La compilation di Final Fantasy VII è sempre un argomento di discussione piuttosto delicato tra la fanbase. Da una parte siamo cresciuti un po' tutti con le sue storie e con i suoi personaggi, mentre dall'altra... beh, diciamo solo che vi sono alcune scelte narrative che risulta a dir poco riduttivo definire "discutibili".
Che la si odi o la si ami, se non altro, quasi tutti sono concordi nel definire Crisis Core il suo "pezzo" più riuscito. Questo action GDR per PSP con Tabata alle redini, infatti, viene tutt'oggi considerato un prodotto solido, ulteriormente innalzato dalle qualità del suo protagonista: quel Zack Fair che rappresenta un tassello fondamentale di tutto Final Fantasy VII.
Ma perché Zack è così popolare? E quali sono le caratteristiche che lo rendono un ritorno molto gradito nella mitologia di Final Fantasy? Beh, oggi cerchiamo di spiegarvelo a grandi linee, dando anche un'occhiata approfondita al trailer di Crisis Core Final Fantasy 7 - Reunion, il remake grafico recentemente svelato durante lo stream celebrativo per il venticinquesimo anniversario di Final Fantasy VII. Anche perché sospettiamo che dietro a questo ritorno non ci sia solo la volontà di ridare vita a un gioco molto apprezzato...
Un solo uomo sano in un mondo di folli
Crisis Core è, a tutti gli effetti, un prequel di Final Fantasy VII incentrato sul personaggio di Zack, che espande il background narrativo di quel titolo andando più a fondo nell'organizzazione dei Soldier e inserendo nel mix una discreta lista di personaggi, tra cui anche un antagonista infilato a forza nella lore originale di nome Genesis Rhapsodos, modellato sulle fattezze del noto cantante giapponese Gackt.
Genesis parla prevalentemente citando un poema di nome Loveless, ha poteri eccezionali ed è un cattivo (per dirla nel modo più delicato possibile) "abbastanza divisivo". Rappresenta se non altro un perfetto contraltare a Zack, dato che Crisis Core già all'epoca aveva la capacità di far sembrare il giovane Soldier l'unica persona sana di mente in un mondo di pazzi (o completi imbecilli). Forse è anche per questo che a oggi è così apprezzato: il ragazzo è il fulcro della trama di Crisis Core, e il suo legame con Final Fantasy VII e ai suoi protagonisti è straordinariamente forte. Certo, nel gioco di Tabata (anche se alla scrittura c'era un Nojima assolutamente non in gran forma) il focus su di lui va a discapito di altri personaggi iconici (prevalentemente Aerith, caratterizzata in modo tremendo qui), ma se non altro nel complesso rappresenta un motore trainante più che degno per continuare.
Considerando che nel trailer lo script originale sembrava seguito senza alcuna variazione, sospettiamo che Crisis Core non abbia significative modifiche alla storia o ai dialoghi. Qualche rimaneggiamento però potrebbe esserci, perché in tutta sincerità crediamo che il suo ritorno sia parte di un piano più grosso, per certi versi anticipato da Tetsuya Nomura con le sue ultime dichiarazioni su Twitter. Final Fantasy VII Rebirth pare infatti volersi distaccare di brutto dall'originale per proporre una linea narrativa differente e, se tanto ci dà tanto, la piuma bianca che compare nel trailer è un indizio per il ritorno di Angeal (altro personaggio di Crisis Core). Non saremmo affatto sorpresi, dato che già l'intenzione era sembrata evidente nella Part 1, se vi fosse un'ulteriore integrazione della compilation nella campagna base con Rebirth, e questo comportasse il ritorno di personaggi come Genesis o Angeal assieme a Zack nel "remake" in tre parti. Visto così, il remake grafico di Crisis Core acquisterebbe più senso già solo per la volontà di mettere la nuova fanbase in pari con avvenimenti e personaggi appartenenti alla compilation per facilitare la comprensione degli eventi. Essendo la tendenza a spargere informazioni altrove e a recuperarle con collection e remaster peraltro una costante di Nomura e dei suoi anche per Kingdom Hearts, siamo abbastanza convinti che anche qui il piano sia più o meno questo.
Lo apprezziamo? No, anzi lo riteniamo molto discutibile anche nella serie con Sora protagonista, ma un ulteriore indizio sta nella qualità del remake di Crisis Core. I modelli dei personaggi primari infatti sono completamente rifatti, con un livello qualitativo che ben si sposa a Final Fantasy VII Remake. Molto meno significativo invece è il lavoro fatto sulle mappe (al di fuori di quella iniziale, dove gli asset sono presi di peso da Final Fantasy VII Part 1) e su certi nemici, dove l'upgrade grafico sembra essere più marginale e prevalentemente legato a texture nuove di pacca. Nel complesso, comunque, è un lavoro tutt'altro che superficiale e ci sembra fatto apposta per diventare parte integrante della "nuova mitologia" del VII che il team attuale sta creando.
Dal punto di vista del gameplay, invece, il titolo sembra seguire sistemi pressoché identici. Si tratta ancora di un GDR action in tempo reale. Crediamo che verrà svecchiato significativamente nel combattimento (soprattutto nelle manovre base), eppure il sistema di materia dell'originale è sicuramente intatto ed è ancora accompagnato da quello della "slot machine": un curioso sistema casuale che offre bonus o la capacità di eseguire delle devastanti limit quando tre figure uguali si allineano durante uno scontro. Non si tratta di meccaniche straordinariamente intuitive, ma già all'epoca non erano male, gli elementi casuali potrebbero venir resi più regolabili, e crediamo che svecchiando qualche elemento Crisis Core resti godibilissimo anche oggi.
A farci storcere il naso, in verità, sono stati i doppiaggi in inglese, che ci sono parsi molto più robotici e innaturali rispetto a quanto visto nell'ottimo Remake Part 1. Potrebbe trattarsi di un'operazione in generale più affrettata e meno curata rispetto a quel titolo, ma sarebbe un peccato se il piano di Square fosse effettivamente integrare maggiormente Crisis Core e le sue vicende con Final Fantasy VII.
Nel complesso comunque è un ritorno apprezzabile, che permetterà a molti di affrontare un titolo di ottima qualità. Parte di noi avrebbe preferito lasciare Gackt ai suoi concerti piuttosto che rivederlo nella lore di Final Fantasy VII, ma evidentemente i sacrifici di sangue agli dei pagani non hanno più l'efficacia di una volta. Ce ne faremo una ragione.