Diario del Capitano
Valve sarà presente al Tokyo Game show, grazie alla collaborazione con Ati Japan.
Questa notizia, da sola, dovrebbe bastare a ogni giocatore per riflettere quantomento fino all'uscita di Half-Life 2, tanti sono gli spunti, comunque volefo focalizzare la mia attenzione su un punto in particolare, che non è la solita diatriba "PC vs. Console" o la altrettanto trita considerazione sull'assottigliamento della separazione fra PC e console.
Oltre al fatto che non c'è nulla da stupirsi (in fondo Doug Lombardi ci parlò della loro apertura al mondo console nel corso della nostra intervista esclusiva), la motivazione di base di questa scelta è molto semplice ed è uno dei più vecchi motori del mondo: denaro.
La torta console oramai è troppo grossa perchè chiunque non tenti di accaparrarsi una fetta. Anche Valve che, per quanto sia un team meritevole del massimo rispetto e di ammirazione, sicuramente non è costituito da persone che hanno fatto voto di povertà.
Molti Pc-isti, a questa notizia, si sentiranno ideologicamente traditi. Pur non essendo la 'prima volta' di Valve su console, è comunque curioso che un prodotto venga presentato con così poco gap con la versione PC. Io personalmente non mi sento tradito in alcun modo: Valve ha degli ottimi prodotti, e ha tutti i diritti di ricavarne quanto più possibile. Soprattutto considerando il rapporto etico che ha con fan e giocatori. Un segno che ci dovrebbe far pensare a lungo, soprattutto al fatto che è possibile ottenere un buon ricavo pur mantenendo un rapporto genuino e onesto con i giocatori/consumatori.
E in fondo non è nemmeno troppo difficile: la base è che basta produrre giochi di qualità. Cosa che forse sta diventando un po' troppo rara...
Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.
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