in più per inserire il codice presente nella scatola del gioco dopo la conclusione dell'accesso anticipato e il lancio effettivo del gioco: questo periodo generalmente viene offerto agli utenti che hanno prenotato le copie ma che non sono in grado di riceverle entro il giorno di lancio per vari motivi... lentezza delle poste, maltempo, fate vobis. Ad ogni modo, gli uffici di Electronic Arts stavano per essere assaliti con torce e forconi, così un intervento di Greg Zeschuk sul forum ufficiale ha annunciato un periodo di grazia della durata di due giorni che inizierà il 20 dicembre a mezzanotte in punto. Contemporaneamente, il team ha deciso di aumentare sensibilmente la frequenza di invio dei codici per l'accesso anticipo agli utenti che hanno prenotato il gioco, coprendo nell'arco di un paio di giorni praticamente quattro mesi di preordini. Tutto al momento sembra filare liscio, a parte le consistenti code che hanno bloccato l'accesso ai server dimostrando l'enorme popolarità del gioco: BioWare effettuerà due manutenzioni venerdì 16 dicembre e lunedì 19 dicembre che, si spera, amplieranno la capienza dei server.
Aion
Bisogna ammettere che questa notizia ci ha preso un po' alla sprovvista: nonostante non fosse certo uno degli MMO più giocati sul mercato, era difficile credere che anche Aion si sarebbe unito al club dei F2P così presto. "Vogliamo rinvigorire il mondo di Aion e attirare nuovi avventurieri che si alzino in volo in forma di Daeva":
con questa affermazione NCSoft ha comunicato il passaggio al modello semi-gratuito del suo ultimo, celebre MMORPG, operato con la collaborazione di Gameforge. Questo cambio di piano è previsto inizialmente soltanto per l'Europa, a partire dal prossimo febbraio: sul nuovo sito, creato appositamente per l'occasione, è possibile trovare tutte le principali informazioni relative al passaggio e al futuro di Atreia. Ma quali sono le ragioni di questo repentino cambio di programma? In un'intervista con Gamespot UK, NCSoft ha illustrato i principali motivi di questa scelta, sottolineando principalmente il fatto che il modello F2P è diventato talmente popolare che, in futuro, molti giochi verranno immessi sul mercato direttamente così. Inoltre, il passaggio al free-to-play è un'ottima strategia per estendere il ciclo vitale di un prodotto in crisi, come era appunto Aion sul territorio europeo. La cosa buffa è che nel gioco erano già presenti le microtransazioni e nella sua nuova versione F2P verranno soltanto agevolate a livello meccanico, i giocatori per esempio potranno accedere al negozio virtual dal gioco stesso, senza dover chiudere il client. A questo punto la domanda è lecita: chi sarà il prossimo?
Guild Wars 2
Impossibile tralasciare un altro grande annuncio di questa settimana, ovvero la conferma ufficiale che da questo venerdì avrà inizio il Beta Test "closed" dell'attesissimo MMORPG di ArenaNet. La nuova fase di test ovviamente è ancora sotto stretto Not Disclosure Agreement:
se pubblicherete un'informazione o un'immagine non autorizzata finirete appesi nell'inferno dei peccatori a testa in giù. Più o meno. Ad ogni modo, non illudetevi troppo: la nuova fase di Beta di Guild Wars 2 verrà estesa a un limitato numero di nuovi utenti, continuando la tradizione del test ristretto e preciso che ha caratterizzato il gioco finora; non ci saranno infatti alcuni moduli da compilare per iscriversi alla Beta, gli inviti verranno inviati direttamente da un team interno della società, che selezionerà accuratamente i nuovi tester in base a criteri ben precisi. Quali siano non è chiaro, ma di sicuro si tratta di un passo avanti nella giusta direzione (la quale, se non fosse abbastanza chiaro, è il rilascio del gioco).
di Christian La Via Colli
Quella riportata sotto, nonostante qualche rialzo di prezzo, resta una delle migliori scelte in termini di componenti attualmente disponibili. Il computer da gioco è oramai da mesi una solida opzione per chi vuole giocare in Full HD senza dover scendere a compromessi. O magari facendolo per strafare con il 3D stereoscopico. Mettere, in alternativa alla GTX 560Ti, una Radeon HD 6950, sarebbe ugualmente un'ottima soluzione.
Componente
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Caratteristiche
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Prezzo
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Processore
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170€
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Scheda Madre
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95€
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Scheda Video
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180€
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Ram
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40€
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Alimentatore
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90€
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Hard Disk
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160€
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Lettore-Masterizzatore Ottico
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30€
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Case
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90€
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Prezzo Computer da Gioco
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855 Euro
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Desperados 2: Cooper's Revenge
Desperados 2: Cooper's Revenge è il seguito di Desperados: Wanted Death or Alive, ed è bene ricordare subito che entrambi i titoli seguono le orme lasciate dalla splendida serie Commandos, dalla quale solo Cooper's Revenge si distanzia con un guizzo del gameplay. Quello che rimane invariato è l'approccio ai livelli: mappe singole nelle quali dobbiamo sfruttare al meglio le caratteristiche speciali dei nostri personaggi per portare a termine furtivamente la missione. I nemici sono come guardie che si aggirano per una prigione, hanno un campo visivo limitato e percorsi di routine. L'approccio strategico è quindi il sale dell'azione. Per prima cosa è necessario conoscere il comportamento dei nemici, poi pianificare una mossa per volta sperando che abbia successo. Passo dopo passo, con in mezzo molte morti improvvise e salvataggi veloci. Il livello di difficoltà è alto e non fa sconti ai novizi, come succedeva anche nella serie Commandos, ma l'approccio aperto all'azione, che contempla molte strade possibili per superare ogni ostacolo, è sufficiente a bilanciare (quasi) ogni frustrazione.
Purtroppo la vocazione strategica di questo tipo di giochi ha perso la sua purezza in Cooper's Revenge. Dal momento che, quando il titolo uscì, il 3D era già in voga, gli sviluppatori decisero di aggiungere alla classica visuale isometrica vista nel suo predecessore la possibilità di passare a una visuale tridimensionale in terza persona. Questo semplifica molto alcuni passaggi ma mette ancora più in evidenza l'altalenante intelligenza artificiale dei nostri uomini, poco inclini in questa modalità a interpretare bene gli ordini - impostabili ora anche tramite delle macro - ma soprattutto la scarsa furbizia dei nemici, che sembrano consci solo del mondo che rientra nel loro striminzito campo visivo. Nonostante questo difetto, Desperados 2: Cooper's Revenge abbonda di strategia tosta, ideale per chi ama scervellarsi come uno scacchista, e gode di un'ambientazione western forse troppo caricaturale ma poco sfruttata nel mondo dei videogiochi. Se poi siete nuovi a questo genere di giochi, e doveste mai innamorarvene, non scordatevi di recuperare su GOG anche l'eccezionale Commandos.
di Andrea Rubbini
Titolo: Desperados 2: Cooper's Revenge
Linea: GOG
Prezzo: 4,99$
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 8,9