19

Dark and Darker, un gioco fantasy che ha il sapore di Escape from Tarkov

Il provato di Dark and Darker, uno "sparatutto" fantasy pensato per il gioco cooperativo che si ispira non poco an Escape from Tarkov.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   18/02/2023
Dark and Darker, un gioco fantasy che ha il sapore di Escape from Tarkov
Dark and Darker
Dark and Darker
Articoli News Video Immagini

Quando si organizza una campagna di, gioco famoso a caso, Dungeons & Dragons, difficilmente lo si fa solo per tirare dei dadi. Ogni giocatore in cuor suo spera di riuscirsi a immaginarsi mentre penetra in luoghi pericolosissimi, pieni di mostri e di tesori, finendo per avere la meglio e tornare a casa con la gloria e il bottino (ovviamente è una semplificazione). Come scoprirete leggendo il provato di Dark and Darker, il titolo di IRONMACE tenta di guardare a quel tipo di esperienza, pur essendo sostanzialmente uno "sparatutto in prima persona fantasy", da giocarsi PvPvE.

Dungeon crawler spietato

Il mondo di Dark and Darker è molto buio
Il mondo di Dark and Darker è molto buio

I ragni sono fastidiosissimi. Questa è la prima frase che ci è venuta da scrivere per parlare di Dark and Darker. Appaiono senza sosta, sono deboli ma implacabili e nei momenti più concitati non lasciano scampo. Durante le ore che abbiamo passato con la demo del gioco, pubblicata in occasione del recente Steam Next Fest, ma proseguita oltre per problemi tecnici, ci è capitato più volte di essere mangiati dai ragni. Una volta stavamo correndo verso l'uscita con poca vita rimasta ed eccoli là a divederci dall'agognata meta. I nostri due compagni di squadra, invece di aiutarci, se ne sono andati per non perdere il loro bottino e noi siamo rimasti lì, soli, a tentare di fermare le bestioline pelose, ma con scarsi risultati. Mentre venivamo mangiati ci è venuto in mente Escape from Tarkov, titolo a cui IRONMACE deve aver guardato parecchio per realizzare il suo gioco.

L'atmosfera è quella di un gioco di ruolo
L'atmosfera è quella di un gioco di ruolo

Il cinismo delle dinamiche di gioco è più o meno lo stesso: ci si aiuta finché non si è nelle condizioni di capitalizzare, disinteressandosi a ciò che si lascia alle spalle. Il classico mors tua ai tempi dei giochi online.

Di suo Dark and Darker è un dungeon crawler spietatissimo, costruito guardando ai classici dei giochi di ruolo. È anche un "extraction shooter", in cui sostanzialmente vince chi riesce a scappare dalla mappa dopo aver raggiunto gli obiettivi principali. Ha anche un po' del battle royale, visto che l'area di gioco si restringe con il tempo. La premessa è abbastanza semplice da spiegare: fino a sei team di tre giocatori vengono inviati in un dungeon sotto a una cittadella in rovina dove devono raccogliere più tesori possibili.

Vince chi uscendo dal portale che viene generato casualmente ha con sé più cose. Una partita dura massimo dieci minuti (almeno nella demo), ma spesso non si riesce a sopravvivere così a lungo. Come già accennato, il dungeon in cui si va a caccia di tesori è pieno di nemici: zombi, ragni, ghoul e altri ancora. È anche un luogo molto buio, in bisogna imparare a gestire bene le torce. Essere troppo visibili rende dei bersagli facili. Bisogna imparare a usare l'oscurità a proprio vantaggio, se si vuole avere qualche possibilità di uscirne integri. Anche perché il gioco fa di tutto per impedirlo.

Esperienza hardcore

Meditare intorno a un falò è molto utile
Meditare intorno a un falò è molto utile

Sin dalle prime partite si capisce chiaramente che Dark and Darker non ha nessuna pietà: il nostro barbaro è stato fatto a pezzi più volte dai nemici, che possono togliere metà barra della salute con un colpo solo a un personaggio di primo livello. Ci sono anche delle trappole letali, spesso poco visibili, che rendono il tutto ancora più complicato. In linea di massima non bisogna correre, ma il timer continua a calare, dicendoci che anche stare fermi ad aspettare non è il massimo. Durante la prima partita moriamo prestissimo, il tempo di incontrare uno scheletro guerriero e sottovalutarlo. Entriamo nella seconda partita con un tradizionale guerriero equipaggiato di spada e scudo, ma uno scheletro ci sfonda la testa con un singolo colpo. Non avevamo capito che per parare bisogna non solo alzare, ma anche indirizzare lo scudo, altrimenti addio. Ricominciamo e questa volta, al terzo tentativo, riusciamo a non farci uccidere da uno scheletro vivente... ma da uno zombi sì.

Più sono piccoli e più sono letali
Più sono piccoli e più sono letali

In realtà il combattimento lo abbiamo pure vinto in questo caso, ma il suo miasma ci ha seguito e, infine, uccisi. Nonostante le tre morti repentine abbiamo deciso di continuare, un po' perché l'ambientazione era di nostro gradimento, e un po' perché il sistema di combattimento, lento e diretto, molto fisico nel complesso, ci era piaciuto nella sua essenzialità. Quest'ultimo sembra essere pensato, come resto del gioco, per far meditare ogni colpo al giocatore, in modo da evitare lo spam di attacchi a caso, come avviene in altri lidi. La difficoltà elevata è anche funzionale alla collaborazione tra i giocatori, che sono così meno motivati dal tentare la sorte da soli, preferendo collaborare almeno fino all'uscita. Certo, bisogna stare attenti ai traditori, quelli che uccidono prima di uscire dai portali per prendersi il bottino accumulato, e a quelli che ci vogliono fare secchi subito, ma sono dettagli.

Ne usciremo vivi?
Ne usciremo vivi?

Sugli equilibri di gioco preferiamo invece non esporci più di tanto. Dark and Darker è ancora in fase di test, quindi che possano esserci dei problemi è quasi scontato. In generale abbiamo notato alcuni squilibri nel sistema di combattimento, in particolare a causa della difficoltà di schivare. In linea di massima, ogni classe ha i suoi problemi, il che pare una scelta voluta in fase di design. Ad esempio i barbari sono quelli inizialmente più esposti, perché partono senza scudo, ma con il tempo diventano molto forti, tanto che c'è chi ha chiesto di nerfarli. Maghi e chierici sono due classi preziose, perché consentono di usare gli incantesimi, ma allo stesso tempo richiedono di meditare davanti ai falò per recuperarli, operazione non proprio indolore.

In generale la demo di Dark and Darker ci è piaciuta. A molti non piacerà la commistione di tutti questi generi, ma attualmente vale quantomeno l'attesa della versione definitiva. In fondo cosa c'è di meglio di andare a esplorare un posto antico e pericolosissimo.

CERTEZZE

  • Gameplay solido e ben studiato
  • Il feeling da Escape from Tarkov

DUBBI

  • Gli equilibri di gioco vanno rivisti