Gli ultimi giorni non sono stati indimenticabili in quanto a notizie e annunci, ma hanno quantomeno portato con sé un evento storico e a lungo insperato: Alan Wake è tornato a casa, su PC, con un'edizione dall'ottimo rapporto qualità prezzo disponibile solo su Steam. E a quanto pare sta riscuotendo un discreto successo, avendo permesso a Remedy di rientrare dell'investimento sostenuto in sede di conversione in appena 48 ore. Certo che molto diverso sarebbe stato dover contribuire alle spese di sviluppo, ma l'indicazione è positiva e, a una settimana dal rilascio, ancora il gioco si trova tra le primissime posizioni della classifica di vendite. Chi fosse interessato può leggere la nostra recensione e poi approfondire con un interessante articolo apparso su EDGE, utile a ripercorre la travagliata storia dell'atmosferica avventura finlandese. L'altro grosso evento di cui si è parlato, la beta di Guild Wars 2, ha prodotto una montagna di articoli, contenuti e informazioni che ancora devono sedimentarsi per andare a comporre la miglior fotografia possibile dell'attuale stato del prossimo MMO firmato ArenaNet.
Noi abbiamo scritto un hands on che si focalizza su certi aspetti specifici dell'esperienza ma vi consigliamo, tra i molti, anche il punto fatto da Tap-Repeatedly, sempre sul pezzo quando si parla di Guild Wars 2. E poi il canale YouTube di Total Biscuit che nelle prossime settimane ha promesso di inondarci letteralmente di ogni tipo di analisi e disquisizione su quanto disponibile lo scorso weekend nella versione demo. A proposito di lunghe attese, quella per DotA 2 si dovrebbe assottigliare sempre di più, e più che la qualità dell'esperienza, data per assodata in linea di massima, ultimamente tiene banco la questione dei diritti sul marchio tra Blizzard e Valve. E' una questione intricata che PC Gamer ha ricomposto in questo lungo pezzo; una lettura diversa che vale la pena di portare a termine. Spostandosi da letture di carattere informativo ad alcune un po' più analitiche, c'è questo approfondimento che passa al setaccio il ruolo dei protagonisti negli RPG (o in titoli con componenti ruolistiche) e in particolare quegli elementi che rendono ancora difficoltosa l'immersione del giocatore. E se vi dovesse piacere, della stessa serie è stato da poco attivato anche un secondo punto di vista, questa volta sull'illusione della scelta.
Chi facesse parte della folta (e in parte ragionevole) schiera di chi si lamenta dell'innovazione nei videogame, VG247 ha postato uno dei suoi approfondimenti a firma del bravo Nathan Garyvon, proprio sull'argomento. Chiudiamo segnalando un'iniziativa italiana, ovvero l'uscita del gioco di bocce "Il Pallino d'Oro 2012", che crediamo sia il primo e unico gioco della storia a essere pubblicato e distribuito da un'associazione bocciofila. E l'uscita, qualche settimana addietro, di Renegade X: Black Dawn ovvero una versione stand alone di una celebre mod basata sull'Unreal Engine 3 e ambientata nell'universo di Command and Conquer; l'inizio di un nuovo progetto che avrà nella sua prossima componente multiplayer il suo principale sfogo.
PS: Assembla il tuo PC ritorna nel prossimo appuntamento, in forma doppia per recuperare, con una nuova estetica (speriamo) decente. O quantomeno più razionale-ordinata.
Super Samurai Sweeper
Volevamo parlarvi di King Arthur's Gold, e promettiamo di farlo al più presto, ma Super Samurai Sweeper è così adorabile e sorprendente che non ce la sentivamo di glissare. Preparatevi dunque a un weekend di affettamenti e meditazione: la caccia al daimyo comincia. Nerdook ha sviscerato quanto era rimasto latente in ClueSweeper e si presenta ora con un gioco di tutto rispetto, curato nella grafica, strategico e spietato come una partita a scacchi. Finirlo non sarà una passeggiata. Il gioco è diviso in province, ognuna delle quali nasconde un daimyo da scovare e uccidere. Ogni provincia a sua volta si presenta come un tabellone suddiviso in caselle, ciascuna delle quali nasconde qualcosa. Al costo di un click possiamo decidere di svelare il contenuto di una casella. Gli effetti possibili sono tanti: i templi danno un bonus, le montagne monete d'argento, i campi di riso curano il nostro samurai e così via. In alcuni casi può capitare di trovare insieme a un territorio il simbolo di un elmo con un numero associato. Ciò significa che se premiamo una seconda volta su quella casella entriamo in combattimento con un numero di truppe pari al numero riportato. Dei combattimenti parleremo comunque tra poco. Quello che conta è che il numero di click per provincia è limitato e che dobbiamo riuscire a scovare la casella sotto la quale si nasconde il daimyo prima che si esauriscano. Per fortuna nascoste sotto il tabellone ci sono delle impronte di piedi che ci aiutano a capire in che direzione si è nascosto il bastardo. Tra un combattimento e l'altro possiamo comunque spendere le monete d'argento accumulate per comprare diversi bonus, alcuni dei quali permanenti.
È impossibile terminare il gioco con tutti i bonus attivi perciò, anche se ogni bonus è utile, scegliere una combinazione coerente è un altro fattore strategico da soppesare con cura. Considerando anche che tra una provincia e l'altra possiamo spendere i punti esperienza accumulati per migliorare il nostro samurai o arruolare altri tipi di guerriero fra i tre disponibili, come per esempio l'utile arciere. Se pensiamo che anche questi nuovi guerrieri possono essere potenziati, ci capisce subito quante siano le variabili in gioco. Anche perché ogni provincia nasconde nuove truppe da sconfiggere: arcieri, soldati a cavallo, guerrieri di élite e ovviamente i temibili ninja, capaci di teletrasportarsi. Inoltre i nemici diventano ogni volta più potenti. Dicevamo dei combattimenti: questi avvengono automaticamente sotto i nostri occhi, come in un manageriale di calcio. L'unica cosa che possiamo fare è spendere il livello di chakra combattivo accumulato durante lo scontro per scatenare sul campo una delle tre abilità speciali disponibili. Oppure usarlo per resuscitare uno dei nostri coscritti, nel caso avesse perso la vita. Purtroppo il samurai non può essere riportato in vita e se dovesse morire, sayonara a tutti e via a ricominciare dalla stessa provincia, senza però i nostri preziosi bonus. Un altro elemento interessante è la necessità di decimare quante più truppe possibili prima di affrontare il daimyo. Nel momento in cui decidiamo di attaccare questa specie di boss infatti, tutti i nemici che non abbiamo svelato e sconfitto mentre cliccavamo sulle caselle del tabellone si riuniranno nella battaglia finale per difenderlo. Inoltre ogni daimyo ha caratteristiche diverse, perciò scegliere in quale ordine affrontarli è un ulteriore elemento di strategia. Avrete capito che la via della spada è solo per menti allenate a pensare. Tutti gli altri andranno incontro a una morte disonorevole. Uhm, forse neppure i primi la passeranno liscia. Tanto non volevate passare un frivolo venerdì da casual player, vero?
di Andrea Rubbini
Titolo: Super Samurai Sweeper
Sviluppatore: Nerdook
Distribuzione: Freeware
Browser game: Gioca
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
E' nato il primo transistor da un singolo atomo
Martin Fuechsle e il suo gruppo di ricercatori hanno creato un transistor composto da un singolo atomo fosforoso. Una dimensione infinitesimale ancora molto difficile da gestire e che rappresenta lo stop ultimo della legge di Moore almeno nel campo dei transistor. Per superare il limite sarà infatti necessario sfruttare le meccaniche del singolo atomo come lo spin degli elettroni. A questo punto ci sarà una sovrapposizione con i computer quantistici che si basano appunto sulle meccaniche legate a radiazioni e materia su scala atomica e subatomica. D'altronde anche se di difficile gestione, la possibilità di basare il calcolo sulla probabilità che si verifichi un determinato stato quantistico offre uno spettro di valori discreti decisamente ampio. Ci avviciniamo dunque ai limiti della fisica classica, senza però aver compreso appieno la fisica moderna come ha dimostrato recentemente l'esperimento dei Neutrini, a quanto pare falsato da un errore di comunicazione, che ha gettato nel panico non solo la poco avveduta Gelmini ma anche schiere di scienziati. Gli esperimenti in merito comunque mon si fermano ne' sul fronte dei transisor a singolo atomo ne' per quanto riguarda il laboratori del Cern e del Gran Sasso che a Maggio tenteranno nuovamente l'esperimento in quella che ormai è un'estenuante battaglia per verificare una realtà che ancora sfugge ai nostri sensi. In ogni caso non è che il problema del rapporto tra miniaturizzazione e incremento di potenza, in termini di evoluzione dei processori, sia proprio dietro l'angolo e comunque, come ai vecchi tempi, potremmo sempre ritornare a processori grossi come un pugno e capaci di scaldare l'ambiente anche in pieno inverno.
Le schede madri Ivy Bridge debutteranno ad Aprile
Le motherboard con chipset Z77 per i processori a 22 nanometri Ivy Bridge arriveranno ad Aprile con supporto USB 3.0 integrato, gestione ottimizzata delle unità SSD, GPU DX11 integrata e sistema Lucid Virtu per sfruttare la potenza della grafica integrata per la compressione e la decodifica dei video. Tra l'altro se avete una CPU LGA 1155 potrete cambiare solo la motherboard che mantiene il vecchio socket. Una scelta azzeccata visto che ad Aprile il numero di CPU Ivy Bridge disponibile sarà limitato mentre il grosso dei processori sarà distribuito a partire da Giugno. La scelta di postporre la distribuzione di massa è dovuta alla necessità di smaltire ancora tonnellate di notebook Sandy Bridge. D'altronde i notebook sono stati attaccati sia dalla crisi sia dai tablet con questi ultimi che ormai promettono prestazioni da computer fisso nello spazio di una tasca. Non a caso i dispositivi mobile godono ormai di un supporto invidiabile con interfacce sempre più rifinite tra cui quella del sorprendente Windows 8 e quella di Android che è finalmente giunto a maturazione con Ice Cream Sandwich.
Una delle prime motherboard disponibili sarà senza dubbio la BIOSTAR TZ77XE4 che, oltre a godere della nuova tecnologia trigate, integra direttamente su scheda connettori Display Port, HDMI e DVI. Tra le altre feature troviamo 3 slot PCI-E 3.0 x16, il supporto per 32GB di DDR 3 dual channel e il nuovo Bios Biostar equipaggiato con UEFI, l'interfaccia firmware che è quasi un sistema operativo a se stante. Anche dal punto di vista del sonoro la scheda madre Ivy Bridge si presenta bene con un sistema integrato THX TruStudio Pro a 8+2 canali HD sviluppato da Creative e THX.
Quando il videogioco entra a far parte della vita quotidiana
In questa puntata di assembla concediamo uno spazio, dovuto, alla fusione tra videogiochi e realtà. Un sintomo della penetrazione del medium interattivo per eccellenza nel nostro sistema culturale e anche una prova dell'operosità estrema degli appassionati ludici che oggi diventano artigiani post moderni nel tentativo di portare ciò che amano del mondo digitale all'interno del proprio quotidiano. Partiamo con la trasformazione più classica di ogni icona che si rispetti: il pupazzo di pezza. In questo caso il protagonista è Link che nella versione realizzata per Wind Waker è decisamente adatto a fare da soprammobile puccettoso. Ma mettiamo da parte i bambolotti per passare a qualcosa di quasi altrettanto classico sebbene decisamente più ricco di possibilità espressive. Parliamo delle lampade, oggetti che possono assumere le forme più assurde senza perdere mai la propria funzionalità ovvero contenere una fonte luminosa. Con una classifica improvvisata mettiamo sul terzo gradino del podio questo mostruoso lampadario dedicato ad Half Life realizzato amatorialmente. Statica ma decisamente adatta alla stanza del nerd di razza. In seconda posizione troviamo la lampada componibile di Tetris (a cui si abbina anche una curiosa sveglia) che consente di cambiare continuamente forma al proprio lume da scrivania.
Ma veniamo al primo posto, conquistato senza se e senza ma dalla lampada a tocco ispirata ai contenitori cubici di monete di Super Mario. Una trovata semplice ma azzeccata anche se piuttosto costosa visti i 74.99 dollari di costo, spese di spedizione escluse. Ma quando sentirete l'audio di questo video capirete perchè probabilmente li vale. Messa da parte l'usuale classifica, di cui sono evidentemente drogato, passiamo a un'integrazione ancora più profonda tra vita e videogiochi. Ci riferiamo ovviamente alla riproduzione a misura reale degli oggetti videoludici, la golosa replica che spesso, anche se in bassa qualità, giustifica edizioni da collezione svuota-portafogli. In questo caso però la qualità è piuttosto alta, come i 139.99 dollari di prezzo, con una riproduzione della Portal Gun a misura reale dotata non solo di led ma di un intero sistema luminoso a due colori che ovviamente sono il blu e l'arancione. Giunti a fine rubrica non ci resta dunque che esplorare l'ultimo livello della fusione tra uomo e videogioco: il fan movie. Da una parte spicca l'esperimento sociologico che piazza il Principe di Persia nella realtà odierna mettendo a nudo l'inadeguatezza dell'eroe simbolo dei videogiochi nelle situazioni di tutti i giorni e infine mettendolo a diretto confronto con un'altra icona che sembra essersi adattata decisamente meglio agli usi e costumi della società umana. Dall'altro un mod di Goldeneye 64 che, come mostra il finale del video in questione, è fin troppo fedele all'originale.
di Mattia Armani
Guild Wars 2
A quanto pare il press-event dello scorso weekend, grazie al quale vi abbiamo proposto un mastodontico hands-on, è stato un vero successone, al punto che in ArenaNet hanno deciso di compiere un primo, grande passo, aprendo le iscrizioni alla closed Beta di Guild Wars 2 per soltanto quarantotto ore, dal 22 al 24 febbraio. Se avete effettuato l'iscrizione, non vi resta che incrociare le dita e aspettare l'e-mail che vi consentirà di provare il gioco.
Nel frattempo, potete consolarvi scoprendo qualcosa di più sul sistema "overflow" con cui ArenaNet pensa di poter risolvere l'annoso problema delle code di ingresso ai server, le quali potete giurarci che non mancheranno nel momento in cui il gioco verrà lanciato sul mercato. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, vale la pena spiegare che nei server degli MMORPG c'è un limite al numero di giocatori che possono connettersi contemporaneamente; raggiunta questa cifra, tutti gli altri utenti possono solo restare a guardare inebetiti la schermata di attesa, magari gettando alle ortiche un'intera serata di svago (e i giocatori di Star Wars: The Old Republic ne sanno qualcosa). Il sistema "overflow" congegnato da ArenaNet, invece, sposterà i giocatori in server meno popolati, dove potranno giocare finché non sarà finita la "coda" sul loro server. A quel punto potranno decidere se continuare a giocare sul server che li ospita temporaneamente o tornare immediatamente nel loro server originale. Si tratta indubbiamente di un sistema ingegnoso che potrebbe rappresentare una svolta per il futuro mercato dei MMORPG.
Il Signore degli Anelli Online
Anche per Turbine è venuto il momento di fare i conti con il PvP. E' in effetti la modalità meno giocata de Il Signore degli Anelli Online, ma questo non significa che si anche la più trasandata. Anzi, i devs devono essersi resi conto dello squilibrio comportato dall'aggiunta di nuovi content ed equipaggiamenti in PvE, un problema già affrontato da altre società e altri giochi.
Blizzard, per esempio, introdusse con la seconda espansione di World of Warcraft una statistica chiamata Resilience, il cui scopo è ancora oggi bilanciare le cifre in PvP offrendo a chi si concentra su di esso un vantaggio rispetto ai giocatori occasionali. Nella Terra di Mezzo sta per essere implementata una statistica molto simile, chiamata Audacity: il suo scopo è abbastanza semplice, ridurrà infatti i danni e la durata delle abilità di controllo durante le sessioni di PvMP (o Monster Play, che dir si voglia). L'Audacity sarà implementata per venire incontro ai cambiamenti apportati dai cambiamenti agli algoritmi di danno introdotti dall'espansione Rise of Isengard e ai nuovi oggetti ottenibili in PvE, i quali si sono rapidamente messi in contrasto con l'equipaggiamento ottenibile tramite PvMP. I Freeps (o Gente Libera) potrà guadagnare il primo rango di Audacity a livello 40, incrementando la statistica tramite l'equipaggiamento apposito acquistabile tramite PvMP. I Creeps, i mostri insomma, guadagneranno il primo rango di Audacity a livello 1 e potranno acquistare i successivi direttamente dagli appositi NPC. Il nuovo sistema è tutt'altro che complesso ma il recente developer's diary chiarisce facilmente ogni dubbio: se giocate regolarmente al MMORPG di Turbine non potete fare a meno di leggerlo.
Aion
Anche l'MMORPG di NCSoft si unisce all'elenco dei giochi passati da sottoscrizione a modello free-to-play, per la precisione il passaggio avverrà in Europa il 28 febbraio insieme a un cambio di publisher (d'ora in poi, a occuparsi di Aion sarà infatti Gamerforge). Come al solito la fruizione del gioco dipenderà dal tipo di account dell'utente: i nuovi giocatori avranno alcune limitazioni, tra le quali l'impossibilità di scambiare oggetti con altri giocatori; chi continuerà a pagare il Gold Pack, una sottoscrizione di 9,99€ mensili, avrà invece svariati privilegi, per esempio più ricompense e meno tempo di attesa per ripetere i dungeon;
nel mezzo ci saranno i "veterani", i giocatori che hanno in precedenza pagato la sottoscrizione e che godranno di benefici simili a quelli del Gold Pack. NCSoft non ha comunque intenzione di abbandonare Aion a sé stesso senza prima concretizzare quanto mostrato nel famoso trailer "Visions" di un paio di anni fa: il prossimo passo consiste infatti nel rilascio dell'attesissima patch 3.0, sottotitolata Ascension. L'aggiornamento, previsto in Europa per la fine della primavera, introdurrà nel gioco il sistema di housing e cavalcature, assieme a due nuove zone, sei dungeon e un nuovo cap di livello 60 da raggiungere. Per incentivare i giocatori vecchi e nuovi a fare una capatina su Atreia, verrà attivato anche un evento che permetterà ai neofiti di giocare fino a livello 40 senza alcun limite e di accumulare più esperienza per prepararsi ad accedere alle nuove zone di alto livello.
di Christian La Via Colli
The 7th Guest
Che epoca quella dell'affermarsi dei Cd-Rom come periferiche di immagazzinamento dati! Improvvisamente i giochi si riempirono di filmati mostruosi e si sperimentarono tecniche grafiche prima impossibili, per il solo gusto di sfruttare lo spazio extra a disposizione e la nuova potenza di calcolo dei processori. Ne vennero fuori delle immani schifezze, roba che fa venire l'itterizia al solo pensarla, ma anche qualcosa di decente e, in alcuni casi, di buono.
Fortunatamente non è il caso di The 7th Guest, gioco famosissimo che fece sbavare i giocatori PC per poi uscire e lasciare tutti sbigottiti. Diciamolo: era brutto forte. Un'avventura grafica con enigmi da settimana enigmistica che basava tutto il suo fascino sulle virtù grafiche. Lo so che ora si gioca al Professor Layton e sembra pure bello, ma all'epoca pretendevamo di più da un'avventura grafica. Ovviamente la superficialità è umana, e The 7th Guest ebbe una certa eco dovuta al numero di Cd-Rom che occupava, eco che si spenta miseramente per far entrare di diritto il gioco nell'insieme dei brutti ricordi. È il caso tipico di vecchio classico che, rivisto a distanza di anni e privato dello stupore grafico, mostra tutta la sua pochezza e inutilità. Non per niente viene citato come esempio di prodotto involutivo per il genere, che da lì iniziò la corsa verso l'autodistruzione. L'unico motivo per volerlo è il collezionismo, ma anche il masochismo. Forse anche l'ubriachezza molesta potrebbe essere una motivazione valida per averlo. Magari vi ricorda di quando eravate ancora fertili. Forse vi ha annoiato talmente tanto che poi avete fatto sesso con l'armadio. Insomma, qualche motivo per volergli bene lo potete pure avere, ma non certo per le sue virtù ludiche. Che Cthulhu cali un tentacolo pietoso su questo gioco e succhi il cervello di chi cederà alla tentazione di parlarne positivamente.
di Simone Tagliaferri
Titolo: The 7th Guest
Linea: GOG.com
Prezzo: 9,99$
Storico: Niente di rilevante da segnalare..
Voto originale Multiplayer.it: N/D