Diario del Capitano
Il GameBoy Advance è un hardware portatile dalle enormi potenzialità. E' compatto, è versatile, è una vera bomba a gestire la grafica bidimensionale e, grazie al processore e al simil-Mode 7 di supernessiana memoria, non disdegna qualche escursione nel treddì. Ma nonostante ciò il portatilino Nintendo è ancora incredibilmente sottosfruttato dal punto di vista ludico e, soprattutto, è affetto dalla terribile sindrome del remake selvaggio. Insomma, il software davvero originale e innovativo si conta sulle dita di una mano (monca) mentre a farla da padrone è una pletora di conversioni di vecchi classici a 16bit o di titoli dal concept trito e ritrito. Publisher e sviluppatori non se la sentono di osare più di tanto: molto meglio andare sul sicuro con un franchise di richiamo o una struttura di gioco stracollaudata.
Ma fortunatamente qualche voce fuori dal coro ancora c'è. E che voce, visto che si tratta di Hideo Kojima, genietto di casa Konami e papà di Metal Gear. Il buon Hideo è al lavoro su My Sun (del quale vi presentiamo i primissimi artwork e screenshots), un gioco per GBA che definire atipico è poco, visto che sfrutta addirittura la luce ambientale, rilevata da una fotocellula montata sulla cartuccia, per influenzare e modificare il gameplay. Un'idea curiosa e originale, che personalmente mi stuzzica non poco. Ma che al tempo stesso mi fa sorgere spontanea una domanda: è proprio necessario avvalersi di feature extra quali fotocellule o ammenicoli di vario genere per poter portare una ventata d'aria fresca su GBA? E' davvero impossibile introdurre concept innovativi usando un'impostazione grafica bidimensionale? Personalmente credo di no. Anche se molti vogliono farci credere il contrario.
Mauro Fanelli, responsabile editoriale area console
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