La scorsa settimana siamo stati ospiti di un evento speciale riguardante Alita - Angelo della Battaglia, il nuovissimo film di Robert Rodriguez tratto dall'omonimo manga degli anni '90 di Yukito Kishiro.
20th Century Fox, dopo una breve introduzione dello stesso regista e del produttore James Cameron - attualmente a lavoro sui sequel di Avatar - ci ha mostrato quasi trenta minuti di scene inedite del film che vedremo nella sua versione completa il 14 Febbraio 2019.
Il progetto di Alita, fortemente spinto dallo stesso Cameron che ne avrebbe voluto curare anche la regia, va avanti da diversi anni. Tra problemi produttivi e di post produzione, Alita riuscirà a vedere la luce della sala cinematografica quasi tre anni dopo l'inizio ufficiale delle riprese. Il primo teaser trailer venne rilasciato l'8 dicembre del 2017 con annuncio d'uscita a luglio 2018, successivamente slittato a dicembre 2018 e, infine, confermato con uscita in contemporanea per gli Stati Uniti e l'Italia il 14 Febbraio 2019.
Alita - Angelo della Battaglia è una pellicola che vede in sé un mescolarsi di diverse tecniche, di cui lo stesso Cameron è maestro indiscusso. La base è quella del "classico" live action, dove però la computer grafica assume un ruolo fondamentale. Infatti, la stessa Alita protagonista di questa pellicola, è interamente ricreata al computer - come quasi tutti i cyborg all'interno del film - basandosi sulle fattezze dell'attrice Rosa Salazar. Rispetto a tutti gli altri cyborg, Alita è forse quella più "posticcia", per quanto sopraffino sia il lavoro fatto sui movimenti del corpo e quelli facciali dell'attrice. Eppure, in un complesso più strutturato che va ben oltre i canonici due minuti di trailer, il fastidio iniziale sembra scemare quasi del tutto. Certo, resta palese la differenza tra Alita e il mondo degli essere umani - ormai del tutto diviso all'interno dell'universo tracciato da Kishiro con i cyborg - per quanto poi sia chiaro fin dall'inizio che Alita non sia altro che un'arma super potente dal cervello umano e dal corpo meccanico.
Alla scoperta di Alita
Per dare un brevissimo accenno di trama, la storia parte dal ritrovamento del corpo martoriato di Alita all'interno di una discarica. Il professor Ido - interpretato da Christoph Waltz - esperto in assemblaggio dei cyborg, salva i pezzi rimasti per dare ad Alita un corpo nuovo. Al suo risveglio la ragazza cyborg non ricorderà apparentemente nulla della sua vita passata, ma il cammino che le si prospetta davanti attraverso la chance di una nuova vita, la metterà inevitabilmente sulla strada della sua vera essenza. Infatti, Alita è stata concepita come uno dei guerrieri più temibili sul campo di battaglia. Con il tempo si renderà conto che la sua memoria ha conservato un tipo di combattimento tanto letale quanto raro, ovvero il Panzer Kunst, la più potente arte marziale mai concepita dall'uomo, sviluppata sulle colonie del pianeta Marte. Ed è proprio attraverso il combattimento, l'adrenalina e il pericolo che Alita sente di avere un vero e proprio scopo. Nelle scene, per la precisione sette, che ci sono state mostrate durante l'anteprima in IMAX, vediamo il percorso compiuto da Alita da "semplice" rottame alla scoperta della sua vera identità, immergendoci in una realtà ovviamente distopica dove i combattimenti sembrano voler tenere lo spettatore con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.
Un primo assaggio al "sapore" di adrenalina
Da quanto ci è stato mostrato le scene d'azione sembrano essere perfette. Dal punto di vista della tecnica, l'uso della computer grafica e del 3D nativo, uniti ad un montaggio sincopato e avvincente, rendono le sequenze dinamiche e cariche di pathos. L'adrenalina e il coinvolgimento dello spettatore salgono man mano che la scena si sviluppa davanti ai suoi occhi, portando a vette di incredibile intensità e coinvolgimento. L'aspetto visivo è sicuramente il cavallo di battaglia di questa pellicola, costata "appena" 150 milioni di dollari, prodotta non solo da James Cameron, un uomo che con i blockbuster che spaccano il botteghino ci sa discretamente fare, ma anche da Jon Landau.
Pur non avendo ancora visto il risultato finale, per quanto riguarda il 3D, l'immersione è già di altissimo livello. Sotto il profilo visivo, Alita - Angelo della Battaglia ha tutte le carte in regola per essere uno dei più grandi film scenici del 2019, e forse anche degli ultimi anni. Dai combattimenti, tutti abbastanza feroci sebbene non ci sia troppo sangue (e questo fa temere per una visione forse troppe edulcorata che di certo non ci aspettiamo da un regista come Robert Rodriguez) passando per l'arena del Motorball fino ad arrivare alle vere e proprie gare più intense, Alita sembra non voler deludere chi da questo film si aspetta una pellicola che faccia letteralmente aggrappare sulla poltrona.
Spettacolare è anche la realizzazione di Iron City e del mondo che, per quanto ci è stato dato modo di vedere, sembra essere particolarmente fedele al manga e alla visione di Yukito Kishiro. È fin da subito chiaro - sebbene trenta minuti di scene riguardanti solo la prima parte di film e distaccate siano davvero pochissimi per poter avere delle certezze - che l'intenzione primaria sia quella di confezionare un blockbuster ricco di colpi di scena e che possa abbracciare una fetta di pubblico molto vasta che va dal fan del manga e continui con un'utenza più adolescenziale amante delle pellicole dove combattimenti, scene violente e azione estrema siano presenti per gran parte della narrazione del film.
Dal fan alle nuove generazioni
Rispetto al progetto Ghost in the Shell, Alita - Angelo della Battaglia ha dalla sua parte una storia decisamente meno complessa e metaforica. Una storia che si basa molto di più sulla crescita di un personaggio in una sorta di coming of age dove tanto il lettore quanto lo spettatore affrontano un percorso di crescita e consapevolezza della propria identità con la protagonista. Per Ghost in the Shell - il cui film più che con l'amaro in bocca ha lasciato lo spettatore con il mal di pancia - il campo era decisamente più minato, considerando che l'opera di Masamune Shirow è forse uno dei più grandi e complessi "trattati" di fantascienza nonché critica alla società umana.
Alita - Angelo della Battaglia vuole essere un film decisamente più semplice e lineare, molto più aperto verso le nuove generazioni che ben possono apprezzare lo stesso manga del 1990, considerando che il secondo seguito, Alita: Mars Chronicle, iniziato nel 2014, in Italia è ancora in corso di pubblicazione. Un personaggio, sotto diversi punti di vista, molto più vicino allo spettatore più giovane, e che strizza non poco l'occhio al gaming per l'assetto scenico e drammaturgico che lo stesso film sembrerebbe avere, ma che non vuole neanche tradire chi è cresciuto con il manga e l'OAV del 1993.
Conclusioni
In conclusione possiamo tranquillamente dire, per quanto anteprime di questo genere lasciano sempre un po' il tempo che trovano non dando un quadro troppo definito, che Alita - Angelo della Battaglia ha tutte le carte in regola per essere un action movie accattivante e interessante, dove hype, sete di combattimenti e violenza potrebbero essere ampiamente soddisfatti.
PRO
- Azione e adrenalina non sembrano mancare
- Visivamente spettacolare
- Ha l'obiettivo di soddisfare tanto il fan del manga quanto le nuove generazioni.
CONTRO
- Il character design di Alita continua a non convincere del tutto;
- Per quanto la violenza sembri non mancare, si ha la sensazione che forse alcune scene siano fin troppo edulcorate