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Anthem, inno alla cooperativa

In anticipo di una settimana, Anthem torna a farsi vedere in uno streaming dalla Paris Game Week: facciamo il punto sulle novità

ANTEPRIMA di Luca Olivato   —   31/10/2018
Anthem
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Anthem si sta avvicinando a tappe forzate alla data d'uscita, prevista per la fine di febbraio. Il primo (dopo tanti anni) gioco non di ruolo di BioWare è stato presentato all'E3 del 2017 e da quel momento ne stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi perché le attese, come accade per ogni titolo dello sviluppatore canadese, sono alle stelle.

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Per chi si fosse perso le puntate precedenti invitiamo alla lettura del provato di Pierpaolo di qualche mese fa. Si tratta di un gioco d'azione online ispirato a titoli come Destiny e The Division in cui la componente cooperativa è molto forte così come quella relativa alla personalizzazione del personaggio. Non mancherà nemmeno una lunga campagna per giocatore singolo in perfetta tradizione BioWare (o almeno queste sono le promesse), per la più importante scommessa di Electronic Arts per entrare con prepotenza nell'arena dei giochi "semipermanenti" (tant'è che si è parlato addirittura di supporto decennale) da tempo appannaggio di Ubisoft e Blizzard. Talmente importante che il destino stesso dello sviluppatore è legato a doppio filo al successo di un gioco che, inizialmente previsto per il 2018, è stato posticipato affinché tutte le carte siano al loro posto.

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Numerose informazioni sono state centellinate nel corso dell'ultimo anno: per esempio sappiamo che l'ambientazione è ispirata ad un futuro "fantasy" in stile Guardiani della Galassia, che gli umani sono costretti a vivere all'interno delle mura di Fort Tarsis (l'accampamento/hub) e che, se vogliono uscirne per trovare il modo di sopravvivere, sono costretti ad indossare eososcheletri chiamati Javelin, che ci sarà la possibilità di giocare una campagna per singolo con tanto di endgame, che mancheranno PvP e microtransazioni (almeno all'inizio) e i DLC saranno gratuiti. Non sono mancate nemmeno notizie che hanno contribuito a far sorgere alcuni dubbi sullo sviluppo del gioco, come l'abbandono di numerosi membri del team di sviluppo, tra cui Drew Karypshyn, sceneggiatore anche dei primi due Mass Effect. Nonostante BioWare abbia promesso una sessione di streaming live con una nuova dimostrazione del gioco per la prossima settimana, qualcosa è trapelato già da un paio di giorni grazie ad una diretta twitch dalla Paris Game Week, prontamente ricaricata da diversi canali su YouTube. Il video è piuttosto lungo (26 minuti), ed è intervallato da un'intervista che poco aggiunge a quanto già sappiamo. Soprattutto fornisce un'idea più realistica di un gameplay che, per esigenze di marketing, era stato reso piuttosto cinematografico nei precedenti filmati.

Uno streaming che non fuga tutti i dubbi

Anzitutto l'azione parte da una piattaforma dall'aspetto familiare, del tutto simile a quella vista nei primi filmati dimostrativi, dove quattro giocatori, ciascuno dei quali dotato di un Javelin diverso (Colossus, Interceptor, Ranger e Storm), si prepara a una battuta di caccia. La zona iniziale sembra essere quella all'esterno delle mura di Tarsis e nei primissimi minuti possiamo apprezzare nuovamente la verticalità del titolo ed in particolare quanto siano fondamentali le tute in stile Iron Man che permettono di fluttuare a mezz'aria, mentre i giocatori si divertono a sparare a degli innocui esserini. Dopo poco il clima ritorna un po' più serio e i giocatori si spostano al punto iniziale per affrontare la missione Last Darkness, che prevede di trovare Matthias, un arcanista scomparso: si tratta di una delle quest che possono essere attivate all'interno della città principale. Un segnale ci porta al primo punto caldo, un accampamento dove raccogliere qualche indizio. Tutto molto guidato: al giocatore è stato sufficiente tenere premuto un tasto per azionare il secondo check-point, situato qualche metro più avanti. Da quanto possiamo vedere i lunghi spostamenti vengono tutti eseguiti con l'ausilio del jetpack che però non può essere utilizzato all'infinito: una barra indica il livello surriscaldamento e, una volta raggiunti livelli critici, si torna a camminare nell'attesa che il dispositivo si raffreddi. Ipotizziamo, analizzando il video, che non sia necessario tenere premuto alcun pulsante per rimanere in aria, e questo spiegherebbe anche la facilità di puntamento dei nemici mentre ci si trova sollevati.

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Giunti al secondo accampamento il checkpoint è stato sostituito da un radar che ha guidato i giocatori ad un altro punto di attenzione, non prima di aver raccolto il bottino da un forziere. Arriva finalmente il momento di menare le mani, o per meglio dire di premere il grilletto: i mostri hanno teso un'imboscata e bisogna sopravvivere all'interno di uno spiazzo molto ristretto. Qui si sono apprezzati i quattro tipi di combattimento peculiari di ogni Javelin, in particolare le abilità "magiche" dello Storm, la capacità di resistere ai colpi del Colossus, la velocità dell'Interceptor, mentre è stata un po' meno chiara la tattica del Ranger. Dello storm abbiamo apprezzato anche la "ultimate", quella che dovrebbe essere una delle mosse "definitive" da usarsi contro i boss più grandi o i bersagli più numerosi. Tra i dettagli che abbiamo visto modificati in questa versione alpha c'è il valore di danno che era molto più evidente (quasi esagerato) nella demo dello scorso luglio. Per quanto riguarda le ambientazioni sono perfettamente in linea con quelle familiari dei precedenti video, con foreste molto colorate a farla da padrone, ma più in generale l'aspetto ha ricordato quello di Destinye dei molti altri titoli che lo hanno preceduto, mentre i javelin ci sono sembrati un po' ispirati a Warframe, ma si tratta probabilmente di sensibilità personali.

Anthem, inno alla cooperativa

Sono due gli aspetti che ci hanno ancora lasciato qualche dubbio: il primo è stato il comparto grafico. La alpha sembrava una lontana parente di quella dello scorso anno, con texture in bassa risoluzione, pochissimi dettagli, effetti particellari quasi inesistenti. Probabilmente l'hardware utilizzato non era all'altezza della due GeForce GTX 1080Ti che muovevano le precedenti demo in 4K, ed è stata prediletta la fluidità, ma viene da chiedersi a che compromesso dovranno scendere le console per far girare decorosamente il motore Frostbite sulle cui fondamenta è stato progettato Anthem. Tuttavia non è certo uno streaming che può permetterci di giudicare la bontà tecnica del titolo BioWare, ma ci ha lasciato un po' di amaro in bocca anche il mondo di gioco vero e proprio. Per una buona parte dei minuti i giocatori hanno attraversato colorati canyon senza trovare alcun tipo di attività secondaria da fare, o di nemico da uccidere, o di zone particolari da esplorare: in parole povere si sono limitati a spostarsi dal punto A al punto B, in modo abbastanza teleguidato, per poi lanciarsi in battaglie che sono sembrate comunque ben bilanciate. Insomma un po' poco per un gioco che si prefigge di rimanere sulla breccia per diversi mesi (se non anni) e anche troppe similitudini con il titolo di Bungie (ma anche con The Division di Ubisoft) che avevamo intuito in questi mesi. Speravamo di trovare un po' di carne in più sul braciere di Electronic Arts e anche qualche spunto che potesse testimoniare una campagna per giocatore singolo con una propria dignità: forse i pezzi più pregiati devono ancora essere svelati con la prossima anteprima.

Per EA e Bioware, Anthem sarà un progetto fondamentale per il prossimo anno ma anche oltre. Quello che si è visto finora è un titolo con ottimi combattimenti e un sistema cooperativo promettente, che deve ancora rifinirsi un po' tecnicamente e mostrare al mondo tutta la varietà contenutistica di cui sarà capace. Lo sviluppatore ha grande esperienza nella creazione di mondi ricchi di cose da fare e quest appassionanti: aspettiamo le future dimostrazioni per avere qualche dettaglio extra.

CERTEZZE

  • I combattimenti sono sembrati variegati
  • Si è intuita l'importanza della collaborazione di altri giocatori
  • Le classi, anche a occhio nudo, sono parse ben diversificate

DUBBI

  • Il gioco è sembrato un po' troppo lineare e privo di attività secondarie
  • La qualità grafica era veramente bassa: quanto peserà il motore sulle console?