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Death Stranding Director's Cut, l'anteprima

Diamo uno sguardo in anteprima a tutte le novità annunciate per Death Stranding Director's Cut durante lo State of Play dell'8 luglio

ANTEPRIMA di Alessandra Borgonovo   —   09/07/2021
Death Stranding: Director's Cut
Death Stranding: Director's Cut
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Se n'è discusso quasi ogni giorno fin dall'annuncio durante il Summer Game Fest e, senza troppa sorpresa, Death Stranding Director's Cut è tornato a mostrarsi nel corso dello State of Play dell'8 luglio. Una presentazione che, era stato specificato, non si sarebbe focalizzata sui prossimi grandi tripla A come God of War o Horizon Forbidden West preferendo invece dedicare spazio a titoli minori: tra un inaspettato Moss: Book II e un F.I.S.T. (che ha un po' mitigato la delusione nel non aver visto un ritorno di Stray), si è però fatta spazio anche l'ultima opera di Hideo Kojima.

Per spiegare più nel dettaglio cosa ci aspetterà in questa Director's Cut - la prima di quello che potrebbe essere un nuovo trend, seguita a ruota da Ghost of Tsushima che ha adottato la stessa nomenclatura per la sua edizione definitiva, abbiamo pensato a questa anteprima di Death Stranding Director's Cut.

Scopriamo dunque più da vicino i contenuti in programma per il prossimo 24 settembre.

Un nuovo domani ci attende

Seguendo l'ordine del trailer qui sopra, ci vengono anzitutto anticipate nuove battaglie. Non è chiaro se dovremo affrontare boss inediti, che a nostro avviso è l'opzione più logica, o verranno solamente introdotti nemici generici assenti dalla versione originale: quest'ultima opzione renderebbe le cose semplice in termini di contestualizzazione, sia che si tratti di Muli sia che si tratti di CA. Se invece dovessimo confrontarci con dei boss, allora bisognerebbe vedere in che modo sono stati inseriti, perché ogni pericolo di un certo rilievo (e dimensione) affrontato da Sam aveva una logica. Potrebbero essere battaglie legate ai contenuti inediti di trama? Anche questa è un'opzione plausibile e, anzi, interessante perché anticiperebbe la possibile creazione di nemici dal design unico.

Subito dopo si passa a una serie di aggiornamenti riguardanti un sistema di combattimento avanzato, tutti però incentrati sui potenziali scontri con i Muli: questo è l'aspetto che meno ci ha convinto del pacchetto, perché se è pur vero che queste sezioni risultavano molto goffe nel gioco originale (con un corpo a corpo discutibile e i conflitti a distanza che potevano essere risolti per la maggior parte con la Bola Gun), il punto principale era che non si sentivano necessarie da principio. Strutturarle meglio, con nuove mosse corpo a corpo e armi letali/non letali tra cui addirittura una mitragliatrice da postazione, va a privare il gioco del fascino di evitare il più possibile uno scontro diretto con i Muli e ci ricorda un po' i tempi in cui Metal Gear era descritto come videogioco stealth ma, in ogni trailer, c'era Snake che faceva saltare qualcosa a colpi di lanciarazzi.

Di tutto Death Stranding, il concetto di dover combattere contro esseri umani e soprattutto il modo in cui è stato introdotto erano gli elementi più stonati e meno funzionali. Se da un lato ha senso averlo rifinito, dall'altro sarebbe stato meglio lavorare per ridurre queste interazioni e non incentivarle.

Death Stranding Director's Cut
Death Stranding Director's Cut

Più apprezzabili invece le introduzioni per agevolare, o quantomeno variare, le consegne. Tutte tranne la catapulta, che ci sembra ancora una volta fuori contesto e non particolarmente necessaria in un'esperienza, vale la pena ricordarlo, completa già nella sua edizione originale. Un esoscheletro di supporto e il Buddy Bot sono invece aggiunte che non vanno a minare gli equilibri, in particolare il robottino tutto gambe che spesso faceva danno durante le consegne in solitario. Vederlo correre al nostro fianco, o usarlo addirittura per riposare le gambe facendoci trasportare, ci ha strappato un sorriso e rientra bene nell'ottica un po' bizzarra di Kojima. Ottima anche la rampa, che fa le veci del ponte ma con molto più stile. Non toglie né aggiunge nulla al pacchetto ma è un'opzione sensata nel complesso.

Si arriva così al Circuito di Fragile. Non sappiamo esattamente come reagire a questo contenuto, se non dicendo che è una "kojimata": d'altronde se esistono le "nomurate", è possibile che anche il Maestro possa concedersi uno e più vizi. Se ne sentiva la necessità? No, come probabilmente non era necessaria nessuna delle aggiunte di cui sopra, nemmeno quelle meglio introdotte nel contesto, però potrebbero rivelarsi divertenti. Certo, per quanto ne sappiamo ora sono spazi che non hanno senso all'interno di un'ambientazione mortale come quella di Death Stranding, ma a occhio sembra sfruttino le strade costruite dallo stesso Sam, quindi limitiamoci a considerarlo un divertissement.

Death Stranding Director's Cut
Death Stranding Director's Cut


Il piatto forte di Death Stranding Director's Cut sono chiaramente i contenuti di storia aggiuntivi: su questo non sono stati forniti dettagli, ma già solo vedere, nei pochi secondi di video, una serie di capsule per BB vuote e abbandonate, assieme a un inaspettato cimitero in un piccolo campo fiorito e al probabile focus su racconti (per non dire tragedie) di vite vissute, è sufficiente a incuriosirci.

Senza poi contare i nuovi nemici introdotti, la cui identità è anch'essa sconosciuta. Potrebbero essere una versione ulteriormente avanzata dei Muli ma sospettiamo possa esserci qualcosa di più dietro e non vediamo l'ora di scoprirlo. Per quel poco che ci sono stati mostrati, anche tenendo conto del precedente trailer in cui si ricalcava molto il filmato di apertura a Shadow Moses in Metal Gear Solid, non siamo riusciti a farci un'idea di chi possano essere: è sicuro che nell'internet qualcuno stia provvedendo ad analizzare pixel per pixel le immagini in cerca del minimo dettaglio ma per adesso non ci sono grosse teorie in merito.

Da ultimo, un post sul PlayStation Blog ha confermato le novità proprie della versione PS5: inutile dire che la più attesa, per noi, riguarda il feedback aptico e la resistenza dei grilletti. Vogliamo sentire sotto le dita tutto il peso e la fatica del gestire i carichi fuori misura di Sam, perché ammettiamolo, tutti l'abbiamo prima o poi caricato di un peso e una quantità di oggetti decisamente fuori scala. Per quanto il 3D Audio, i caricamenti rapidi e le modalità Performance/Fidelity siano caratteristiche più che apprezzabili, i grilletti sono quella su cui ci concentreremo di più giocando - la migliore per restituire la fatica di camminate e scalate eterne. Il domani è di nuovo nelle nostre mani.

Death Stranding Director's Cut si è presentato con più contenuti di quanti ci aspettassimo: non tutti sono necessari, e anche quelli che si dimostrano più a fuoco non sembrano comunque indispensabili, ma è pur vero che il piatto principale di questa edizione definitiva sono le componenti narrative inedite. Cosa può raccontare in più, il gioco, che non abbia già detto? In che modo Hideo Kojima espanderà la storia affinché risulti significativa per la lore? Domande cui è impossibile dare risposta, perché la direzione che può prendere l'estro di Kojima è imprevedibile e Death Stranding l'ha confermato: non ci resta che aspettare il 24 settembre per capire le potenzialità di questa Director's Cut.

CERTEZZE

  • Non vediamo l'ora di testare il feedback aptico
  • I contenuti relativi alla storia sembrano intriganti

DUBBI

  • Le migliorie al sistema di combattimento non si sentivano necessarie
  • Speriamo che le nuove introduzioni non snaturino l'essenza del gioco