Lo scenario post-apocalittico di Blind Fate: Edo no Yami è un mondo rinato dalle ceneri di un terribile disastro, che non ha trovato altro modo di sopravvivere se non riscrivendo la propria storia fra sangue e metallo, dando vita a un nuovo periodo Edo in cui lo shogunato che regna sul Giappone controlla i propri territori affidandosi alla lama di un imbattibile samurai.
Quando però questo letale guerriero viene privato della vista, la sua missione diventa decisamente più complicata. Perciò gli viene consegnata la Maschera dell'Oni: un dispositivo in grado di amplificare i sensi di chi lo indossa perché possa percepire i suoni, gli odori e il calore dell'ambiente circostante, ricostruendone i contorni e individuando eventuali minacce.
Sviluppato da un team di italiani (ma con sede in Spagna) Troglobytes Games, Blind Fate: Edo no Yami sarà disponibile a partire dalla giornata di oggi con una demo giocabile che è possibile scaricare gratuitamente da Steam in occasione del PAX Online.
Abbiamo potuto provare Blind Fate: Edo no Yami in anteprima nei giorni scorsi: ecco le nostre impressioni.
Gameplay
Sebbene molti aspetti di Blind Fate: Edo no Yami sembrino richiamare il classico Strider, in realtà il titolo di Troglobytes Games viene fin da subito fortemente caratterizzato da un gameplay profondo e impegnativo, che cerca di conferire a ogni singolo scontro una dignità quasi da soulslike, a giudicare dai danni che il nostro personaggio può subire sotto i colpi anche del più scrauso dei robot nemici.
La demo si svolge all'inizio della campagna, quando il protagonista del gioco si ritrova a doversi adattare ai suoi nuovi sensi cibernetici, e ciò aggiunge un tocco di complessità che sulle prime potrebbe confondere. Gli avversari si avvicinano infatti senza essere visti e possono dunque coglierci alla sprovvista, a meno che non attiviamo l'udito amplificato per identificarne i passi, capire dove si trovano e attaccarli in anticipo.
A partire da quel momento i fendenti della katana sostituiscono l'amichevole gesto di un non vedente che tocca il volto del proprio interlocutore: la socializzazione in Blind Fate: Edo no Yami è fatta di dolore e arti mozzati, dunque è perfettamente comprensibile che sia il filo della nostra spada a disegnare i contorni dell'avversario di turno, che a quel punto però vengono memorizzati in vista dei successivi incontri.
Ecco, sintetizzare queste interessanti meccaniche progressive in una demo breve come quella che potrete scaricare da oggi su Steam non era semplice e potreste dunque completarne i combattimenti, incluso l'ostico boss fight finale, chiedendovi se durante tutta la campagna di gioco bisognerà procedere sempre a glutei contratti, cercando di anticipare l'arrivo di un robot ostile prima che vi colpisca a tradimento.
Non sarà così: ci si potrà muovere utilizzando la visuale standard e godere dell'ottima qualità degli asset e degli effetti visivi confezionati dai ragazzi di Troglobytes Games, trovandosi nella posizione di dover acuire i sensi solo per percepire minacce inedite e immagazzinarne i dati, nell'ambito di un percorso che promette di essere entusiasmante, che include tutta una serie di potenziamenti ancora avvolti dal mistero e che ci ha lasciato addosso delle ottime sensazioni.
A partire dal sistema di combattimento, che con il controller utilizza i pulsanti principali per salto (A), attacco (X), proiettile (Y) e interazione e schivata (B), deputando al trigger destro la parata (che effettuata col giusto tempismo, come da tradizione, stordisce il nemico) e a quello sinistro l'attivazione di una ruota per selezionare l'amplificazione dell'olfatto, dell'udito o la rilevazione del calore. Quest'ultima operazione va poi eseguita istantaneamente una volta aperta la difesa avversaria, selezionando il senso giusto al fine di eseguire un devastante affondo.
Impressioni preliminari
Il breve assaggio dell'esperienza di Blind Fate: Edo no Yami ci ha sicuramente messo voglia di riprendere in mano al più presto il titolo di Troglobytes Games per verificare che il solido impianto di base venga sfruttato a dovere nel corso della campagna. Come detto, siamo rimasti sorpresi dalla profondità di alcune meccaniche e da un approccio che quantomeno nella demo risulta discretamente hardcore, ma bisognerà appunto testarlo a fondo con il prodotto completo.
Alcune incertezze nell'ambito delle collisioni e del timing sono già state individuate e sistemate dagli sviluppatori, che hanno fatto un gran bel lavoro sulla lore e puntano a creare delle atmosfere molto convincenti, grazie anche al contributo di artisti di indubbia bravura. Dal punto di vista prettamente tecnico la demo promette dannatamente bene, dando la sensazione di un progetto decisamente più ambizioso dell'indie medio.
La pur breve demo di Blind Fate: Edo no Yami dà l'idea di un titolo davvero interessante, in grado di offrire una serie di combattimenti di grande spessore unitamente a meccaniche originali, basate sulla percezione dell'ambiente e delle sue inevitabili insidie. La sensazione è che questo piccolo assaggio sia il preludio a qualcosa di decisamente ambizioso, ma per scoprire come stanno davvero le cose dovremo fare come il protagonista del gioco e acuire i nostri sensi in attesa dell'annuncio di una data di uscita ufficiale su PC e console.
CERTEZZE
- Combattimenti dallo spessore sorprendente
- Comparto tecnico e artistico davvero solidi
- Tanti meccanismi ancora tutti da scoprire...
DUBBI
- ...il che rappresenta inevitabilmente un'incognita
- Qualche spigolo da smussare in termini di collisioni e timing
- La demo è molto breve e limitata