Si può capire molto dal trailer di un videogioco, specialmente quando si parla di una produzione con un potenziale di vendita enorme. Un video promozionale dopotutto è il biglietto da visita di un titolo, studiato per mostrarne al meglio le caratteristiche nel minor tempo possibile, e per Battlefield 2042 il messaggio è stato diretto e cristallino: focus su un multiplayer capace di mescolare tutte le caratteristiche preferite dei vari titoli della serie. Sia il multigiocatore di grandi dimensioni, l'all-out warfare come piace dire allo sviluppatore che Battlefield 2042: Portal sono in effetti proprio degli espedienti pensati per dare ai giocatori qualunque cosa desiderino, senza preoccuparsi troppo della coerenza dei vari fattori e di una eventuale narrativa... solo che tutto questo ben di dio arriva a discapito del single player, con la totale cancellazione della campagna classica.
Oggi, però, abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima Exodus: un cortometraggio pensato per delineare la narrativa di questo nuovo Battlefield; e curiosamente DICE non sembra aver abbandonato del tutto il suo universo in favore di un po' di sano caos. L'approccio alla narrativa stavolta sarà semplicemente diverso, e andrà di pari passo con la crescita del gioco come live service. Abbiamo potuto ascoltare le parole del team durante un utile evento digital, dove abbiamo colto diverse informazioni interessanti.
Storia: il mondo dei Dis-Pat
Ora, la premessa del nuovo Battlefield non dovrebbe poter venir narrata in modo logico e concreto, ed è chiaramente messa in campo per offrire tutto il possibile a livello di modalità in rete e gameplay competitivo. Eppure, stando alle loro dichiarazioni, gli sviluppatori sembrano voler creare comunque un mondo credibile alla base dell'esperienza, e per l'esattezza una versione "alternativa" del pianeta terra, in un futuro dove le società moderne hanno miseramente fallito, i disastri climatici hanno portato a un crollo totale dell'economia e dei governi, e oltre un miliardo di persone sono diventati dei senza patria - riconosciuti globalmente col nome di Dis-Pat - che si muovono su uno scacchiere politico dove internet praticamente non esiste più, e i conflitti tra le poche potenze rimaste minacciano di riaccendersi in un istante.
È una visione inquietante del nostro futuro (forse perché parzialmente plausibile), e i DICE hanno deciso di raccontarla attraverso mezzi alternativi. Prevalentemente hanno infatti fatto uso dei loro canali social e del sito ufficiale - che hanno narrato fino ad oggi le vicende dei Dis-Pat attraverso le testimonianze del giornalista fittizio Kayvan Bechir - e poi scelto di aprire ufficialmente la storia con il già citato Exodus, un filmato dai notevoli valori produttivi che ha introdotto uno degli eventi potenzialmente più importanti della trama.
Il trailer è talmente di buona fattura da poter far pensare a delle storyline separate dal multiplayer, eppure la sua funzione è un altra: delineare le vicende di uno degli "specialisti", personaggi giocabili online dotati di un background narrativo strutturato, attraverso cui DICE cercherà di ampliare l'universo di Battlefield 2042. Il primo di questi agenti peraltro è una vecchia conoscenza per gli amanti della serie...
Il ritorno di Irish
Già, il primo specialista con un background è Kimble "Irish" Graves, una vecchia conoscenza proveniente da Battlefield 4. Invecchiato e diventato parte dei senza patria, Irish deve recuperare una valigetta per conto del misterioso "Oz", una misteriosa figura considerata tra i leader dei Dis-Pat. Ovviamente, quella valigetta si rivela molto più pericolosa del previsto, e dopo una discreta escalation di eventi Oz e Irish entrano in conflitto diretto, figure contrastanti all'interno della stessa enorme fazione, con la possibilità di una nuova guerra mondiale all'orizzonte.
Si tratta di premesse più elaborate di quanto ci si aspetterebbe da un titolo senza una campagna, e sarà interessante vedere come verranno portate avanti. Anche perché gli sviluppatori sembrano voler continuare sulla strada dei social facendo avanzare le storyline solo di stagione in stagione, e non è chiaro al momento se vedremo altri filmati del genere per ogni specialista aggiuntivo. Durante la presentazione si è parlato inoltre di dettagli aggiuntivi in partita, pensati per offrire una maggiore immersione del giocatore (ad esempio reazioni specifiche dei personaggi a quanto avviene sul campo).
Idea curiosa, tuttavia c'è il rischio concreto che il piano venga ignorato, nel caso la community si disinteressasse del tutto all'universo narrativo di questo nuovo Battlefield (cosa peraltro tutt'altro che improbabile vista la sua natura). Sì, in parole povere, siamo davanti a una strategia simile a quella applicata da EA con Apex Legends: è ormai abbastanza chiaro che dopo il successo dello shooter di Respawn Entertainment, il publisher americano voglia ormai applicare varianti di quella formula anche alla sua serie di sparatutto più nota.
Se non altro è stato piacevole vedere in azione le abilità di Irish in gioco, dato che il personaggio è un ingegnere capace di piazzare fortificazioni a terra e di rifornire i compagni. A quanto pare dovrebbe essere anche dotato di armatura extra e in grado di proteggere dagli esplosivi la sua squadra, caratteristiche che lo rendono una aggiunta utilissima per chiunque desideri puntare a una strategia più difensiva della media. Non siamo entrati nel dettaglio degli altri specialisti, ma Battlefield 2042 arriverà con dieci diverse scelte e un nuovo arrivo ad ogni stagione. Tra le loro abilità? Rampino, cura dalla distanza, capacità di posizionare torrette, sensori di movimento e via così. Sembra abbastanza chiaro quindi che ci sarà un focus più marcato sulle specializzazioni dei giocatori rispetto al passato.
Il cortometraggio Exodus, sommato ai piani futuri che gli sviluppatori hanno in serbo per Battlefield, fanno capire che DICE ha ancora a cuore l'universo narrativo del marchio, anche se dalla presentazione a cui abbiamo assistito non abbiamo ricevuto veri e propri approfondimenti sui vari elementi del gioco. Da quanto visto pare in effetti esserci della cura per l'elemento narrativo, e l'approccio narrativo utilizzato è molto simile a quanto fatto da Respawn Entertainment con Apex Legends. È impossibile al momento capire se sarà una scommessa vincente sulla lunga: per il momento ci sono tutti i presupposti per accontentare tutti quei giocatori interessati ad avere anche un pizzico di lore in più oltre che ad una solida esperienza multiplayer.
CERTEZZE
- Cura per il background narrativo, nonostante l'assenza della campagna
- Alla base sembra comunque esserci un multiplayer ricco di potenziale e divertimento
DUBBI
- La nuova strada intrapresa per la narrativa potrebbe venir rapidamente messa da parte dai fan