Non deve essere semplice prendere una serie sedimentata nella coscienza del pubblico e proporne un nuovo capitolo, nonostante siano passati anni dall'ultimo. Si tratta di un atto a suo modo coraggioso, perché sa di rischiare lo scontro frontale con le aspettative dei fan, che sono sempre più alte di quanto un qualsiasi sviluppatore, anche il più pessimista, possa immaginare. Per questo un titolo come Age of Empires IV rischia o di essere o amatissimo, o criticato per i motivi più disparati, tra i quali anche la sua aderenza ai canoni della serie stessa.
La nostra prova di Age of Empire 4, disponibile con una demo tecnica pubblicata su Steam, ci consente di cominciare a capire quante aspettative porre nel nuovo gioco di Microsoft e Relic.
Costruire e combattere
Una delle prime cose che salta all'occhio giocando alla demo tecnica di Age of Empires 4 è la ricerca della continuità rispetto ai primi tre capitoli. In particolare lo sguardo sembra essere rivolto al secondo, pur senza rinunciare ad alcune novità del capitolo successivo. In questo senso il titolo di Relic e World's Edge sembra non voler tradire in alcun modo l'attesa dei fan, che hanno richiesto il ritorno alla profondità delle origini, pur con un'interfaccia più moderna. C'è da dire che la demo consentiva di giocare solo in multiplayer, organizzando quindi schermaglie contro altri avversari umani. Volendo era possibile affrontare un breve tutorial, ma è poca cosa e non dà certo l'idea di quella che sarà la parte single player del gioco completo, tanto da permettere di parlarne.
Giocare online significa essenzialmente che abbiamo stressato un po' il sistema, correndo tra le epoche per avere truppe più forti e cercando di rispondere agli avversari colpo su colpo. Il gameplay di base è simile a quello dei vecchi capitoli: si comincia con un centro città e un gruppo di lavoratori che possono essere assegnati a diverse attività: raccogliere cibo, legna, oro, oppure costruire nuovi edifici. La velocità di esecuzione iniziale è tutto e ogni indecisione si paga con un'invasione prematura della base.
Tra gli edifici costruibili ci sono i soliti: segherie, mulini, fattorie, caserme, stalle e fortificazioni varie (torri, palizzate, mura e così via), che servono a difendersi dagli attacchi avversari e che nelle ere più moderne costringono all'utilizzo di macchine d'assedio per essere superate. Per passare di epoca bisogna costruire degli edifici speciali, diversi per ogni civiltà, che danno accesso a nuove tecnologie e, di conseguenza, alle truppe più moderne. Il cambio di epoca è davvero vitale in multiplayer (ma immaginiamo che lo sia anche in single player), visto che affrontare truppe di un'era avanzata con quelle di un'era più antica è decisamente sconsigliabile: sono meglio armate e corazzate, sono più specializzate e hanno dei grossi vantaggi quando attaccano gli edifici.
Quindi l'obiettivo primario è formare un esercito mentre si raccolgono abbastanza risorse per mantenerlo e si costruiscono abitazioni per aumentare la quota massima di unità generabili. Il modo di sfruttare le forze in campo non ha rivelato grosse sorprese, con gli schemi classici che sono stati rispettati pedissequamente. Quindi la fanteria semplice soccombe contro i cavalli, i lancieri battono le truppe a cavallo, gli arcieri sono deboli nel corpo a corpo ma letali se appostati su delle alture (da notare che le frecce vanno sempre a bersaglio, così come i proiettili delle macchine d'assedio come i trabucchi) e così via. Le dinamiche dei combattimenti ci hanno ricordato più quelle di Age of Empires 2 che del seguito, fatto che farà sicuramente felici gli estimatori della serie.
Prova sul campo
Gli eserciti variano da fazione a fazione e hanno tutti dei punti di forza e delle debolezze, espressi nella presenza di unità tipiche. In realtà va detto che le civiltà ci sono sembrate molto simili tra loro per composizione. Tutte hanno a disposizione unità di fanteria, unità a cavallo (maledetti arcieri sui cammelli) e arcieri, unità d'assedio e soltanto poche unità speciali (un paio per civiltà). Alcuni non apprezzeranno, ma per noi si tratta di una scelta fatta per rendere più equilibrate le partite ed evitare che alcune civiltà siano utilizzate da tutti, mentre altre spariscano.
Per il tempo che abbiamo potuto provarlo (circa una decina d'ore), Age of Empires 4 ci è sembrato abbastanza equilibrato, ma sinceramente non abbiamo avuto modo di testare approfonditamente tutte le fazioni per dare giudizi definitivi (in fondo era una demo tecnica che serviva soprattutto per mettere sotto torchio i server). Quello che possiamo affermare con sicurezza è che non abbiamo riscontrato problemi di pathfinding, informazione che gli appassionati della serie apprezzeranno sicuramente. Ergo: le truppe vanno esattamente dove gli si dice di andare.
Da verificare con la versione finale quali saranno i ritmi di gioco. In multiplayer abbiamo considerato abbastanza normale che fosse possibile superare le ere nel giro di pochi minuti, per non rompere completamente gli equilibri tra i giocatori, ma staremo a vedere com'è stata gestita la cosa in single player. Altro punto da verificare è la varietà: la beta tecnica non dava accesso a tutti i contenuti, nemmeno del multiplayer, quindi abbiamo avuto modo di giocare solo su alcuni biomi (di base abbiamo giocato solo su territori erbosi, ma forse potremmo essere stati sfortunati noi ed esserci persi un bel po' di roba). Speriamo che al variare dei campi di battaglia siano introdotte anche delle varianti nel gameplay e che gli scenari non servano solo come fondali inerti per gli scontri.
Grafica
Difficile dare una valutazione di Age of Empires 4 basandosi solo sulla demo tecnica, che era ampiamente incompleta. Dal punto di vista della grafica ci è sembrato in linea con altri RTS moderni. C'è sicuramente una maggiore ricchezza di animazioni e lo stile visivo scelto, tendente al realistico, fa il suo effetto. Comunque sia, è normale che per questi aspetti titoli simili diano il meglio di loro in single player, dove si potrà giocare al massimo dettaglio e dove ci saranno sequenze animate e altri accorgimenti non presenti nell'online, dove tutto deve girare il più liscio che sia possibile. Insomma, staremo a vedere se le impressioni positive saranno confermate o se ci troveremo davanti a un titolo sottotono.
Provato Age of Empires 4, abbiamo ancora più voglia di giocare la versione definitiva. La demo tecnica ci ha offerto solo una frazione di quelli che saranno i contenuti della versione finale, ma è stato un bel giocare, da cui abbiamo tratto la conclusione preliminare che si tratta di un RTS molto solido e realizzato con grande competenza. Forse guarda un po' troppo a Age of Empires 2, ma staremo a vedere se ciò alla lunga si rivelerà un bene o un male.
CERTEZZE
- Realizzazione solida e competente
- Multiplayer ben equilibrato
DUBBI
- Da verificare i ritmi di gioco in single player