Una minaccia proveniente da un altro mondo, una donna coraggiosa, un'atmosfera in stile Ai Confini della Realtà, armi sovrannaturali e poteri sovrumani: sono questi gli ingredienti di Control, l'ultimo progetto firmato da Remedy Entertainment, team autore di giochi come Alan Wake e Quantum Break. Un'avventura sorprendente, quella di Jesse Faden, che non sapevamo bene come inquadrare prima di metterci le mani sopra. Dopodiché tutto è diventato chiaro... be', più o meno.
La storia comincia appunto con la protagonista, Jesse, che accede all'enorme quartier generale del Federal Bureau of Control, un'agenzia che solo in un secondo momento scopriremo avere un ruolo di grande importanza per gli Stati Uniti e il mondo intero.
È infatti nata per individuare, studiare e contenere qualsiasi tipo di manifestazione sovrannaturale, che si tratti di oggetti misteriosi o di persone dotate di poteri inspiegabili, come appunto il personaggio che controlliamo.
Il precedente direttore si è tolto la vita in concomitanza con un evento disastroso: un'entità malvagia, il Sibilo, è riuscito a varcare i confini della nostra dimensione, prendendo possesso dell'edificio e di tanti agenti che ora sono diventati burattini nelle sue mani, pedine da impiegare per difendersi dal nostro attacco. Che sarà spietato, è chiaro: parliamo pur sempre di un action shooter, dotato nello specifico di un gunplay solido e spettacolare.
Armi e poteri
La chiave del gameplay di Control è rappresenta dall'Arma di Servizio: una pistola modulare che può cambiare forma e funzione, assumendo le caratteristiche di una mitragliatrice leggera o di un fucile a pompa, di un lanciagranate o di un fucile di precisione, per un totale di cinque differenti configurazioni.
Per sbloccarle bisogna procedere nella campagna e portare a termine specifiche missioni, e lo stesso discorso vale per i poteri telecinetici di Jesse: la ragazza può afferrare qualsiasi oggetto con la forza del pensiero e scagliarlo contro i nemici, creare barriere improvvisate con i detriti, e infine galleggiare nell'aria all'occorrenza.
Questo ampio set di possibilità offensive e difensive va a definire un sistema di combattimento solido e sfaccettato, che permette di approcciare le varie situazioni in maniera differente, in base alla strategia che preferiamo. Attaccare a testa bassa, sfruttando magari le manovre maggiormente efficaci dalla breve distanza, oppure rimanere al sicuro e centrare i bersagli con poderosi colpi di precisione?
Nel corso della storia scopriremo ben presto che vale tutto, e che alla spettacolare confusione degli scontri corrisponde una narrazione a dir poco peculiare, che ci proietta spesso e volentieri in una inquietante dimensione onirica.
Storia e struttura
C'è il presente di Jesse, il problema da risolvere, la fonte del Sibilo da individuare perché il quartier generale dell'agenzia venga ripulito dall'oscura presenza e si eviti una vera e propria invasione; ma al contempo Control ci mostra momenti del passato che hanno una diretta influenza su ciò che sta accadendo, e in qualche modo svelano importanti retroscena, forniscono tasselli di un puzzle complesso ma affascinante.
Chi è davvero la protagonista, da dove proviene la voce con cui comunica nella propria testa, chi sta cercando davvero fra i corridoi e le stanze della sede del Federal Bureau of Control, e cosa accadrà quando l'avrà trovato?
Domande a cui dovremo trovare una risposta mentre cerchiamo di confrontarci con la struttura in stile metroidvania del gioco, che sblocca nuove sezioni della mappa in corrispondenza con l'ottenimento di un potere o il superamento di una sfida.
L'esplorazione riserva molte sorprese e gli incarichi si moltiplicano man mano, aggiungendo alle missioni principali diverse quest secondarie e facoltative, che tuttavia vengono arricchite e rese imperdibili dalla presenza di impegnativi boss fight e situazioni paradossali, che fanno ulteriore luce sulle attività dell'agenzia.
L'impianto viene supportato tecnicamente e artisticamente in maniera inappuntabile, grazie a una direzione coraggiosa e convincente, a tratti innovativa e sperimentale, che cerca di coprire le inevitabili mancanze dei limiti produttivi e ci riesce nella maggior parte dei casi, lasciando indietro solo qualche elemento secondario e qualche magagna tecnica. Nello specifico, rallentamenti che si verificano su console quando sullo schermo si muovono un po' troppi personaggi, gli scontri si fanno furiosi e lo scenario contribuisce al caos fra mille residui e particelle.
Il comparto audio, con le sue eccellenti musiche e un sound design ben realizzato, chiude un quadro di grande solidità, a cui manca giusto quell'attenzione in più: un doveroso doppiaggio in italiano.