Diario del capitano
Leggendo qua e là ho appreso con un certo stupore (come passa in fretta il tempo) che un anno fa John Carmack (Id Software) annunciò che la software house stava già lavorando a Doom 3. Un nuovo Doom! Il padre di tutti gli sparatutto! Motore grafico nuovo e mozzafiato, ambiente e personaggi realistici. Insomma Carmack & Co. stavano cercando di lavorare su un film di fantascienza pienamente interattivo. Film, per la veridicità delle immagini, interattivo per la piena possibilità di scelta delle azioni da compiere. In fondo, questa tendenza per i giochi in singleplayer era stata già notata tanti mesi fa, in un'intervista, anche da Dave Kosak, il direttore artistico di Gamespy, e a distanza di tempo concordo ancora con lui. I giochi in singleplayer devono rinascere? Allora rinasceranno con il tentativo di farci vivere storie sempre più immersive. E la via dell'immersività passa per la grafica e per la storyline. Non voglio certo dimenticare il gameplay, altrettanto importante. Ma il singleplayer ha bisogno di un composto alchemico di tutti e tre gli elementi insieme. Quanto tempo è che non saltate sulla sedia giocando ad un gioco?