Il 9 giugno alle ore 18.00 Bungie svelerà il prossimo futuro di Destiny 2. Dopo la scissione da Activision e la ripartizione del supporto in stagioni trimestrali, l'Anno tre del titolo ha visto una serie di alti e bassi che hanno portato i giocatori ad attendere con ansia gli sviluppi legati all'espansione autunnale. Se conoscete Destiny 2 o frequentate i suoi server assiduamente, sapete che I Rinnegati è stata a tutti gli effetti la rinascita per l'MMOFPS targato Bungie, di conseguenza una nuova massiccia introduzione di contenuti per rinnovare il ciclo era non solo auspicabile, ma necessaria.
Nere piramidi all'orizzonte
Partiamo proprio da qui, dal discorso esigenze. La volontà di Bungie di continuare il supporto a Destiny 2 e non frammentare ulteriormente la community con un reset causato da un possibile Destiny 3 è stata una scelta lungimirante, intelligente e anche coraggiosa. Fin dall'inizio dell'Anno tre, le mosse di Bungie hanno suscitato numerosi dubbi legati all'effettiva concretezza di un rilascio di contenuti continuativo, ma discostante nella qualità. Il riciclo di meccaniche, di asset e di scelte (che più volte abbiamo criticato) nasconde delle volontà chiare che, ad ora impossibilitati nel giudicarle, lasciano intendere un focus estremamente mirato al rilancio del titolo con questa espansione.
Dopo la separazione da Activision, la scelta è stata quella di concentrarsi su una ricostruzione del titolo non immediata e roboante, ma di medio impatto sul lungo periodo: la prima grande espansione da indipendenti sarebbe dovuta essere la punta dell'iceberg e così speriamo sia. Alla vigilia dunque di questo revealcerchiamo di capire cosa potrebbe bollire in pentola, cosa è emerso in questi mesi e cosa potremmo vedere in autunno.
A livello strategico, le scelte di Bungie sono state chiare: il periodo di transizione tra la fine dell'anno due e l'inizio dell'anno quattro sarebbe stato coperto da una serie di stagioni di collegamento. Queste ultime sarebbero state seguite da piccole porzioni del team di sviluppo che nel frattempo si era preso un anno intero per sviluppare al meglio i contenuti maggiori. A livello narrativo invece, si sarebbe attuato un modus operandi se vogliamo "classico" e non così originale, ma che in ambito videoludico solo recentemente si è iniziato a utilizzare in maniera assidua. La scelta è ricaduta sull'utilizzo di una trama orizzontale, in grado di collegare tutto l'arco narrativo di Destiny 2: l'arrivo delle navi a piramide. A questa soluzione è stata affiancata una serie di trame verticali autoconclusive per ogni stagione; quello insomma che alcune serie tv utilizzano ormai da anni e format che ben s'addice ai GaaS.
Il mistero dell'Oscurità è dunque finalmente in procinto di essere svelato e quello che si prospetta essere uno dei più grandi conflitti portati in scena da Bungie si avvicina sempre di più. I teaser rilasciati in-game e anche sui social della software house per sponsorizzare il reveal sono stati emblematici e dunque sappiamo che uno dei più grandi archi narrativi del titolo verrà probabilmente avviato verso la sua conclusione.
Nel corso di questi mesi però, numerosi rumor si sono susseguiti e in base agli ultimi avvenimenti sopracitati è possibile fare una cernita per comprendere quali scenari attendono i guardiani all'orizzonte. Innanzi tutto Eris, Europa e il Ramingo. Dai teaser rilasciati sappiamo che questi tre pilastri avranno un ruolo fondamentale nel corso dei prossimi mesi. La nuova stagione (l'ultima dell'anno tre) non è ancora stata annunciata e dunque è chiaramente intuibile il suo ruolo di anello di congiuntura o di "prologo" dell'atto finale autunnale.
Le navi a piramide sono arrivate al confine del Sistema Solare, nei pressi di Giove e nei video si può notare come Eris Morn sia in procinto di indagare degli avvenimenti non meglio precisati su Europa, uno dei satelliti del pianeta. Il Ramingo poi, sembra aver puntato la stessa direzione quando si fionda a tutta velocità con la sua navicella nello spazio circostante Europa nel secondo teaser. Come emerso anche in alcuni rumor dunque, una delle nuove ambientazioni introdotte in autunno sarà proprio il satellite gioviano, teatro del possibile approdo dell'Oscurità o addirittura base silente di un'attività celata nell'ombra. Sempre seguendo le indiscrezioni (confermate dai teaser a questo punto) la famosa scelta tra Ramingo e Avanguardia dovrebbe mostrare i primi effetti in quello che potrebbe essere un punto di svolta eccellente.
Lasciando da parte i rumor che ottengono una velata conferma dai teaser, prendiamo in esame tutto ciò che resta per ora nel campo delle speculazioni più profonde. Attualmente le indiscrezioni più attendibili (che avevano raccontato della location gioviana e del ruolo del Ramingo) vedrebbero la sparizione di un pianeta (Titano) da quelli già presenti in gioco, l'arrivo di un nuovo Raid lungo e incredibilmente stratificato, la nuova razza indicata con il noto nome de Il Velo e l'introduzione di Calus come nuovo NPC di riferimento assieme a Eris e Mara. Altri dettagli dai rumor vedrebbero la presenza di una seconda nuova location legata alle navi a piramide. Interessante come, anche in questo caso, Finality (il nome della location) sia legata iconograficamente a un famoso artwork di Destiny 2 come fu per Europa.
Una questione di gameplay
Per quanto riguarda i cambiamenti al gameplay invece, la situazione si fa più complessa perché sebbene Bungie abbia dichiarato un corposo aggiornamento del sandbox e del sistema degli engrammi con modifiche ai perk e alle armi già con l'inizio della prossima stagione, i cambiamenti potrebbero non finire qui. Sempre restando sulle indiscrezioni, parrebbe che le sottoclassi saranno un argomento molto caldo dell'espansione autunnale. Le strade percorribili sembrano due: la prima che coinvolge la tanto vociferata (fin dall'inizio di Destiny 2) sottoclasse legata all'Oscurità e la seconda che vede un restyling dei rami attuali con alcune modifiche strutturali nella libera composizione dei perk delle sottoclassi. Oltre a tutto ciò si parlerebbe di quattro nuovi assalti, 28 nuove esotiche tra armi e armature, un nuovo dungeon e due nuove mappe per il Crogiolo.
Quella che tutti chiamano "Collapse" (noi non siamo molto propensi per questo nome), ovvero l'espansione autunnale di Destiny 2, verrà svelata a breve e non vi nascondiamo che al di là di curiosità di fondo molto alta, quello che ci tiene sull'attenti sono le aspettative molto alte verso questo nuovo capitolo. Bungie sembrerebbe aver preparato ogni aspetto in funzione di questa espansione, esponendosi anche a non poche critiche nel frattempo. Mancano pochi giorni e poi il velo (questa volta in minuscolo) verrà sollevato sui progetti della software house. Che tutto ciò si dimostri vero come le indiscrezioni su Europa o che questo sia stato tutto un grande depistaggio, lo scopriremo il 9 giugno quando ancora una volta i Guardiani risponderanno alla chiamata.