Il provato della beta di Desperados III non può che iniziare con uno sguardo al passato, tornando indietro fino a quando i giochi tattici con visuale isometrica come il primo capitolo di questa stessa serie e altri come Commandos andavano per la maggiore. Dal primo Desperados: Wanted Dead or Alive sono passati quasi venti anni, e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Il filone aureo del genere tattico di cui la fatica della defunta Spellbound Entertainment era rappresentante si è ormai esaurito, ma questo non ha impedito a THQ Nordic di prendere in mano le redini di Desperados, affidandolo alle mani di Mimimi Games. È stato proprio il team con base a Monaco a dimostrare con Shadow Tactics che questo genere può avere ancora qualcosa da dire, rendendo così felici i fan dei primi tre capitoli della serie. Allo stesso tempo, Desperados III farà leva sulla sua ambientazione dal sapore spaghetti western per tentare di avvicinare nuove leve a questo genere quasi dimenticato. Per dire se l'operazione sarà a tutti gli effetti riuscita dovremo aspettare la recensione in arrivo insieme a Desperados III nel corso della prossima estate, ma dopo aver passato qualche ora in compagnia di Cooper e soci in alcune missioni abbiamo iniziato a farci un'idea.
Trama e personaggi: facce vecchie e nuove
Desperados III si presenta come prequel del primissimo capitolo della serie. La beta parte da quello che sarà il tutorial anche nella versione finale del gioco, nel quale ci viene mostrato addirittura un John Cooper bambino, impegnato a capire come sgattaiolare indisturbato tra i propri avversari. Passata la fase introduttiva, ritroviamo lo storico protagonista della serie in versione adulta, impegnato a viaggiare fino a Flagstaff incontrando alcune inevitabili peripezie lungo il tragitto. Le prime missioni ci danno modo di conoscere gli altri protagonisti di Desperados III, alcuni dei quali hanno volti già conosciuti dai fan della serie. Tornano infatti l'immancabile Doc McCoy e l'affascinante Kate O'Hara, accompagnati dai nuovi ingressi di Hector Mendoza e Isabelle Moreau. Ognuno di essi possiede ovviamente le proprie abilità, ed è sulla combinazione di queste che il giocatore deve fare leva per portare a termine le missioni.
Su Cooper c'è poco da dire, visto che si tratta del solito pistolero in grado però anche di passare inosservato e all'occorrenza di arrampicarsi dove altri non riescono. Oltre a curare i propri amici, "Doc" può contare su una pistola con mirino telescopico, grazie alla quale può arrivare dove le due bocche da fuoco di Cooper non riescono. Kate può invece usare il proprio fascino per distrarre le guardie e neutralizzarle temporaneamente. Hector è un energumeno di dimensioni enormi, che porta con sé una trappola per orsi e un'enorme ascia, con la quale è l'unico a poter abbattere alcune specifiche categorie di nemici. Può anche curarsi grazie alla sua bottiglia di whiskey, troppo forte però per essere usata dal resto della gang. L'ultima componente del quintetto è come già detto Isabelle, praticante del voodoo in grado di prendere il controllo mentale degli avversari per un breve periodo di tempo e compiere altri trucchi simpatici con cui divertirsi in modo fantasioso.
Senza andare troppo nei dettagli della trama, anche perché la beta presenta alcuni buchi tra i livelli mostrati, ci limitiamo a dire che Desperados III sembra funzionare sia nella storia che tenta di raccontare, sia nella caratterizzazione dei personaggi effettuata in modo più curato rispetto al passato.
Gameplay: la collaborazione prima di tutto
A una prima occhiata, Desperados III si presenta in modo molto simile ai suoi predecessori, adattando però le loro dinamiche ai tempi moderni. Le abilità descritte nel paragrafo precedente devono essere usate dal giocatore per riuscire ad attraversare aree inizialmente piene di nemici, coordinando in modo perfetto le azioni dei personaggi controllati per riuscire ad andare avanti.
Per riuscire in questa operazione ci viene in aiuto una speciale modalità, con la quale fermare il tempo per pianificare le azioni che alla ripresa dello scorrimento normale Cooper e i suoi dovranno compiere. Si può per esempio preparare un attacco congiunto su due nemici vicini, in modo da non farli accorgere di nulla, o semplicemente far muovere altri membri del gruppo mentre Kate distrae la guardia che altrimenti li vedrebbe. La varietà degli obiettivi nelle missioni che abbiamo avuto modo di giocare si presenta piuttosto valida, spaziando tra livelli in cui bisogna farsi largo tra i banditi che hanno assaltato il treno per Flagstaff a suon di pallottole e altre missioni in cui a tratti si può anche circolare indisturbati per la mappa. La scelta di Mimimi Games è stata infatti quella di creare situazioni di gioco in ambienti molto grandi, a tratti ben più di come ce li ricordavamo, spesso pullulanti di nemici.
Osservazione e pianificazione sono la chiave per riuscire in Desperados III, nel quale è necessario comunque tenere presente che si muore parecchio. Non è un caso se tra le opzioni è possibile configurare anche un promemoria per il salvataggio rapido, grazie al quale visualizzare un contatore su schermo che ci dice da quanto tempo non salviamo la partita. Oltre al livello di difficoltà selezionabile tra facile, normale e difficile, per i più accaniti gli sviluppatori hanno introdotto in ogni missione anche alcuni obiettivi aggiuntivi come speedrun e simili, grazie ai quali il prodotto finale potrà godere di un pizzico di longevità aggiuntiva.
Grafica e sonoro
Desperados III migliora lo stile grafico dei suoi predecessori, fermo ovviamente al passo falso di Helldorado del 2007. Per farlo i ragazzi di Mimimi Games hanno scelto di affidarsi al motore Unity, la cui resa soprattutto nelle inquadrature dall'alto è veramente deliziosa. Le missioni cittadine sono piene di particolari, contribuendo così a calare ancora di più il giocatore nel mezzo di un'ambientazione affascinante come quella del Far West. L'era descritta da Desperados III è quella delle prime ferrovie e dei primi tycoon senza remore, anche quando si tratta di buttare giù un'intera città per fare passare un treno.
Tornando al dettaglio grafico, aumentando il livello dello zoom si cominciano a notare inevitabilmente i limiti di Unity, soprattutto nella mimica facciale dei personaggi. Un abile lavoro di regia prova a smorzare un po' questo difetto, sul quale ci sono comunque ancora alcuni mesi a disposizione per lavorare. La parte audio gode di ottime voci in inglese per i personaggi, oltre che di un'immancabile colonna sonora a tema con cui accompagnare l'azione.
Adattando un genere vecchio a delle dinamiche più aperte e moderne, Desperados III dimostra sin dalla sua beta di non volere soltanto sfruttare uno storico brand per acchiappare qualche nostalgico. Dopo l'ottimo lavoro svolto su Shadow Tactics, Mimimi Games si candida a fare un altro centro in un genere ormai quasi dimenticato.
CERTEZZE
- Mappe più aperte e piene di nemici
- Libertà d'azione
- Trama e personaggi molto interessanti
DUBBI
- Durata da verificare
- Qualche dettaglio ancora migliorabile