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Call of Duty: Black Ops Cold War, il provato della alpha multiplayer

Abbiamo passato qualche ora sulla alpha multiplayer di Call of Duty: Black Ops Cold War

PROVATO di Tommaso Valentini   —   21/09/2020
Call of Duty: Black Ops Cold War
Call of Duty: Black Ops Cold War
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Quest'anno per il multiplayer di Call of Duty: Black Ops Cold War sarà durissima. A volerla dire tutta, in realtà, sono tutti i giochi online competitivi a trovarsi nella difficile posizione di dover ricercare uno spazio tra la massa di battle royale sul mercato ma in questo specifico caso, la paura reale per Activision arriva addirittura da una costola proprietaria, ovvero quel Call of Duty: Warzone che negli ultimi mesi ha saputo attirare centinaia di migliaia di giocatori e tenerli incollati sui propri server stagione dopo stagione. Per Treyarch, che ha preso in mano questo Call of Duty per riportare in auge anche il vecchio e ancora amato modo di intendere lo sparatutto per eccellenza, la sfida è quella di invertire la tendenza, di convincere cioè le frange di pubblico abituate a lanciarsi in mappe da cento giocatori che comprare questo nuovo titolo per sparacchiare in amicizia in mappe veloci, ristrette e adrenaliniche è ancora fonte di prezioso divertimento. Il modo più semplice per farlo? Mostrare a tutti lo stato dei lavori con una breve alpha nel week end, raccogliere feedback e sperare i fan tornino ad una generazione passata.

Treyarch è ancora lo studio di punta

Avendo saltato a piè pari gli ultimi capitoli e avendo apprezzato solo in parte la visione futuristica di Call of Duty, ci chiedevamo come sarebbe stato tornare effettivamente a giocare dal nostro divano il nuovo capitolo e sono bastate pochissime partite per capire che il divertimento puro di Black Ops II, l'ultimo multiplayer che davvero ci aveva fatto impazzire, è ancora tutto qua. Quel saper costruire mappe interessanti con linee di ingaggio a tre vie, quel modo di sparare unico e riconoscibile, per quanto arcade possa essere, e quella magia nel creare un ritmo di gioco con un flow decisamente unico, ci sono stati gettati in faccia in uno schiocco di dita. Sapevamo come sparare, sapevamo come muoverci e sapevamo benissimo prevedere la costruzione della stanza successiva senza nemmeno averne ancora varcato la soglia. Per molti questa potrebbe essere la classica scusante per attaccare Call of Duty visto il suo immobilismo negli anni mentre per noi è la riprova del saper continuare a costruire un prodotto fedele al gusto dei propri fan. Insomma, la strategia di Treyarch per portare i giocatori su Cold War è limpida e chiara e piuttosto che esagerare e voler strafare come in passato, si è deciso di dare un colpo di spugna e partire proprio dove quella sopracitata magia si era quasi andata a perdere, in quel preciso istante in cui il voler dare qualcosa in più ai giocatori era diventato un ingozzarli con qualcosa di cui in realtà nemmeno avevano bisogno.

Per carità le sorprese in questa alpha non sono mancate ma, a maggior ragione, proprio quando Treyarch cerca di uscire dal seminato e costruire qualcosa di diverso, il feeling viene meno e si ripiomba nel baratro di uno shooter arcade che perde velocemente di mordente. Parliamo ovviamente della nuova modalità a 24 giocatori, un tentativo di portare un pizzico di Battlefield su COD per una concezione della strategia e di gioco che proprio non è nelle corde di questa produzione. Mappe troppo grandi, veicoli da pilotare che risultano quasi più scomodi e meno divertenti rispetto a quando corriamo e scivoliamo fucile in pugno e un allontanamento da quel ritmo perfetto dalle playlist Moshpit, dove di giocatori ce ne stanno la metà.

Call Of Duty Black Ops Cold War 3

Problemi di bilanciamento, ma è normale

Quest'alpha è stato anche un modo per sperimentare, per vedere dove ci si potesse spingere con i fucili da cecchino e con le scorestreak per poi eventualmente aggiustare il tiro in vista dell'open beta del prossimo mese e del lancio ufficiale di novembre. Da questo esperimento quindi diventa quasi inutile disquisire su cosa funziona e cosa invece va aggiustato, tanto che gli stessi sviluppatori sono già a conoscenza di moltissimi dei problemi sottolineati dal pubblico. Però la direzione è chiara e il time to kill aumentato ha fatto capire che Cold War cercherà di permettere ai giocatori di rispondere con la skill all'essere colti alla sprovvista, magari dando anche qualche briciolo di possibilità di uscire vivo da uno scontro due contro uno. È fantastico vedere tornare una tale personalizzazione delle armi, così come il rientro delle Wildcard ed abbiamo apprezzato moltissimo anche la barra di energia sopra la testa degli avversari, un'indicazione chiara per permettere di gestire al meglio le strategie durante gli scontri a fuoco.

Il ritorno a un'ambientazione quasi contemporanea, inoltre, ha permesso a Treyarch di lavorare verso una mobilità ridotta dei giocatori, togliendo del tutto corse sui muri e doppi salti e restando ancorati al tanto amato "foot on the ground" che ci aggrada decisamente di più. Nei prossimi mesi però ci aspettiamo tanto lavoro dal punto di vista tecnico e grafico, in primis sulle animazioni ad oggi forse il tassello più debole di questa prima apparizione al grande pubblico. Non ci piace nemmeno troppo l'abuso di colorazioni esageratamente scure o dai contrasti elevati come visto in Miami, che come costruzione e design del livello invece è superba, una mappa che cela troppe zone in ombra dove è sin troppo facile nascondersi e camperare. Sul bilanciamento dovranno poi cercare di lavorare proprio per evitare che i giocatori sfruttino eccessivamente le posizioni stazionarie perché in beta una tipologia di gioco di quel genere garantiva un vantaggio netto rispetto al classico roaming forsennato per la mappa a caccia degli spawn point. Da rivedere anche il pop up delle texture e altri piccoli difetti tecnici, elementi marginali di un prodotto che ha mostrato un'ossatura solida e dall'appeal decisamente vincente ma che ancora porta nello zaino qualche grosso punto di domanda.

Call Of Duty Black Ops Cold War 8

Sarà bellissimo tornare a giocare a Call of Duty quest'anno se le premesse di questa alpha verranno mantenute ed elevate a standard qualitativi ancora più alti. Il ritmo ci è piaciuto, il sonoro anche e persino il feeling provvisorio delle armi ha lasciato trasparire dell'ottimo potenziale. Tuttavia è una missione complessa quella di Treyarch perché i giocatori difficilmente torneranno a calcare la scena competitiva secondo noi, soprattutto dopo l'annuncio del circuito sportivo su PC con il pad, ma il margine per attirare gli appassionati della prima ora e i vecchi nostalgici c'è tutto, per una tipologia di gioco maggiormente improntata sui casual. Se da una parte quindi abbiamo trovato tutto il vecchio sapore di CoD le nuove modalità con ben più giocatori delle vecchie schermaglie non ci hanno ancora convinto del tutto. Toccherà aspettare la prossima fase di test dunque dove vedremo le tanto attese migliorie e magari qualche nuova mappa, così da arrivare preparati e decisi per il giorno di lancio. Treyarch merita completamente la nostra fiducia, e la vostra? Se la sono già guadagnata?

CERTEZZE

  • Feeling classico ma vincente
  • Ottimo design delle mappe
  • Tante novità interessanti

DUBBI

  • Le nuove modalità ampliate ancora non ci convincono
  • Diversi problemi tecnici e di bilanciamento da sistemare