Alien è uno di quei nomi che a volte sembrano davvero sotto sfruttati dai videogiochi, soprattutto negli ultimi anni. Pensare a un Aliens: Colonial Marines fa ancora venire i brividi agli appassionati, mentre Alien: Isolation risale ormai al 2014 e non ha mai avuto un seguito vero e proprio, nonostante il plauso del pubblico e della critica. Il più recente Aliens: Fireteam Elite puntava a raccogliere un po' del vasto pubblico che si dedica ai live service, ma pare aver fallito. Ormai è giocato da pochissime persone e giace quasi dimenticato nei vari negozi digitali. Chissà se l'espansione Pathogen, appena annunciata, riuscirà a risollevarlo.
Sul fronte Aliens vs. Predator non va per niente meglio, visto che l'ultimo gioco della serie risale al 2010 e viene ricordato come un prodotto discreto, ma non certo esaltante. Capirete quindi che questo speciale di Aliens: Dark Descent, action single player a squadre sviluppato dagli specialisti di Tindalos Interactive (Battlefleet Gothic: Armada 2, Stellar Impact) non deve solo cercare di descrivere un gioco, ma anche di dare una speranza.
Il trailer
Ora, il trailer ufficiale del Summer Game Fest, evento in cui è stato presentato Aliens: Dark Descent, non dice in realtà molto. Si tratta di un filmato in computer grafica in cui riconosciamo le atmosfere tipiche della serie, con dei marine coloniali che perlustrano una base spaziale deserta alla ricerca dei nemici. L'incontro con gli alieni avviene praticamente subito e la fuga è inevitabile. Bello, sicuramente in linea con le atmosfere di Alien, ma sempre di computer grafica stiamo parlando. Ci sono in realtà delle brevissime sequenze di gameplay, ma sono relegate nella parte finale del filmato.
Mostrano delle scene molto rapide, davvero di pochi attimi, con delle squadre di marine in posizione che sparano contro degli alieni particolarmente aggressivi. Tra le armi si riconoscono dei fucili d'assalto e un lanciamissili. La visuale è isometrica e ci sono delle esplosioni davvero spettacolari. Purtroppo è tutto qui, nel senso che c'è poco altro da rilevare. Si capisce che è un action in cui si gestisce una squadra e non un singolo personaggio e si intuisce che bisognerà respingere gli alieni a ondate. Sul fronte esplorazione, gestione della squadra e altri sistemi di gioco tutto è invece più misterioso.
Gameplay
Dalla descrizione ufficiale del gioco si apprendono però altri dettagli. Intanto l'ambientazione: la luna di Lethe. L'obiettivo dei marine coloniali è quello di fermare l'insorgere di nuovi xenomorfi (facehugger, pretoriani e regine sono confermati), ma questi ultimi non saranno gli unici nemici da affrontare. Si parla anche di agenti deviati della Weyland-Yutani Corporation, multinazionale intergalattica che guarda solo al profitto, e di creature orribili non meglio definite che faranno la loro prima comparsa in questo universo.
In termini di struttura di gioco non si parla di open world, ma di grandi livelli aperti, che in quanto tali dovrebbero lasciare un minimo di margine d'iniziativa al giocatore nell'esplorazione. Del resto viene detto che si potranno seguire dei sentieri unici e che le azioni compiute influiranno sui livelli, quindi ci dovrebbe essere un certo margine d'intervento sugli scenari. Ci saranno quindi scorciatoie da trovare, zone sicure da creare con gli strumenti a disposizione, come dei sensori di movimento che consentiranno d'individuare l'arrivo di una minaccia e posizionamenti da decidere in caso di attacco.
I nemici di loro saranno dotati di un'intelligenza artificiale avanzata, che si adatterà alle tattiche del giocatore. Purtroppo non viene spiegato in che modo, ma immaginiamo che ci sarà una sorta di reazione alle decisioni prese, così da farli risultare più efficaci e meno prevedibili.
In termini operativi la squadra sarà personalizzabile. Ci saranno delle classi da selezionare, ben cinque, con decine di specializzazioni; ci saranno dei punti da distribuire nelle abilità con la crescita di livello delle singole unità; ci saranno anche un vasto arsenale di armi tra cui scegliere e corazze da indossare. Sfortunatamente questo aspetto è ancora molto vago. Si parla anche di una base da sviluppare per scoprire nuove tecnologie da impiegare in battaglia, quindi immaginiamo che ci sarà una specie di area hub in cui rifugiarsi, ma per ora è un mistero come sarà gestita la progressione della stessa. La descrizione ufficiale cita delle risorse, ma non è chiaro se andranno trovate giocando o se ci sarà un sistema gestionale dedicato.
Insomma, di Aliens: Dark Descent si sa ancora molto poco. Comunque c'è tempo per avere altre informazioni, dato che l'uscita è stata fissata al 2023.
Aliens: Dark Descent è ancora un mistero per la sua gran parte. L'idea ci sembra francamente ottima, anche perché perfetta per sfruttare alcune caratteristiche peculiari del franchise Alien, come il senso di accerchiamento creato dagli alieni, ma rimane da vedere come sarà sviluppata. Tindalos è un team talentuoso e potrebbe tirare davvero fuori un gioiello, dando di nuovo ai giocatori la gioia di farsi squartare dagli alieni.
CERTEZZE
- L'idea ci sembra solida
- Tante promesse
DUBBI
- Certezze poche, in questa fase