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Assassin's Creed: Valhalla, alla scoperta dei Vichinghi

Scopriamo i principali avvenimenti storici dietro il popolo nordico alla base di Assassin's Creed: Valhalla.

SPECIALE di Luca Porro   —   29/04/2020
Assassin's Creed Valhalla
Assassin's Creed Valhalla
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Alla fine, non sarà il Ragnarok a dare il nome al prossimo capitolo del franchise legato alla setta degli Assassini, ma Valhalla. Assassin's Creed: Valhalla è stato dunque rivelato e ci porterà nelle fredde lande e nei gelidi mari del nord Europa in quello che, nonostante ormai non sia un setting così originale, è sicuramente un'ambientazione dall'alto tasso di fascino. La meticolosità di Ubisoft nella cura dei dettagli storici e nella ricostruzione di tutto ciò che fa da contorno alla trama, sono sicuramente una garanzia, ma anche l'incipit di quella che è la narrativa di finzione utilizzata per l'occasione ci ha incuriosito non poco. Per questo motivo, ci sembrava giusto offrirvi una panoramica di quelli che sono le fondamenta storiche su cui si baserà il prossimo gioco di uno dei franchise più famosi del nostro medium preferito. Andiamo dunque alla scoperta dei Vichinghi.

Arrivano i vichinghi

Quando si utilizza il termine "Vichinghi" ci si riferisce inconsciamente agli abitanti costieri del nord Europa (penisola scandinava, Danimarca e alcune regioni della Germania del nord) del periodo intercorso tra il 793 d.C. e il 1066 d.C. e che hanno assunto il nome di norreni o di popolo norreno.

Alcune delle principali caratteristiche di questi guerrieri furono le grandi doti navali (che li rese una delle prime manifestazioni della pirateria) e l'elevata brutalità con cui affrontavano le battaglie. Col passare del tempo però, il termine Vichinghi divenne una consuetudine per indicare tutte le popolazioni norrene che contraddistinsero la storia europea di quel periodo. Una costante fame di conoscenza e di ricchezze spingeva questi abili navigatori a cercare sempre e costantemente nuove terre e nuovi popoli con cui commerciare o da conquistare, rendendoli non solo un terrore per tutti i marinai dell'epoca ma anche uno dei più grandi popoli esploratori della storia. Stando ad alcune fonti infatti, si dice che i Vichinghi non solo si spinsero fino alle coste del Nordafrica, ma che furono i primi uomini ad avvistare le coste del Nord America. Essendo che gran parte delle attività commerciali e militari dei Vichinghi si svolgevano in mare, essi studiarono una particolare tipologia di nave, chiamata Drakkar (dal plurale Drekar del termine protogermanico Drako, ovvero Drago), che divenne presto un oggetto iconico con il quale identificare questi popoli del Nord.

Assassins Creed Ragnarok 3

Se dal punto di vista culturale e dal punto vista mitologico avremo modo di parlare più avanti di quella che è stata l'epoca vichinga, dal punto di vista storico possiamo notare come gli avvenimenti più importanti facciano riferimento alla cosiddetta "espansione vichinga". Nonostante la predisposizione al commercio marittimo e alla navigazione, quello vichingo era un popolo guerriero con grandi mire espansionistiche. Nonostante l'espansione vichinga ad oggi non conosca una motivazione certa per il suo inizio, le teorie storiche più accreditate vedono nella conoscenza delle debolezze politiche dei territori e nella resistenza alla cristianizzazione di Carlo Magno verso le popolazioni pagane, i principali motivi.

Le scorribande e i saccheggi contraddistinsero gli anni che intercorsero tra la fine del 700 e l'inizio del 800 d.C. ma il primo vero attacco nei confronti di un territorio straniero risale al 865 d.C.. In quell'anno infatti Ivar Ragnarsson "Il Senz'ossa" e i fratelli Ubbe e Halfdan, figli del leggendario Ragnar Lodbrok, invasero l'Anglia orientale per conquistare i territori inglesi e per vendicare il padre morto per mano di Aelle II di Northumbria. Ivar guidò dunque la Grande Armata Vichinga, composta da guerrieri norvegesi, danesi e svedesi, fino alla citta di York dove con un assedio memorabile si insediarono formando il Regno di Jorvik.

Mire espansionistiche

Negli anni successivi i Vichinghi premettero lungo i confini del Regno di Jorvik per espandersi ancora di più, soprattutto verso il Wessex del neo sovrano Alfredo del Wessex (successivamente Alfredo il Grande). Proprio quest'ultimo però, riuscì nell'impresa di respingere i Vichinghi, opponendo la più strenua resistenza, sconfiggendo il popolo del Nord nella famosa battaglia di Ethandun del 878 d.C. e successivamente riconquistando York. York tornò in mano vichinga grazie a Eric I di Norvegia nel 947, ma la seconda grande espansione nei territori inglesi avvenne solo nel 1016 per merito di Sweyn I "Barbaforcuta" e di suo figlio Canuto il Grande. Il dominio però durò fino al 1066 quando gli inglesi grazie alla vittoria di Stamford Bridge eliminarono definitivamente il dominio vichingo, potendosi riprendere tutti i territori.

Vichinghi

Mentre tutto ciò avveniva però, il popolo Vichingo puntava anche altri territori tra cui soprattutto l'Irlanda e la Gallia. L'Irlanda fu un territorio molto amato dai Vichinghi, la loro espansione vide alternarsi momenti di pace e di commercio proficuo con i sovrani dell'epoca ad alcuni momenti di aspro conflitto. In Irlanda inoltre, i Vichinghi fondarono la città di Dublino (o meglio crearono un principato nell'area di Dublino con il centro che divenne successivamente l'odierna capitale) che reso un vero e proprio centro di scambi per alcune delle loro rotte principali (Bisanzio e Persia soprattutto). La presenza Vinchinga nell'Isola durò fino al 1014 quando la battaglia di Clontarf vinta dal sovrano supremo irlandese Brian Borumha mac Cennétig (Brian Boru), sancì la cacciata vichinga dal territorio.

Per quanto riguarda la Gallia invece, le più grandi invasioni avvennero durante il regno di Carlo il Calvo, il quale non era riconosciuto come un grande condottiero. L'evento cruciale fu la morte di Roberto il Forte e Ranulfo di Aquitania durante la Battaglia di Brissarthe dell'865, grazie alla quale i Vichinghi poterono giovare di un momento di guerra interna per la successione del sovrano del Ducato di Acquitania e guadagnare terreno. I tumulti tra Franchi e Vichinghi durarono fino al 911 d.C., anno in cui Carlo il Semplice stabilì che Rouen sarebbe diventata il centro dei territori Vichinghi in Gallia, andando quindi a cedere ai norreni la penisola che da lì a qualche tempo sarebbe stata nominata Normandia. La fine dell'epoca vichinga infine, risiede nelle famose Crociate del Nord in cui i neo nati sistemi feudali cristiani all'interno della penisola scandinava diedero la caccia ai popoli baltici e finnici pagani delle coste. I Vichinghi dunque conclusero le scorribande intorno al 1066, prima di queste Crociate con le quali vennero obbligati alla conversione al cristianesimo dopo le sconfitte militari.

Vichinghi 2

La storia ci ha dunque proposto un popolo di commercianti, di abili marinai e di brutali guerrieri che hanno dominato in lungo e in largo nei mari e nei territori del Nord, ma non solo. Dunque è molto probabile che Assassin's Creed: Valhalla partirà da queste basi per raccontare la propria storia, anche perchè ci sembrerebbe strano non utilizzare il setting dell'Inghilterra e il dualismo tra paganesimo e cristianesimo, avendo a disposizione l'elemento delle Crociate del Nord che potrebbero fare da sfondo a dei pseudo proto Templari. Questo ed altri sono i motivi per i quali crediamo che quello che ci aspetterà in questo nuovo capitolo di Assassin's Creed sarà un viaggio ricco di sorprese e misteri all'interno di un mondo, quello norreno, che sui misteri ci ha creato una mitologia.