Il 22 febbraio scorso gli appassionati dell'universo di Destiny hanno potuto affrontare "l'inizio della fine", per così dire. La conclusione dell'atto finale dell'eterna lotta tra Luce e Oscurità è, infatti, giunta al rettilineo finale e il superamento dell'ultima curva, per utilizzare una metafora sportiva, è proprio stato l'arrivo de La Regina dei Sussurri. Sappiamo che le parole "The End" a questa saga verranno poste con l'espansione maggiore del 2024, ma già ora possiamo affermare che il piede sul pedale dell'acceleratore di Bungie è stato piuttosto pesante.
Badate bene, non parliamo di frettolosità bensì di carichi da 90. Nella Briscola a coppie, il cosiddetto "carico" indica il posizionamento sul tavolo di una carta di alto valore (Re, Tre o Asso) e spesso si utilizza quando nella mano del compagno si sa essere presente una Briscola di alta importanza. Ecco, Bungie con la Regina dei Sussurri, è stato il nostro compagno di Briscola e ha calato il primo Carico, consapevole del fatto che da questa parte del tavolo gli appassionati avrebbero avuto una Briscola per raccogliere la giocata.
Quelle che troverete qua di seguito sono alcune considerazioni alla luce della conclusione della campagna principale, dopo aver spulciato gran parte delle nuove attività. La recensione col voto dell'espansione arriverà fra qualche giorno, dopo che avremo intrapreso anche il viaggio nel raid (disponibile da sabato 5 marzo) e in tutta la fase di end-game nella sua completezza.
Ma ora scopriamo le nostre prime impressioni dopo aver completato la campagna di Destiny 2: La Regina dei Sussurri.
Bungie all'ennesima potenza
Siamo un po' tutti ancora fanciulli quando ci avviciniamo a un nuovo gioco o a una nuova espansione di un gioco-servizio che ci ha conquistato per diverse ore di gioco. Destiny 2 è maestro nel creare questo genere di sensazione di eterna gioventù nel giocatore, l'arrivo di ambienti e situazioni affascinanti ha sempre spinto gli utenti a tornare e ritornare ogni volta che un nuovo contenuto veniva pubblicato. Col solito mento all'insù, ci siamo approcciati alla nuova espansione carichi di aspettative e attenzione verso quella che sembrava davvero uno snodo cruciale nell'epopea sci-fi creata da Bungie. Mai ci saremmo potuti aspettare però, quello che abbiamo giocato in questi giorni. Narrativamente parlando, La Regina dei Sussurri non è seconda a nessuna espansione finora pubblicata nella storia di Bungie (includendo anche la tanto lodata Re dei Corrrotti del primo capitolo).
Matura, profonda, sfaccettata, in grado di tenere il giocatore incollato allo schermo, capace di creare continuamente quello stupore fanciullesco che deve essere presente in questo genere di opere. Savathun è un antagonista corposo, ricco di contenuti e in grado di rimanere eretta anche ai compromessi ludici che un gioco come Destiny deve prendersi. Savathun non crolla sotto il peso delle aspettative, ma anzi, come il vino, migliora nel tempo. La Megera Regina si mostra a tratti, eterea, anche nei momenti che la vedono protagonista. L'espansione si prende gioco degli utenti, li manipola così come il ragno fa nella sua tela. Depistaggi, vicoli ciechi, il giocatore insegue un nemico che conduce il gioco e quando l'idea di essere marionette diventa realtà: il colpo di scena. Lo specchio delle illusioni in frantumi, e dietro questo specchio, una folata di vento freddo che gela il sangue: il dubbio. Non andiamo oltre, non faremo spoiler, ma sappiate che tra missioni, narrativa silente, dialoghi e cutscenes, ciò che viene proposto si erge come uno dei picchi più alti dell'intera saga.
Anche a livello ludico, la campagna de La Regina dei Sussurri è su un altro livello. L'arrivo della modalità Leggenda (hard mode) per la campagna, non solo offre un livello di sfida superiore ma permette al gioco di mettersi in mostra per quello che davvero ha da proporre ai giocatori: necessità del lavoro di squadra, creazione di build stratificate e abilità. Oltre alle ricompense, decisamente più gratificanti, è proprio il modo di affrontare il gioco richiesto dalla modalità che esalta una serie di qualità che troppo spesso erano relegate solo ad alcuni contenuti endgame (Raid e Cala la Notte Granmaestro, Settori perduti leggendari). Ci siamo trovati di fronte a un contenuto incredibilmente esaltante, che ha dimostrato come la direzione intrapresa da Oltre la Luce sia davvero rappresentativa di una Bungie rinata e in grado di riproporre contenuti simili ai fasti di un tempo.
Per quanto riguarda la mole di contenuti disponibili finora, si tratta di davvero un numero ingente. Attività stagionali, attività dell'espansione, assalti, nuovo raid, modalità Leggenda per la campagna, quest esotiche, diverse imprese oltre alla caccia alle nuove armature e armi rilasciate. Quello che abbiamo affrontato è stato a oggi un percorso classico, ma ricco di attività interessanti. La coerenza delle stesse attività con il mondo di gioco e con la narrativa rende tutto molto piacevole. A livello ludico le attività sfruttano un ottimo mix d'idee originali e situazioni ormai abitudinarie per gli appassionati di lungo corso. Contando che il raid e gli armamenti a esso legati sono ancora avvolti nel mistero, il discorso sui armamenti dell'espansione merita comunque un discorso a parte.
Nonostante il gusto personali giochi un ruolo fondamentale per valutare la bellezza o meno di armi e armature, vi è un dato oggettivo da sottolineare. La quasi totalità degli armamenti sfrutta nuovi asset ed evita il fattore già visto. Sia nelle esotiche (alcune davvero stupende) sia che nell'armamento leggendario. L'analisi approfondita la lasciamo in sede di recensione, ma ad esempio il lavoro fatto da Bungie sul Falcione (il nuovo archetipo di arma) è davvero ammirevole: bella da vedere e piacevole da utilizzare e anche abbastanza bilanciata.
Le ultime impressioni che tratteremo oggi prima della recensione riguardano il comparto artistico. La Regina dei Sussurri propone una nuova location (aspettando il raid): il Tronomondo di Savathun. Gli ambienti proposti sono una meraviglia: luminosi e ampi spazi esterni si alternano a paludi venefiche attorno alla fortezza e ad angusti e orrorifici spazi interni. Il binomio Luce Oscurità viene ripreso più volte nella direzione artistica delle ambientazioni e citazioni al modo medioevale e gotico d'immaginare le fortezze fantasy si applicano alle più fantascientifiche e classiche note dell'epopea Bungie.
Viaggiare all'interno del Tronomondo è stato ed è tutt'ora una gioia sia per gli occhi che per il gioco. Lo stesso discorso va fatto anche per le unità dell'Alveare a cui Savathun ha donato la Luce. La Covata Lucente è davvero spettacolare, il richiamo ai Guardiani è finemente amalgamato con lo stile classico delle armature chitinose dell'Alveare. Quando poi vengono attivate le loro versioni delle super abilità, lo stupore si miscela al timore, perché sì: un Cavaliere con Super da Vuoto sarà per molto tempo il vostro peggior incubo.
La Regina dei Sussuri ci ha offerto dei primi passi meravigliosamente affascinanti, come non ci accadeva da tempo su Destiny 2. Narrativamente sublime, ludicamente solida e artisticamente ispirata, questa espansione ci ha dimostrato come la strada intrapresa da Bungie sia graniticamente consolidata sul percorso migliore. Al netto di tante riflessioni che faremo in sede di recensione e al netto della prova degli ultimi contenuti che arriveranno a giorni, possiamo dire che l'inganno della Megera Regina non è mai stato così piacevole da subire.
CERTEZZE
- Campagna narrativamente e ludicamente esaltante
- Avversario maestoso
- Artisticamente ammaliante
DUBBI
- Ancora da valutare il Raid