È incredibile osservare come negli anni The Elder Scrolls Online si sia evoluto e abbia, meritatamente, iniziato a far parlare di sé gli amanti degli MMORPG. Gli sviluppatori, con le ultime espansioni, hanno infatti saputo accontentare i desideri dei giocatori storici, ma sono anche stati in grado di aiutare i casual e i novizi ad entrare in questo universo, proponendo un titolo fruibile da un pubblico incredibilmente vasto. Tutorial molto più curati, come avevamo visto nella nostra più recente anteprima, un revamp del sistema di abilità e talenti, ma anche universi narrativi di maggior richiamo rispetto al passato, con l'immaginario di Skyrim a farne da portabandiera nelle ultime iterazioni. Il nuovo ciclo vitale di The Elder Scrolls Online oggi accoglie a braccia aperte Blackwood, con il suo stile cupo e dall'incredibile fascino.
Dopo numerose ore di gioco eccovi dunque la nostra recensione di The Elder Scrolls Online: Blackwood.
I nuovi giocatori sono i benvenuti!
Lo sappiamo che il discorso è ciclico e viene ripetuto ad ogni nuova espansione ma, anche questa volta, Zenimax ha continuato a lavorare per fare in modo che l'ingresso dei nuovi giocatori sui server di gioco sia il più semplice e pratico possibile, evitando addirittura di legarli indissolubilmente ai nuovi contenuti per iniziare l'avventura.
Blackwood infatti, introduce un tutorial omnicomprensivo, capace di spiegare le basi del movimento, del combattimento e la struttura portante del gioco, ma anche ideato in modo che, alla sua conclusione, i giocatori possano scegliere liberamente l'espansione preferita e da lì pianificare la propria avventura. Una lunga serie di portali, infatti, vi permetterà di raggiungere qualsiasi area del mondo e questo, unito al livellamento automatico delle varie regioni, dei nemici e delle quest che lo compongono, offre la possibilità di godere a trecentosessanta gradi qualsiasi contenuto dal lancio a oggi.
Questa non è comunque l'unica introduzione atta a facilitare l'ingresso dei nuovi giocatori, ma le fa eco il nuovo sistema dei compagni pensato, ovviamente, per i personaggi di livello basso, ma anche per chi ha il desiderio di affrontare l'avventura su Tamriel da vero lupo solitario.
Certo, pensare che un MMO possa essere giocato come un'avventura singleplayer può fare storcere il naso, ma dobbiamo dire che negli anni e anche su altri titoli abbiamo davvero apprezzato i puri momenti di farming in pieno relax, senza dover discutere od organizzarsi con altri giocatori per affrontare dungeon e sfide o anche solo per girare il mondo con i nostri tempi completando missioni principali e secondarie. Il pregio più grande di questa novità è proprio questo insomma, la piena capacità di gestirsi i ritmi di gioco in maniera autonoma, senza dover rischiare di stare dietro a qualcuno che vuole saltare i dialoghi o correre da una quest all'altra pur restando in una bolla dove il giocatore non si sente solo.
L'IA più di una volta si è poi dimostrata migliore di tanti compagni di avventure incontrati nel corso degli anni. Che giochiate per le quest, per i nuovi dungeon o per il più becero fattore di collezionismo sfrenato del nuovo equipaggiamento scintillante, quello che dovete sapere è che la nuova linea narrativa è sicuramente da annoverare tra gli elementi più riusciti di Blackwood.
Le basi forse possono sembrare un tantino abusate, con 4 fonti di potere misteriose da recuperare per evitare che finiscano nelle mani sbagliate, ma l'intero evolversi degli accadimenti vi lascerà più di una volta intrigati dall'intreccio narrativo, con buoni colpi di scena e la comparsa di vecchie conoscenze capaci di strappare ai più nostalgici un sincero senso di appartenenza al mondo di gioco.
Mai più da soli su Tamriel
Dicevamo dei compagni, quindi. NPC che vi faranno da spalla nelle vostre avventure, un fido alleato capace di prendere le mazzate in prima linea al posto vostro mentre lanciate frecce o incantesimi dalla distanza o un supporto al vostro tank di fiducia.
Non sono però da considerarsi semplici poligoni da cannone, tant'è che vi sarà richiesto in più occasioni di assecondare le loro esigenze, magari proprio intraprendendo missioni secondarie opposte o addirittura moderando i vostri comportamenti nel mondo di gioco onde evitare la loro precoce dipartita. Diventano quindi dei Tamagotchi virtuali da curare, non solo in senso di equipaggiamento che potrete fargli indossare per migliorare determinate statistiche, ma anche in ottica morale aggiungendo quel livello sempre più necessario in questi casi per umanizzare un rapporto altrimenti troppo freddo.
Una scelta che ad essere sinceri ci è piaciuta e che ben si sposa con l'atmosfera che Blackwood e la sua storia ci hanno offerto. A tutto questo grosso contorno ci si mettono poi i contenuti più classici, quelli cioè che consentono di avventurarsi per le nuove terre e prepararsi ad affrontare Mehrunes Dagon, principe della distruzione e figura costante sullo sfondo della nuova avventura. Una presenza incombente e che trasmette splendidamente il concetto di viaggio dell'eroe, con il suo obiettivo finale pronto ad annichilirlo in un istante, mentre questo si prepara al meglio per affrontarlo.
È la classica ciccia che vogliamo in ogni espansione anche se, purtroppo, questa volta non ci sono nuove classi, abilità particolari o rivoluzioni nel gameplay vero e proprio ad accompagnarla. Si va ad aggiungere un pochino più di varietà agli eventi pubblici, si ritoccano i dungeon cercando di renderli più dinamici ma non cambia l'equazione che ha reso The Elder Scrolls Online ciò che abbiamo imparato a conoscere ed amare già con la precedente espansione.
Conclusioni
Continua, inesorabile il lavoro di Zenimax per portare sui server di gioco di Elder Scrolls Online ondate di nuovi giocatori. La strategia è alla luce del sole e le nuove introduzioni principali, come i compagni, servono proprio a facilitare il gioco per i novizi, a renderlo più dinamico e avvincente anche senza la necessità di un gruppo. Bisogna stare attenti però a continuare a dare cose da fare anche chi Elder Scrolls lo mastica tutti i giorni, perché dungeon e Trials vanno bene ma devono portare anche nuovi stimoli e motivazioni per continuare a restare a giocare e popolare i server e la fascia di end game del gioco, che è altresì importantissima.
PRO
- Una nuova espansione dall'eccellente narrazione
- I compagni sono un'ottima trovata
- Perfetto per i novizi...
CONTRO
- ... ma più debole per i veterani
- Il desiderio di avere nuove classi e abilità è sempre pulsante