Se è vero che Assassin's Creed Valhalla ha riscosso un successo straordinario, con il debutto migliore di sempre per la serie Ubisoft e un supporto post-lancio esteso per la prima volta anche al secondo anno, la modalità gratuita La Saga Dimenticata va vista come un regalo che la casa francese ha voluto fare ai propri utenti per ringraziarli.
Certo, la nuova campagna si pone anche come un vero e proprio sequel rispetto agli eventi dell'espansione L'Alba del Ragnarok, che andrebbe dunque giocata per comprendere appieno i motivi del viaggio di Odino in quel di Niflheim, "il regno del ghiaccio e del freddo della mitologia norrena", controllato dalla dea dei morti Hel.
Si tratta inoltre di una sperimentazione, forse la più coraggiosa tentata finora nell'ambito della serie di Assassin's Creed: le prove che l'Havi dovrà superare nel tentativo di portare a termine la sua missione si ripeteranno ancora e ancora dopo la sua eventuale sconfitta, in un contesto roguelike del tutto inedito per la serie.
Roguelite, in realtà: sebbene a ogni apparente morte di Odino ci verrà chiesto di ricominciare il percorso da capo e perderemo gran parte degli oggetti e delle abilità conquistate in battaglia, alcune cose sarà possibile recuperarle e al tempo stesso impiegare le risorse raccolte (e conservate) per potenziare le classi ("completi") selezionabili all'avvio e sbloccare i talenti di un albero completamente nuovo.
Storia: figli di un dio maggiore
Come abbiamo raccontato nella recensione di Assassin's Creed Valhalla: L'Alba del Ragnarok, Odino ha dovuto affrontare gli eserciti di Surtr nel tentativo di salvare suo figlio Baldr, tenuto prigioniero nel mondo di Svartalfheim. Se non avete giocato l'espansione, smettete subito di leggere e passate al paragrafo successivo, perché anche ne La Saga Dimenticata il concetto di base è quello di recuperare Baldr, in questo caso però dal regno dei morti.
Una missione impossibile? Non per l'Havi, che è assolutamente determinato a rimediare ai propri errori e non ha paura di confrontarsi con Hel e i suoi luogotenenti, in un viaggio che lo porterà a visitare prima le lande ghiacciate di Kaldstad e poi man mano altre mappe, tutte presidiate da potenti boss finali che ci metteranno a dura prova. Come detto, in caso di sconfitta dovremo ricominciare da capo: saremo abbastanza risoluti da non demordere?
Struttura: fra sacrifici e ricompense
Come detto, quello rappresentato ne La Saga Dimenticata è un percorso che si sviluppa attraverso diverse mappe, ognuna caratterizzata dalla presenza di nemici specifici e boss finali, ma anche qualche quest secondaria e qualche segreto da scoprire, qualora volessimo investire un po' di tempo nell'esplorazione. Senza corvi, trasformazioni o cavalcature, i nostri movimenti saranno quelli di un semplice uomo ma avremo modo di ottenere dei passaggi più veloci negli scenari portando a termine uno specifico incarico.
Scordatevi le vette tramite cui sincronizzarsi: gli unici punti d'interesse in questa modalità di Assassin's Creed Valhalla sono quelli relativi ai forzieri e alle loro eventuali ricompense, tutte ottenibili uscendo vittoriosi da uno scontro. Troveremo gruppi di nemici a guardia di una cassa, oppure altari che fanno comparire improvvisamente numerosi avversari, oppure comandanti che trasportano l'oggetto che desideriamo, e così via.
Morire fa parte del gioco, chiaramente, e non capita di rado: sebbene il grado di difficoltà non sia particolarmente alto e restino validi i differenti approcci allo scontro di Valhalla, dunque sia i tiri da lontano con l'arco (ma con un numero di frecce molto limitato), sia le eliminazioni silenziose e sia gli assalti frontali (eseguiti magari con il supporto di una qualche abilità speciale), la barra della salute può essere ripristinata soltanto presso le statue a forma di cervo.
Al game over, tuttavia, non tutto è perduto: vengono conservate le risorse raccolte e si possono sbloccare potenziamenti permanenti, i già citati completi (in pratica le classi) e ricorrere al mercante presente nel punto di partenza dell'avventura per recuperare almeno un'arma e un'abilità di cui disponevamo durante il tentativo precedente, così da evitare di affidarci completamente al caso per la dotazione iniziale.
Gameplay: roguelike, ma non soulslike
La Saga Dimenticata offre un'inedita esperienza roguelike e non c'è dubbio che alcuni aspetti del gameplay action RPG facciano pensare a un soulslike, ma in tal senso mancano elementi consolidati come la rinascita dei nemici uccisi a ogni salvataggio, nonché soprattutto una cattiveria e una capacità d'infliggere danni che i nostri avversari in questa modalità semplicemente non possiedono, pur essendo talvolta piuttosto ostici.
Si è fatto un gran parlare di cosa sia o meno Assassin's Creed, e immaginiamo che questo specifico contenuto scaricabile rappresenti a oggi l'interpretazione più distante in assoluto rispetto alla formula originale della serie. Al contempo, tuttavia, la sfida più consistente e la possibilità di ripiegare in caso di pericoli eccessivi anziché combattere sempre e comunque, consapevoli che alla fine ce la faremo, riprende per molti versi quella che era la visione iniziale della serie.
Realizzazione tecnica: nuovi mondi da esplorare
Sul fronte tecnico e artistico, La Saga Dimenticata ha senza dubbio il merito di introdurre nuovi mondi da esplorare, attingendo ancora un volta ai miti norreni per consegnarci scenari inediti e dall'indubbio fascino, nonché boss generalmente ispirati dal punto di vista visivo. Anche stavolta il confronto con gli straordinari paesaggi inglesi di Valhalla è impietoso, ma è stato fatto in ogni caso un buon lavoro.
Lato sonoro si fa decisamente poco caso alle musiche, che operano in maniera essenziale rispetto all'azione sullo schermo, mentre il doppiaggio in italiano si rivela anche stavolta solido e ben interpretato, nella speranza che almeno per quanto concerne Assassin's Creed Ubisoft non si faccia mai prendere dalla tentazione di eliminarlo e risparmiare così sulla localizzazione.
In conclusione
Assassin's Creed Valhalla: La Saga Dimenticata è una modalità davvero interessante, imperdibile per tutti i fan di questo capitolo della serie Ubisoft e in particolare per chi ha portato a termine L'Alba del Ragnarok, visto che dal punto di vista narrativo ci troviamo a tutti gli effetti di fronte a un sequel. L'approccio roguelite mischia le carte in tavola, consegnandoci un'esperienza diversa, affascinante e ovviamente impegnativa.
L'ottimo sistema di combattimento, l'enfasi sulle risorse limitate, la casualità dei ritrovamenti ma anche le possibilità di conservare e recuperare qualcosa a ogni nuovo tentativo ci accompagneranno in questa avventura inedita; che non è lunga, in assoluto, anche se la durata del pacchetto viene ovviamente influenzata dal numero di morti e tentativi che ci troveremo a fare prima di riuscire ad affrontare Hel e compiere così il nostro dovere di padre... degli dei.