Non è una novità che la storia di Bayonetta affondi le radici nel folclore e nella letteratura europea, specialmente nella nostra opera italiana più famosa al mondo. La serie è un costante tributo alla Divina Commedia di Dante: le Trinità delle Realtà, i regni che co-esistono e che rappresentano Paradiso, Inferno e regno del Caos, collegati dal Purgatorio, posto di mezzo dove avvengono gli affari tra entità magiche e divine. Bayonetta è una strega di Umbra, tributo all'ordine delle streghe europeo del medioevo, che usa i propri capelli come tramite per mosse speciali, proprio come si dice le streghe usassero i capelli in rituali e magie, contrapponendosi ai Saggi di Lumen, che potremmo interpretare come l'inquisizione del tempo. Beh, il primo Bayonetta riuscì nell'arduo compito di creare da zero un universo fittizio dove tutto questo potesse convivere a meraviglia: Kamiya infuse la sua opera di un mix letale di sensualità, religione, gameplay e quell'alone magico-sacrilego tanto caro a Devil May Cry, proiettandolo nell'Olimpo degli action giapponesi.
La genesi del Mondo del Caos
La considerazione - sbagliata - che tanti fanno di fronte a Bayonetta è che il gioco Platinum sia solo gameplay, senza storia: non è così, e ve lo dimostriamo. Prendete il primo capitolo: colpi di scena, salti nel tempo, lotte contro divinità e angeli, ce n'è per tutti. Partiamo dalla genesi dell'ambientazione, che vi aiuterà a capire meglio tutto il resto: tre luoghi, come già detto, di cui uno, il regno del Caos, guidato da una divinità neutrale, chiamata Aesir. Aesir sa che in un mondo di caos sarebbe servito imporre un po' di equilibrio, pertanto genera due artefatti, gli Occhi del Mondo, e li dona agli esseri umani, le Streghe di Umbra e i Saggi di Lumen. Questa scelta gli costa però la disgregazione in due figli gemelli contrapposti: Loki, il bene, e Loptr, il male.
Nel mentre, i secoli passano in relativa armonia, grazie al vincolo che i due clan non possono mai incontrarsi né contaminarsi. La storia di Bayonetta inizia quando Rosa, una strega, e Balder, un saggio, si uniscono segretamente in un rapporto che dà vita alla piccola Cereza, la nostra futura protagonista. È uno scandalo, un affronto al vincolo secolare: si accende la miccia definitiva, causando una dura e sanguinosa Guerra tra i Clan. Lo scontro viene vinto dalle streghe, ma Rosa e Cereza non hanno alternative: sono condannate a una sorta di prigionia dentro il clan, emarginate dal resto delle streghe. Cereza intanto cresce e fa amicizia con la piccola strega Jeanne, sua coetanea, che si scopre però essere la prescelta guida del clan Umbra.
In un impeto di sufficienza Jeanne, per ereditare il ruolo di guida sconfiggendo una sua pari e ricevere quindi l'Occhio Sinistro del mondo, sceglie di sfidare proprio Cereza, la quale però scopre avere poteri incredibili. Jeanne si ritrova quindi sconfitta e Cereza eredita l'Occhio Sinistro, proprio mentre Balder eredita quello Destro. È il momento in cui si determina la miccia che da il vero via agli eventi: Balder inizia a essere tentato e disorientato dagli Angeli del Paradiso, tanto da decidere di coinvolgere in una folle lotta contro le streghe anche gli umani, aizzandoli contro le eterne rivali, facendo così nascere la storica caccia alle streghe.
Balder, però si rende conto del sotterfugio angelico, capisce del raggiro e prova a salvare Rosa e Cereza, ma entrando nella battaglia è proprio Rosa a sacrificarsi per lui, prendendosi al suo posto un devastante colpo lanciato da un misterioso individuo dai capelli argentati. Nel frattempo Jeanne, consapevole che la situazione stava diventando troppo caotica e fuori controllo, decide di addormentare Cereza all'interno dell'Occhio Sinistro, nascondendola in una bara e gettandola nelle profondità di un lago. Sapete per quanto? 500 anni, esattamente quando inizia il primo Bayonetta. PlatinumGames sceglie quindi una strada curiosa, affidando al pregresso un peso narrativo molto importante.
Il risveglio di Cereza
Cereza si risveglia e possiamo finalmente controllare il suo destino: tanti ricordi sono andati ma non quello di essere una strega a caccia di angeli. Nel frattempo si auto nomina Bayonetta, prende dimestichezza con le nuove armi e poteri, inizia un percorso di sterminio che durerà non poco, circa 20 anni. È un certo Enzo a svelarle che da qualche parte c'è qualcuno in possesso dell'Occhio Destro; bisogna trovare informazioni sull'identità, per questo la nostra eroina si mette in marcia arrivando a Vigrid. Scontri su scontri, la storia si dipana grazie all'incontro con una bambina che si chiama Cereza, con occhiali e gatto a corredo. La bimba si affeziona a Bayonetta, pensa sia sua madre e inizia a seguirla, accompagnandola addirittura all'isola di Isla del Sol.
È qui che Bayonetta torna a contatto con Jeanne, creando un rapporto di incontro/scontro che pian permette al giocatore di unire i pezzi del background della protagonista finché finalmente la lotta (l'ultima, per fortuna) con la strega permette a Cereza di ricordarsi chi era e riappacificarsi con la sua vecchia amica. Il problema è che, in puro stile giapponese, questo momento idilliaco dura molto poco: Jeanne si sacrifica per salvare Bayonetta da un missile (si, un missile), con Bayonetta costretta a fuggire con la piccola Cereza. Siamo verso l'epilogo: Bayonetta incontra finalmente Balder, il padre, diventato nel frattempo l'ultimo dei Saggi di Lumen, che le rivela sia la sua volontà di ricreare Jubileus, la Dea Creatrice, unendo dopo secoli i due Occhi, sia l'aver controllato mentalmente Jeanne per farla combattere contro Bayonetta.
Ora vi chiederete: ma se Bayonetta è l'Occhio Sinistro, perché fare tutto questo machiavellico casino? Semplice: dopo aver dimenticato la memoria, per Bayonetta sarebbe stato impossibile risvegliarlo, quindi Balder ha portato nell'attuale presente la Cereza bimba del passato, così da far tornare a Bayonetta i ricordi. Jubileus si risveglia ma Jeanne, con un colpo di scena, libera dal giogo la sua amica, permettendo alla Dea sì di rinascere, ma con metà potenza: unite, le due streghe la sconfiggono, permettendo alla Cereza del passato di poter tornare finalmente a casa senza più doversi preoccupare di un eventuale rapimento di Balder. Tutto questo in circa una dozzina di ore molto divertenti, fresche, spettacolari ma pregne di gameplay, a firma di un Kamiya deciso a dire nuovamente la propria opinione nel mondo degli action giapponesi.
L'incastro narrativo di Bayonetta 2
Veniamo a Bayonetta 2. Una storia strana, ma a lieto fine, perché segna il passaggio di publishing dell'IP, che da SEGA passa a Nintendo. Attenzione però, bisogna chiarire un punto: Bayonetta rimane al 100% IP SEGA. Questo dobbiamo dirlo per sottolineare un aspetto importante, spesso tralasciato, relativamente alla genesi e gestazione di Bayonetta 2 (e di Bayonetta 3 in attivo). Quando, dopo Bayonetta 1, PlatinumGames vuole realizzare un seguito va a cercare un publisher e trova in Nintendo una sponda comoda, impegnata a fornire software di peso per la sfortunata WiiU. È in questo modo che viene suggellata l'ennesima, incredibile partnership tra i due colossi dell'intrattenimento giapponese e che vede nel 2014 approdare il seguito su fissa Nintendo.
La trama di Bayonetta 2 è ancora più arzigogolata di quella del primo episodio, anche se tutto inizia in un clima decisamente più tranquillo visto che Bayonetta se ne sta a spasso con Enzo a fare spese per Natale, incontrando Jeanne nel mezzo. Tutto va a gonfie vele quando gli angeli rovinano ogni cosa, scatenando l'attacco contro le due streghe: è in questo frangente che Bayonetta, evocando il drago demoniaco Gomorrah, si accorge che qualcosa è cambiato. Il drago si ribella all'evocatrice e attacca Jeanne, portandosi dietro la sua anima all'Inferno. Bayonetta decide quindi di varcare i Cancelli dell'Inferno per recuperare l'anima di Jeanne, consapevole che non ha molto tempo e che le possibilità di farcela sono basse: sarà necessario riunire l'anima di Jeanne con l'orologio di Umbra.
È così che, su indicazione di Enzo, Bayonetta si dirige al sacro Monte Fimbulvetr, l'unica area che collega il regno degli umani con Paradiso e Inferno. È a Noatun, la città alle pendici del monte, che Bayonetta incontra un ragazzo dai capelli argentati di nome Loki, a sua volta minacciato dagli angeli per impedirgli di raggiungere la cima della montagna. Corroborati dallo stesso fine, Bayonetta e Loki stringono quindi un patto. Arrivati in cima, un Saggio di Lumen mascherato e una proiezione di Loptr, figura misteriosa che sembra conoscere Loki, si frappongono tra Bayonetta e l'obiettivo, i Cancelli. Loptr mostra a Bayonetta una visione del passato, facendole realizzare che non è stato Balder a scatenare la Caccia alle Streghe, ma ha invece cercato di salvare Rosa prima di venire catapultato nel futuro.
Nel flashback si vede anche che è Loki a sembrare l'assassino (è scritto su, ve lo ricordate?). Proprio quando il Saggio sta quindi per colpire a morte Loki, il ragazzo riesce a fuggire incitando Bayonetta a seguirlo nell'Inferno, dove scappano entrambi. Ma qualcosa non quadra: perché Loki, apparentemente un bravo ragazzo, avrebbe dovuto uccidere Rosa? Raggiunto il palazzo di Alraune e sconfitto il demone, Bayonetta salva Jeanne proprio quando il Saggio di Lumen mascherato attacca di nuovo, ma si scopre essere un giovane Balder deciso ad avere la sua vendetta contro Loki per l'apparente assassinio di Rosa. È qui che Loki scatena un'onda di energia blu, che colpisce Balder e Bayonetta, scaraventandoli nel passato.
Loptr, l'antagonista totale
Ci ritroviamo 500 anni prima, a Vigrid, proprio durante la Caccia alle Streghe. Bayonetta si ritrova a combattere a fianco di Rosa, la madre, contro un'orda di angeli. È qui che incontra un giovane Loptr, scoprendo che è lui ad assassinare Rosa e non Loki: la rabbia di vendetta di Balder deve assolutamente essere quindi indirizzata verso Loptr! Tornati nel presente in cima al Monte Fimbulvetr, Bayonetta e Balder, ora alleati, scoprono che Loptr ha catturato Loki, esausto. Loptr spiega finalmente il passato del mondo, raccontando di Aesir e della divisione in due gemelli, specchi della stessa entità.
In questo momento, Loptr ha raggiunto l'obiettivo primario: raccogliere i due Occhi del Mondo - Bayonetta e Balder - nello stesso luogo di Loki, metà di Aesir. L'obiettivo di Loptr è far tornare Aesir e controllarla, guadagnando il dominio sul Mondo del Caos. Si scatena quindi un'epica battaglia contro Loptr, con Loki, Bayonetta e persino Jeanne impegnati prima a indebolirlo distruggendo gli Occhi del Mondo (Loki), poi a combatterlo usando ogni mezzo ed evocazione possibile (Bayonetta e Jeanne). Sconfitta la parte corporea di Loptr, il giovane Balder decide di assorbire l'anima di Loptr, consapevole che un giorno verrà corrotto da essa: fa però promettere a Bayonetta che, se in futuro si rivelerà necessario, lei dovrà dimenticare di essere la figlia e ucciderlo a ogni costo. Il gioco si chiude con Bayonetta e Jeanne di nuovo a fare shopping, in una comica sequenza finale che riapre all'ennesimo scontro con gli angeli.
Vediamo dunque di nuovo come Kamiya non abbia scelto un percorso facile per disegnare la trama di Bayonetta 2. Ci sono continui passaggi temporali, personaggi e schemi divini che intessono una fitta rete di relazioni, emozioni e sensazioni, sia nei personaggi che nel giocatore, che in realtà passa da un combattimento a una sequenza arcade senza soluzione di continuità, preso da un affascinante flusso ludico. Se pensavate Bayonetta fosse solo un franchise di bottoni e riflessi, vi sbagliate: con Bayonetta 3 dietro l'angolo, siamo veramente curiosi di scoprire come PlatinumGames abbia deciso di far avanzare una storia complessa e incastrata come questa!