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Call of Duty: Black Ops Cold War, il provato della beta

Siamo tornati a provare Call of Duty: Black Ops Cold War grazie alla beta dell'ultimo weekend: ecco le nostre impressioni sull'oramai imminente capitolo della serie.

PROVATO di Tommaso Valentini   —   12/10/2020
Call of Duty: Black Ops Cold War
Call of Duty: Black Ops Cold War
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Giusto qualche settimana fa vi avevamo raccontato del nostro primo incontro con la closed alpha di Call of Duty Black Ops: Cold War e, neanche a farlo apposta, con un lasso di tempo così breve a separarci dall'ultima anteprima, torniamo a calcare i campi di battaglia del nuovo capitolo dello sparatutto di casa Activision, questa volta però con una beta in accesso anticipato su PlayStation 4.

L'occasione si è rivelata perfetta per riflettere un po' sul successo del gioco e sul perché, ancora una volta nel 2020, dovremmo gettarci nella mischia. Ovviamente abbiamo avuto modo di provare a fondo il sistema di progressione e assaggiare una nuova mappa e nuove modalità di gioco, ma è l'ecosistema Call of Duty ad averci offerto gli spunti più interessanti. Eravamo insomma seduti comodamente sul divano mentre piovevano proiettili da tutte le parti, con i commilitoni spazzati via dalle onde d'urto dei bombardamenti aerei e incuranti continuavamo a sputare piombo come pazzi dalla bocca del nostro RPD, con i nemici che cadevano come mosche. A schermo c'era un massacro frenetico e l'andamento della partita stava lì a scorrere senza scalfirci minimamente, per la prima volta dopo una stagione fatta di concentrazione e partite tiratissime all'ultimo secondo su tutti gli altri giochi competitivi di questo folle 2020. Cold War è statuario nel ricordarti perché Call of Duty funziona ancora, anno dopo anno, e la risposta è così semplice da sfuggire dalle maglie di chi setaccia a fondo le produzioni videoludiche in cerca di un senso poetico a tutti i costi: è una dannatissima macchina scacciapensieri.

Call Of Duty Black Ops Cold War 1

Quando il gameplay è superfluo

Mentre si analizza un titolo come questo si guarda di solito alla risposta delle armi, al sonoro, a come si muovono i soldati e si discute puntualmente di quanto il time to kill sia cambiato dalle precedenti edizioni, stravolgendo il titolo e rendendolo il migliore della serie o il peggiore in assoluto. La verità è che questi discorsi interessano e influiscono in maniera così impercettibile alla volontà di questo sparatutto da risultare quasi ridicoli per il target principale di riferimento. Con il pad in mano tenevamo premuto il grilletto e infilavamo tre, quattro colpi in pieno petto al nemico che avevamo di fronte rendendoci conto che se ne avessimo dovuti mettere cinque o due, per la stragrande maggioranza di persone là fuori, non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Perchè il time to kill di 300 MS di medi di questo nuovo capitolo che lo posizionano esattamente tra Black Ops 4 e Modern Warfare, non sono leggibili o comprensibili dalla stragrande maggioranza dei giocatori, che invece amano la produzione proprio per la sua ciclicità. Un secondo prima hai ucciso qualcuno alle spalle e il momento dopo un colpo di mortaio ti ha spazzato via senza che potessi fare niente. Dieci minuti e la sconfitta che la squadra ha subito non conta più niente in un ecosistema dove la prossima partita è a distanza di un click e magari ci sei già invischiato fino al collo senza nemmeno rendertene conto.

La cosa importante, per questo nuovo capitolo, è riuscire a mantenere inalterata quella patina di menefreghismo che permea tutto il multiplayer classico, in quei team deathmatch dove il risultato finale ha valore solo per una manciata di minuti. Non siamo dentro Valorant e nemmeno su League of Legends, Cold War porta avanti una filosofia di una partita dietro l'altra a rotazione veloce che da sempre rende l'ossatura di Call of Duty più forte di qualsiasi altra per i videogiochi di questo tipo e questa beta, è qui per ribadirlo fortemente. Ben venga allora una progressione che ti ricompensa ad ogni nuovo livello, con un'arma, un gadget o una targhetta da mostrare accanto al tuo nick, in un circolo vizioso che pone il desiderio di farti solo divertire e magari farti sentire leggero pure se finisci 10-20 in una partita infernale. È per questo che COD non cambia, ed è per questo che tutti gli anni ci sono i record di vendite, in una curva che ha tentennato gli scorsi anni, non tanto per eccessivi demeriti degli sviluppatori quanto perché il mercato ha guardato, imparato e ha offerto ai giocatori un'esperienza simile su tanti altri generi, da Fall Guys a Fortnite, riducendo inevitabilmente il bacino di acquirenti interessati.

Call Of Duty Black Ops Cold War 3

Tante modalità di gioco

Lo dicevamo anche durante la prova della closed alpha: Cold War è perfetto quando fa il Call of Duty, quando ti butta nella mischia senza neanche chiederti il nome, quando ti lacera e ti fa esplodere il mondo addosso e poi ti estrae per buttarti nel match successivo. La modalità Armi combinate in dominio fino a 24 giocatori snatura un po' questo aspetto, iniziando a richiedere troppa concentrazione e coordinazione per avere risultati ottimali e continua a non convincerci troppo, esattamente come la nuovissima modalità di estrazione VIP, dove l'obiettivo è quello di scortare uno dei nostri compagni scelti casualmente all'estrazione prima che questo venga ucciso. Inutile dire che in questo caso trovarsi con un giocatore alle prime armi in squadra, o peggio ancora come VIP, non può che portare alla sconfitta vista l'inesistenza del respawn e il bilanciamento particolare dei match, dove perdere un uomo spesso porta velocemente al game over.

Sono modalità carine e interessanti per il pacchetto ma offrono uno stile di gioco votato eccessivamente al competitivo che poco hanno in comune con quanto espresso fino a oggi da Treyarch. Ben venga invece Assalto con armi combinate, in un'escalation di violenza che propone un solo obiettivo alla volta su cui concentrarsi e amplifica il caos a schermo delle modalità deathmatch, raddoppiando però il numero di giocatori. Per farvi capire meglio cosa si tratta è una copia snellita e semplificata della modalità Rush di Battlefield con delle componenti di Dominio, inclusi i dannatissimi veicoli. Combattere in un carro armato capace di far fuori tre soldati con un solo colpo è sicuramente divertente ma lo è un po' meno trovarselo davanti mentre imbracciamo un fucile d'assalto. Tolti i carri armati però, ci si diverte un mondo e già lo si era potuto osservare nella mappa Armada e oggi, ancora di più, con Cartel, un'area dedita alla coltivazione della droga in cui questa beta di ha permesso di affrontare le varie schermaglie.

Le mappe sono ampie e molto dense di costruzioni e contenuti di vario tipo, uscendo parecchio dal seminato dei soliti Call of Duty ma dobbiamo ammettere che non le abbiamo trovato affatto malaccio. Non riusciamo ancora a digerire le frequenti zone d'ombra e gli angoli ciechi che favoriscono sniping e camping a livelli eccessivi e nemmeno la gran quantità di elementi a schermo mossi dal vento che inquinano la visuale e finiscono per confondere e depistare il giocatore, difetti che ci porteremo dietro fino al lancio ma che non inficeranno comunque il valore di un pacchetto che sembra già particolarmente ricco.

Call Of Duty Black Ops Cold War 4

La Beta di Call of Duty Cold War su console non è affatto male e ci ha fatto divertire in maniera spensierata per questo lungo week end. Abbiamo apprezzato la volontà di Treyarch di offrire un prodotto in linea con la serie aggiungendo nuove modalità e contenuti a dismisura, sperando che questo non porti la community a dividersi eccessivamente sui server di gioco, il rischio più grande di quest'anno. Non manca poi molto al verdetto finale e non vediamo l'ora di mettere le mani sul prodotto completo per giocarci la campagna e poi inchiodarci alla poltrona per passare intere serate online o, perché no, anche solo qualche sparuta partita ogni tanto. Nel caso riusciste a provare la beta poi non dimenticatevi di raggiungere il livello 10 che vi garantirà l'accesso a un progetto speciale per la mitraglietta Ostilità reciproca una volta ottenuto il gioco completo.

CERTEZZE

  • Ritmo di gioco perfetto
  • Un sacco di modalità...

DUBBI

  • ...che rischiano di dividere eccessivamente la community
  • molti elementi di disturbo a schermo