Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti sono graditi e le correzioni ben accette, a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Questa settimana celebriamo la presentazione della prima GPU discreta Intel Xe DG1, apparsa infine in veste ufficiale con tanto di foto per la versione ASUS a due ventole il cui arrivo sancisce il ritorno di Intel al settore delle schede video. Questo nuovo debutto, però, avviene con una soluzione che non è pensata per il gaming, benché sia senza dubbio capace di far girare dei giochi. Supporta infatti tutte le caratteristiche che si aspettano da una scheda consumer moderna tra Adaptive Sync, Display HDR, Deep Learning oltre al supporto per le librerie DirectX 12.1, Vulcan e OpenGL 4.6. Si ferma però a 80 execute unit (EU), contro le 96 della versione desktop, guardando più che altro a compatti da ufficio a basso consumo, con un TDP di appena 5W superiore a quello da 25W di Iris Xe Max. Si presume quindi che possa compensare il minor numero di execution unit puntando su frequenze superiori.
Ciononostante non ci aspettiamo clock vertiginosi. D'altronde siamo di fronte a una scheda da con 4GB LPDDR4X, BUS da 128-bit e banda complessiva di 68 GB/s. Non molto, anche se non manca il supporto PCIe 4.0 (x4), fondamentale in vista del modello Intel Xe DG2 previsto entro fine 2021 in almeno due varianti. Non sappiamo però se saranno compatibili con i sistemi AMD. La scheda DG1 ha infatti bisogno di un BIOS UEFI dedicato che sarà rilasciato solo su alcune schede per CPU Coffee Lake-S e Comet Lake-S, risultando quindi esclusiva dei sistemi Intel. Ma ci sembra difficile pensare che Intel voglia fare concorrenza a NVIDIA nel settore consumer limitando le sue opzioni, tanto più in un momento in cui AMD vanta un successo notevole. Ciononostante non è da escludersi un futuro in cui gli attori principali del mercato proporranno ecosistemi chiusi, non molto affini alla filosofia del PC ma coerenti con le mosse che hanno visto AMD puntare sui vantaggi di un ecosistema Ryzen/Radeon e NVIDIA mettere piede nel mondo dei processori.
Ci sembra presto, però, perché uno scenario del genere, che ci piace poco e che speriamo non veda mai la luce, possa prendere piede. Pare invece certa l'accelerazione di Intel in termini di riduzione del processo produttivo. Alder Lake sarà a 10 nanometri come le attuali CPU laptop della compagnia, ancora ferma ai 14 nanometri in ambito desktop, ma per fine 2021 si parla di chip a 5 nanometri, presumibilmente laptop, e per il 2020 di chip di fascia media e alta a 3 nanometri di TSMC, con l'outsourcing utilizzato per la prima volta anche per le CPU. Attualmente infatti la compagnia, almeno secondo TrendForce, commissiona all'esterno solo prodotti non legati alla sfera CPU, comprese le GPU DG2, ma cambierà passo dopo Alder Lake, a quanto pare l'ultima serie di CPU prodotta interamente di prima mano.
Sembra invece sempre più vicino il momento delle GPU basate su chiplet con tutti i vantaggi del poter usare un singolo core o poterlo combinare con altri per creare schede più potenti partendo da un'unica unità più facile e meno costosa da fabbricare. Una filosofia che ha avuto un ruolo fondamentale nel successo dei processori Ryzen e che pare sarà alla base della GPU Navi 31, a quanto pare equipaggiata con due core da 80 computer unit per un totale di 160 CU. Il doppio quindi di una Radeon RX 6900 XT per un totale di ben 10240 streaming processor che promettono di rendere temibile il presunto araldo della futura serie basata su architettura RDNA 3. Una famiglia di schede che dovrebbe godere di ottimizzazioni notevoli per la gestione del ray tracing, presumibilmente già raddoppiata grazie all'incremento di compute unit, e che si presume sarà da qualche forma di upscaling pensata per opporsi al DLSS di NVIDIA.
Il tutto, forse, già a fine 2021 o inizio 2022, in tandem con la serie di processori AMD che dovrà necessariamente scendere in campo per affrontare le CPU Intel Alder Lake, previste per fine anno e a quanto pare capaci di arrivare a 16 core e dotate di un'interessante architettura ibrida che promette una combinazione eccellente di potenza e ottimizzazione. L'arma di AMD per affrontarle, però, potrebbe non essere una serie basata su architettura Zen 4.
A detta del leaker _rogame potremmo infatti trovarci di fronte a Zen 3+, un'ottimizzazione dell'attuale architettura dei processori Ryzen 5000 capace di spingere le prestazioni grazie a a un I/O Die rivisto, Fabrick Clock aumentata, clock presumibilmente spinti fino ad almeno 5 GHz e configurazioni con blocchi da 5 e 7 core per aumentare il numero di opzioni. Il tutto potenzialmente retrocompatibile con le schede madri attuali, cosa che però farebbe slittare il passaggio di AMD alla memoria DDR5 alla generazione di CPU successiva. Ma c'è anche uno scenario, emerso da rumor più recenti, che vede i processori Zen 3+ su slot AM5, con la possibile implementazione anche dell'interfaccia PCIe 5.0.
In ogni caso AMD parte da un'ottima posizione nel campo delle CPU dove ha riconquistato un posto di rilievo grazie al gran lavoro fatto su Ryzen. Resta invece in ombra nelle GPU, complice la mancanza di una tecnologia paragonabile al DLSS di NVIDIA, ma anche in questo caso ha lavorato bene. Il balzo nella potenza, combinato con un incremento del 50% nell'efficienza, rappresenta un passo in avanti importante e pone le basi per le GPU RDNA 3, quelle che come abbiamo detto potrebbero sposare un design chiplet, consentendo alle Radeon di compiere un balzo netto. Non è detto però che non ci sia spazio per un'evoluzione di RDNA 2, in modo analogo a Zen+, che potrebbe rendersi necessaria per rispondere a NVIDIA. I piani di quest'ultima sembrano infatti includere l'architettura Lovelace, di cui abbiamo parlato tempo fa, che potrebbe puntare sull'ulterioe ottimizzazione di quanto fatto prima con Turing e poi con Ampere in modo da uscire rapidamente, e magari con volumi numerosi in modo da soddisfare la domanda a differenza di quanto successo con le RTX 3000, prima del passaggio a un'architettura multi-chip.
Configurazione Budget
La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.
Un piccolo rincaro non scalfisce la convenienza del Core i3-10100F nell'ottica di una configurazione da gioco di fascia bassa. Pur limitato a 4 core, il processore Intel si distingue dal suo predecessore grazie all'Hyper-Threading e garantisce buone prestazioni in gioco.
Tra rincari e carenza di pezzi, le RX 500 e la GTX 1650 Super sono uscite dallo spettro delle opzioni papabili per configurazioni di fascia bassa, lasciando il posto alle GeForce GTX 1650, comunque soggette a rincari ma ancora disponibili a prezzi ragionevoli almeno nel caso di alcuni modelli.
BUDGET | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i3-10100F 3.6-4.3 GHz | 95,00 € |
SCHEDA MADRE | Gigabyte GA-H410M S2H | 75,00 € |
SCHEDA VIDEO | MSI GeForce GTX 1650 VENTUS XS OC 4 GB | 185,00 € |
RAM | G.Skill Aegis 2x8GB 3200MHz CL16 | 75,00 € |
ALIMENTATORE | EVGA 450 BR 80+ Bronze | 45,00 € |
HARD DISK | Kingston A400 480GB SATA III | 50,00 € |
CASE | Kolink Nimbus RGB Mid Tower | 50,00 € |
TOTALE | 575,00 € |
Configurazione Gaming
Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.
Il prezzo in discesa del Ryzen 5 5600X ci ha permesso di inserirlo nella configurazione della settimana scorsa, ma soffre comunque di un prezzo ancora gonfiato che questa settimana ci porta a tornare al Core i5-10400F, reso ancora più appetibile da un netto abbassamento di prezzo. Risulta infatti reperibile a poco più di 140 euro, garantendo un ottimo rapporto tra spesa e prestazioni permettendoci di puntare su una scheda Z490 per sfruttare memorie a 3200 MHz.
Purtroppo la situazione nel campo delle GPU crea grossi problemi nella fascia media, laddove le schede di fascia media della scorsa generazione hanno ormai prezzi superiori alla GeForce RTX 3060 Ti nonostante sia venduta in forte sovrapprezzo. Resta quindi la nostra scelta, benché decisamente costosa per questa fascia che speriamo possa trovare un'opzione più ragionevole nella GeForce RTX 3060, in arrivo a febbraio.
GAMING | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i5-10400F 2.9-4.3GHz | 145,00 € |
SCHEDA MADRE | MSI Z490-A PRO | 160,00 € |
SCHEDA VIDEO | MSI GeForce RTX 3060 Ti VENTUS 3X OC 8 GB | 590,00 € |
RAM | Corsair Vengeance LPX 2x8GB 3200MHz CL16 | 90,00 € |
ALIMENTATORE | FSP Hydro PRO 600W 80+ Bronze | 65,00 € |
HARD DISK | Crucial P1 NVMe M.2 | 100,00 € |
CASE | Corsair R275 Airflow Mid Tower | 80.00 € |
TOTALE | 1230.00 € |
Configurazione Extra
La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?
Ancora in calo il Ryzen 7 5800X è infine reperibile al di sotto dei 500 euro e nonostante il rincaro resta la nostra opzione preferita nell'ottica del gaming di fascia alta. Gode infatti di ottime prestazioni e di una buona potenza bruta, per quanto inevitabilmente inferiore a quella dei 5900X e 5950X che però soffrono ancora di rincari eccessivi.
Con le Radeon RX 6000 ancora soggette a rincari folli e la RTX 3080 comunque tornata al di sopra dei 900 euro quasi ovunque, non ci resta che pescare anche questa settimana tra le GeForce RTX 3070, nonostante sovrapprezzi comunque importanti. Ma parliamo di rincari comunque più ragionevoli, anche rispetto alla 3060 Ti.
EXTRA | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Ryzen R9 5800X 3.8-4.7GHz | 480,00 € |
DISSIPATORE | Noctua NH-D15 | 90,00 € |
SCHEDA MADRE | Gigabyte X570 AORUS ELITE | 185,00 € |
SCHEDA VIDEO | ASUS GeForce RTX 3070 Dual 8 GB | 665,00 € |
RAM | G.Skill Trident Z RGB 2x16GB DDR4 3600MHz CL16 | 220,00 € |
ALIMENTATORE | ANTEC HCG-850 80+ Gold | 130,00 € |
HARD DISK | Sabrent Rocket 1TB M.2 PCIe 4.0 | 170,00 € |
CASE | Be Quiet Pure Base 500DX Mid Tower | 125,00 € |
TOTALE | 2065.00 € |