Manca davvero poco all'uscita di Dead Island 2, previsto in arrivo su PC e console il 21 aprile 2023. Dopo i molti trailer e le anteprime, abbiamo un'idea molto più chiara di come sarà strutturata la Los Angeles post apocalittica che farà da sfondo alle vicende del gioco. Chiamata dai protagonisti Hell-A, in un gioco di parole tra l'inferno (hell) e l'acronimo con cui ci si riferisce alla megalopoli californiana (LA), la Città degli Angeli è l'architrave su cui poggia l'intera esperienza.
Gli sviluppatori di Dambuster Studios hanno fatto un gran lavoro nel ricreare l'atmosfera calda e lussureggiante che si respira a Los Angeles, per poi distruggere tutto, o quasi, con un'apocalisse zombie dall'identità ben definita. Quello che ha stupito chi ha provato il gioco recentemente, infatti, è la precisione con cui i molti archetipi che oggi popolano LA siano stati ben zombificati per popolare i livelli del gioco.
Dal bodybuilder super pompato alla fashionista, passando per idraulici e contabili, il mondo di Dead Island 2 è uno specchio intriso di follia della nostra società.
In questo approfondimento sul mondo di gioco di Dead Island 2 vi racconteremo degli ambienti, delle attività, dell'evoluzione tecnologica e della gioia di esplorare Hell-A in attesa del prossimo 21 aprile.
Los Angeles prima di tutto
Una priorità degli sviluppatori di Dead Island 2 è stata certamente quella di restituire una Los Angeles che fosse autentica, come ce la immaginiamo dai film, ma anche immersa nella nostra società attuale. Questo processo è iniziato con i luoghi più iconici del territorio, che vanno da Sunset Boulevard, con le sue palme altissime, alla spiaggia e al molo di Santa Monica, per poi finire tra le mega-ville delle star o dei multimilionari sulle colline di Bel Air. Non mancano nemmeno le vie dello shopping, la metropolitana e i molti hotel che popolano le vie trafficate del centro città.
Hell-A non è solo glamour e, tra un'esplosione e l'altra, dovremo anche sporcarci le mani nelle fogne, attraverso i vicoli e le macerie di una città che ha appena incontrato l'apocalisse zombie. Questo mescolarsi di un ambiente di tendenza e alla moda come quello di Los Angeles con un'invasione di non morti è quello che ha dato a Dead Island 2 una chiarissima identità visiva. Non ci ritroveremo in un mondo decadente con edifici crollati e la natura che si è ripresa ogni cosa, bensì in una città che si proponeva come il massimo che la vita ha da offrire e che ora ha come abitanti decine di migliaia di zombie e qualche superstite. I colori, la saturazione degli ambienti e la ricchezza dei suoi abitanti sono evidenti nel DNA di Hell-A rendendola una location iconica per spappolare non morti.
Una struttura lineare aperta
Hell-A sarà strutturata come una serie di mappe o livelli, meticolosamente costruiti per enfatizzarne l'unicità e, quando il giocatore li rivisiterà, li osserverà letteralmente sotto una luce diversa grazie al cambio delle condizioni atmosferiche e dell'ora del giorno. Non solo, cambieranno i nemici e l'atmosfera, più cupa o più luminosa, in base all'intensità dell'esperienza. Questa struttura, cosiddetta open linear, o lineare aperta, è una strategia efficace per mantenere l'esperienza sempre nuova e fresca dal punto di vista visivo, così da progredire tanto nella storia quanto nel mondo di gioco.
Dai trailer e dalla nostra prova di Dead Island 2 emerge una grande varietà degli asset realizzati per questo gioco. Dagli interni delle case ai negozi passando per i condotti sotterranei e le mega ville, ogni ambiente si presenta in modo unico al giocatore. Momenti grafici tendenti al fotorealismo si alternano a scene di spappolamento di zombie con un'accuratezza negli strati di carne e ossa mai vista. L'ambiente, poi, andrà modificato e manipolato da chi gioca con puzzle ed enigmi per aprire porte o riportare la corrente in alcuni luoghi. L'esplorazione attenta di questi ambienti, infine, svolgerà un ruolo fondamentale nella progressione e nell'evoluzione dei personaggi e della loro attrezzatura.
Un occhio cinematografico
Hell-A, le sue vie e i suoi interni sembrano dei veri e propri set da film che gli sviluppatori hanno messo in piedi con occhio attento, anche come tributo al mondo di Hollywood, indissolubilmente legato alla città di Los Angeles. Questa sensibilità cinematografica si vede non solo nella qualità degli ambienti, ma anche nella costruzione delle scene, sia giocate sia nei filmati, in cui vediamo un armonioso mix di colori, luce ambientale, musica e performance di protagonisti e degli altri personaggi. La luce tagliente del sole californiano, le ombre spigolose delle finestre al primo piano e la luce dei neon dentro e fuori dalle abitazioni illuminano ogni combattimento e trasportano chi gioca direttamente sul Sunset Boulevard.
L'utilizzo della luce è un elemento chiave anche del backtracking all'interno del gioco. I livelli di cui parlavamo prima vengono rivisitati nel corso dell'avventura, ma mai con le stesse condizioni atmosferiche e di luce. Tornare sulle colline di Bel Air di notte regala emozioni completamente diverse che sotto il caldo sole della California. I lampioni rotti, le luci delle macchine e le poche case illuminate creano una penombra che, insieme alla nebbiolina leggera, regala proprio quell'atmosfera da film horror classico in cui spappolare teste di zombie.
Crafting e interazioni
Il mondo di Dead Island 2 non merita di essere esplorato semplicemente perché è bello da vedere, ma anche perché è pieno di risorse con cui potenziare il proprio arsenale e i poteri del personaggio che sceglierete. Quando incontrerete un tavolo da lavoro potrete analizzare le vostre armi da fuoco e da combattimento corpo a corpo per scoprirne le modifiche disponibili, trasformando così una mazza da baseball in un'elettrificante sorpresa per i non morti che incontrerete. Le componenti necessarie a queste trasformazioni potrebbero nascondersi ovunque, quindi meglio controllare anche gli armadi dei ricconi di Los Angeles che, come dice una delle protagoniste "non potete immaginare cosa gli abitanti di LA tengono nelle loro case di Hollywood".
Anche l'ambiente circostante può trasformarsi in un'arma: basta una batteria per auto e qualche zombie in piscina e l'elettroshock è assicurato. Il fuoco è un alleato prezioso e dai trailer sembra un'arma particolarmente efficace contro i non morti. Tutte queste location iconiche, poi, saranno esplorabili in cooperativa fino a tre giocatori per scoprire risorse, scovare luoghi segreti, risolvere enigmi e, soprattutto, massacrare zombie in compagnia. Gli sviluppatori di Dambusters Studios hanno fatto un bel lavoro nel ricreare il fascino eclettico di Los Angeles e trasformarlo in benzina per un'apocalisse zombie. Ora non ci resta che aspettare il 21 aprile per fare una passeggiata lungo il molo di Santa Monica in compagnia di qualche centinaio di non morti.