Pensando al Medioevo cosa vi viene subito in mente, film con Pippo Franco a parte? Ovviamente gli zombi. Pare che all'epoca ce ne fossero tantissimi in giro e che fossero sempre pronti a divorare i viventi spinti dalla loro insaziabile fame. Come niente zombi? Volete per caso dirci che tra un Carlo Magno e un Papa di troppo ad Avignone non ci fu spazio per creature ritornate dal mondo dei morti? Su lasciatevi trasportare un po' dalla fantasia e provate a immaginare questo mondo sospeso tra realtà e finzione, magari aiutandovi con la lettura del nostro speciale dedicato a Blight: Survival, considerato impropriamente un The Last of Us medievale (in molti lo hanno definito così ma, zombi a parte, trovare dei collegamenti con il titolo di Naughty Dog è davvero difficile in questa fase e anche solo parlarne rischia di appiccicare addosso al titolo delle aspettative senza senso, considerando che finora il team di sviluppo è composto da due persone).
Il gioco che non c'era (ancora)
Per parlare di Blight: Survival non si può che partire dal primo video di gameplay pubblicato dagli sviluppatori pochi mesi fa. Purtroppo, per loro stessa ammissione, chiamarlo video di gameplay è un po' esagerato, visto che si tratta più che altro di un filmato dimostrativo del concept del gioco, costruito dentro l'Unreal Engine 5 (su cui sarà sviluppato). Da questo punto di vista non è stato fatto alcun tentativo per nascondere la cosa. Anzi, la confessione, se così la vogliamo chiamare, è stata spontanea, in modo da non ingannare in alcun modo la comunità. E da questo è nato un dialogo decisamente frizzante.
Ad esempio, la risposta data dagli sviluppatori a un utente su Steam che li ha accusati di aver annunciato prematuramente il gioco è rivelatrice e aiuta a far luce sullo stato dei lavori. Intanto hanno parlato delle potenziali versioni console: "Speriamo di portare il gioco anche su console. Speranza è la parola chiave. Non è qualcosa che possiamo promettere, ma faremo il possibile perché accada." Quindi hanno indicato alcune delle caratteristiche che desiderano inserire in Blight Survival: "In questo momento non ci interessa avere il PvP nel gioco e ci stiamo concentrando sul PvE. Vogliamo dargli un grande retroterra, ma non è in alcun modo un gioco narrativo." Infine sono arrivati allo stato dello sviluppo, in relazione alle critiche per il materiale mostrato, accusato di essere troppo prematuro e falso (per loro stessa amissione, ricordiamolo): "Il gioco è all'inizio dello sviluppo e il gameplay pre-alpha serve per attirare talenti e investitori/editori. Non abbiamo voluto nasconderlo alla comunità, ma ovviamente la viralità dell'annuncio sta avendo delle ramificazioni negative in termini di aspettative.
Sfortunatamente è qualcosa che non potevamo evitare. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità... o qualcosa del genere."
In un altro post hanno fatto ancora più chiarezza sullo stato dei lavori, rispondendo a una domanda sulla possibilità di vedere il gioco entro il 2023: "Siamo all'inizio della produzione e ci stiamo lavorando ancora part-time. Anche quando inizieremo il full time ed espanderemo il team, dovrete avere ancora una grossa dose di pazienza. Quando saremo completamente finanziati è probabile che pubblicheremo una tabella di marcia e vi aggiorneremo passo passo. L'obiettivo principale del video di gameplay era di attirare gli investitori e i talenti. Da questo punto di vista è stato un grande successo."
Gameplay che non è gameplay
Il video di gameplay può quindi diventare un abbaglio, almeno se non lo si interpreta per quello che è, ossia se non si parte dalla sua funzione, che non è quella di mostrare il gioco, ma l'idea del gioco. È stato fatto per convincere chi lo guarda che si tratta di un progetto promettente su cui investire e in questo ha centrato pienamente il bersaglio. Di tutto quello che si vede c'è poco o nulla di definitivo e probabilmente i sistemi di gioco ancora non esistono, se non in uno stato di prototipo. Anche la mappa potrebbe essere semplicemente dimostrativa, utile per comprimere le situazioni che si volevano mostrare. Quindi, cosa possiamo aspettarci da Blight: Survival, dopo aver guardato il filmato? Intanto che venga sviluppato, vista la risonanza che ha avuto, quindi che porti avanti le sue idee principali. In questo momento possiamo analizzare ciò che Blight: Survival vorrebbe essere, più che ciò che è o sarà, perché per ora è quasi niente.
Gli sviluppatori vogliono evidentemente realizzare un gioco cooperativo PvE con zombi, meccaniche stealth, roguelite e uno scenario che si allontani dai canoni dei Left 4 Dead, ma che sia comunque accattivante. La scelta di un'ambientazione medievale sarà sicuramente dipesa da una delle loro passioni, ma anche dalla volontà di distinguersi, creando qualcosa di al tempo stesso unico e vendibile sul mercato. In effetti è intrigante pensare alla possibilità di un gameplay che mescoli gli zombi a un sistema di combattimento con armi da mischia tendente al realismo. Detto questo, vedere il cavaliere che affronta dei non morti e li trafigge con la spada non ci dice in realtà molto su quelle che saranno le dinamiche di gioco, che dovranno essere elaborate dal o dai game designer. Difficile immaginare che il giocatore sarà chiamato a combattere contro grosse orde zombi impugnando spade e mazze, mentre è più probabile che si opti per degli scontri più fisici contro un numero ristretto di avversari alla volta.
Naturalmente è giusto precisare che le nostre sono delle mere speculazioni e che vanno prese come tali. La parte stealth è quella che si è sembrata più affrettata, ma in realtà ha poco senso criticarla in questa fase. Certo, vedere un personaggio con indosso una corazza completa che fa il furtivo e riesce a cogliere i nemici di sorpresa alle spalle è sempre molto divertente, ma siamo abbastanza sicuri che nella versione finale non andrà così e ci sarà una maggiore cura nella caratterizzazione dei diversi sistemi. Gli sviluppatori stessi hanno parlato di vestiti che influenzeranno queste dinamiche. Vedremo come sarà implementato il tutto. Intanto possiamo convenire sul fatto che l'obiettivo sia quello di dare al giocatore la maggiore libertà di approccio possibile, che vedremo poi come si tradurrà in gameplay.
Storia e grafica
Per quanto riguarda il lato narrativo non c'è molto da dire in questo momento. La trama parla di due stati coinvolti in una guerra senza fine che hanno versato talmente tanto sangue da impregnarne la terra stessa, rendendola estremamente fertile. Purtroppo i suoi frutti non sono carote o zucchine, ma creature infernali. Il compito del giocatore sarà quindi quello di mettere fine alla guerra, superando diverse prove e raggiungendo i luoghi in cui i mostri si sono manifestati con più violenza, il tutto attraverso una campagna che potrà essere affrontata da soli o in compagnia di massimo altre tre persone. Naturalmente nella versione finale il retroterra sarà più ampio e curato, ma per ora non c'è molto altro da sapere.
Del lato della grafica di Blight: Survival non ha molto senso parlare in questa fase, visto che non è stato mostrato niente del gioco vero e proprio. Oltretutto ci vorranno ancora anni prima che ci sia qualcosa di definitivo, quindi è meglio sospendere il giudizio. Certo, sappiamo che uno dei motivi d'interesse del trailer è stata proprio la grafica, ma è davvero prematuro commentarla, quasi scorretto. Possiamo dare per scontato che sia mantenuto lo stile realistico fino alla fine? Decisamente no, così come non possiamo mettere la mano sul fuoco per una resa finale dello stesso livello di quanto visto. Vi sapremo ridire.
Difficile esprimere certezze e dubbi su di un progetto così acerbo. In effetti il dubbio principale è che il gioco non ce la faccia a essere chiuso, ma visto il successo del video di presentazione le risorse non dovrebbero mancargli.
CERTEZZE
- Zombi affettati con spadoni a due mani, già ci intriga
- Gli sviluppatori sono apertissimi con la comunità
DUBBI
- Del gameplay vero e proprio non si è visto niente