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Coromon, il provato: un Pokémonlike dal sapore retrò

Abbiamo provato la demo di un interessante monster collector in arrivo entro la fine dell'anno

PROVATO di Luca Porro   —   08/02/2021
Coromon
Coromon
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Negli ultimi anni la formula dei Pokémonlike è cresciuta a dismisura. La fame di "collezionismo" nei fan di mostriciattoli tascabili continuava a crescere e spinge tutt'ora gli appassionati a creare e/o cercare titoli simili da spolpare durante gli anni in cui il nuovo capitolo del franchise Game Freak si fa attendere. Questa situazione ha dunque portato alla nascita di numerosi esponenti del genere ognuno con le proprie peculiarità e originalità. Temtem e Nexomon sono alcuni degli esempi più celebri, ma da qualche mese l'attenzione dei fan si è concentrata su un titolo che vedrà la luce entro la fine di quest'anno e che grazie allo Steam Game Festival ha avuto i riflettori puntati negli ultimi giorni. Siamo pronti a fornirvi le nostre impressioni su questo titolo, nel provato di Coromon.

Collezionali tutti

Coromon 2

La forte impronta narrativa del gioco ci farà vestire i panni di un giovane eroe intento a salvare la regione di Velua e l'armonia tra umani e coromon dai piani malvagi di una società segreta. All'interno di questo classico cliché del genere si muovono trame secondarie e sotto trame che esaltano la volontà di TRAGsoft di creare una storia matura e in grado di coinvolgere gli appassionati. Andando a cercare sì quelli che sono alcuni pilastri del genere, ma offrendo anche sfumature più dark alla trama. Proprio in quest'ottica si colloca la scelta di inserire numerosi puzzle nel gioco per spezzare la continuità e la ripetitività intrinseche al genere. Non siamo di fronte agli enigmi articolati visti in alcune avventure grafiche, ma di certo a scelte intriganti, in grado di fare da apripista a possibili nuove strade future per il genere. Sempre in termini di scelte produttive, è interessante l'introduzione di un maggiore controllo sul gioco.

Innanzitutto la difficoltà del titolo, la quale potrà essere impostata dal giocatore, che prevede la scelta tra facile, difficile ed estrema. In secondo luogo la forte componente ruolistica per quanto riguarda i coromon. I mostriciattoli saranno personalizzabili attraverso la possibilità di migliorare le statistiche una volta raggiunto un determinato ottenimento di punti XP. Quella che può sembrare una banalità è invece una importante possibilità offerta al giocatore, spesso richiesta, e altrettanto spesso disattesa. Coromon vuole lasciare ampio margine di personalizzazione dell'esperienza sia nelle strategie e nello squad bulding sia nell'estetica del protagonista. Proprio quest'ultima possibilità è uno dei chiodi su cui il team di sviluppo ha voluto battere fortemente: il vostro personaggio potrà essere personalizzato a tal punto da poterlo portare al solarium per abbronzarsi.

Coromon 3

Coromon però è anche continuità col genere di appartenenza, nel rispetto di alcuni canoni chiave. Uno su tutti il combat system, a turni ovviamente. La pianificazione delle mosse, la scelta oculata dei membri della squadra e l'utilizzo di strumenti, passano per forza da un sistema a turni classico che permette di giostrare il tutto con la dovuta calma. La continuità in questi casi è necessaria, ma dobbiamo sottolineare come i puzzle e il mondo di gioco davvero interessante da esplorare e ricco di piccoli dettagli e misteri, nella nostra prova, siano un ottimo modo per bilanciare le battaglie a turni che in alcuni frangenti possono soffrire di una certa ripetitività e pesantezza.

L'interessante snodo a livello di gameplay lo costituiscono i Titani. All'interno di Coromon ci saranno alcune boss battle inserite proprio per offrire un corposo livello di sfida al giocatore. Qui, per vincere, bisognerà dimostrare di aver compreso e padroneggiato al meglio tutte le caratteristiche e possibilità offerte dal titolo e dai mostriciattoli catturabili.

Altri due elementi fondamentali offerti da Coromon, sui quali vogliamo concentrarci, sono lo stile artistico e la varietà ambientale. Il primo è inconfondibile: una pixel art retrò, che ricorda sì i primi Pokémon, ma anche titoli come Stardrew Valley. A rendere particolarmente piacevole agli occhi questa scelta è la volontà del team di sviluppo di differenziare le varie aree con una coerenza stilistica che comprende anche alcuni orpelli come la caduta della neve, l'illuminazione parziale dei lampioni nelle sezioni notturne, ecc. A questo si lega ovviamente l'ottima varietà ambientale. Velua offre numerosi ambienti ben caratterizzati, ognuno con le sue peculiarità e i suoi elementi caratteristici. A rendere godibile il paesaggio non è solo la coerenza, come detto in precedenza, ma anche l'armonia dei vari ambienti. Il passaggio tra i vari scenari è ben fatto e sottolinea un world bulding strutturato e pensato a priori dal macro al micro. Quello che può suonarvi scontato non lo è, creare infatti questo genere di rpg classici comporta una notevole difficoltà nella struttura del world building che spesso sfocia in sezioni a compartimenti stagni.

Coromon

La nostra breve prova di Coromon ci ha consegnato uno dei più interessanti Pokémonlike degli ultimi anni. Velua sembra essere una regione ricca e densa di misteri da scoprire, oltre ad essere una regione molto ben strutturata e armoniosa nel passaggio di scenario in scenario. Coromon non punta a un bestiario, ma i suoi 120 mostri compongono assieme ai puzzle e alla trama, un ottimo mix che ben caratterizza l'opera. La demo, in definitiva, ci ha lasciato la curiosità di capire se effettivamente ci troviamo davanti a un prodotto maturo come sembra.

CERTEZZE

  • Puzzle interessanti ed esplorazione ben strutturata
  • Coromon originali e peculiari
  • Trama intrigante

DUBBI

  • Va analizzata la longevità
  • La differenza la farà l'end-game se esisterà