Armi da fuoco, colori caldi, sprite bidimensionali di mostri demoniaci, musiche metal che riecheggiano il panorama sonoro di un'epoca e tanto, tanto sangue. È il 1993 e il mondo videoludico si appresta ad accogliere Doom, una delle leggende dell'industria che hanno contribuito a fondarne il mito culturale.
Cogliendo anche l'occasione del trentennale dall'uscita, dedichiamo questo episodio di Ti sblocco un accordo alla colonna sonora di Doom.
Gli anni della ribellione
La colonna sonora di Doom è una delle più iconiche di sempre. At Doom's Gate è l'inno di una generazione, in un periodo in cui l'eccesso era diventato una necessaria forma di ribellione all'eccesso stesso. Violenza senza paragoni, sessualizzazione smodata, caos audiovisivo. Sono gli anni della nuova ondata di cinema di exploitation, di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez.
Anche i videogiochi e i loro creatori vogliono avere posto in questo fermento generazionale (sfruttando, al contempo, la portata mediatica di tale fenomeno culturale a cavallo dell'ultimo decennio del XX secolo). Così, arrivano sul mercato videogiochi sempre più irriverenti nei confronti del "buongusto borghese", che mirano ad attaccare i restrittivi valori sociali e familiari del tempo (specialmente quelli americani). Mortal Kombat, Wolfenstein 3D, Duke Nukem 3D, Carmageddon, Tomb Raider sono solo alcuni degli esempi di un'industria che ha abbracciato immediatamente questo tipo di approccio verso il pubblico. Tra i "violenti" c'era anche Doom, accompagnato dalla colonna sonora metallara composta da Robert Prince.
Arrangiare un inferno fantascientifico
L'idea dietro la colonna sonora di Doom era chiara ai suoi autori sin da subito: doveva essere metal. Così, quando a Robert Prince venne affidato l'incarico di comporre un paesaggio sonoro per il gioco, la mente volò subito verso le leggende della storia dell'hard rock e del metal. L'ispirazione di At Doom's Gate è un tema dibattuto tutt'oggi, con alcuni che sostengono trovi le sue fondamenta nei Metallica, altri nei The Demand, altri ancora in Ozzy Osbourne.
Prince non operava all'interno dello studio di id Software, quindi ebbe modo di lavorare al commento musicale da solo, per la maggior parte del tempo. Ma come creare la colonna sonora di un videogioco quando non si è a stretto contatto con gli sviluppatori? Gran parte del lavoro, a detta di Prince, deriva dall'attento esame di quella che è definita la Bibbia di Doom, ovvero una serie di idee, bozze e suggestioni messe bianco su nero dalla mente di Tom Hall prima di abbandonare il progetto per divergenze creative.
Gran parte della colonna sonora è, quindi, ispirata da atmosfere, dettagli e riferimenti che, in gran parte, non sono mai riuscite a raggiungere le ultime fasi del progetto. Quello che Prince pensava fosse meglio per il gioco erano delle musiche d'atmosfera, inquietanti e che si legassero abilmente con il mondo circostante, ma John Romero passò al compositore una cassetta con alcuni pezzi dei Black Sabbath, dalla quale sperava potesse trarre ispirazione per i brani del gioco.
Si creò, così, una sorta di punto d'incontro tra le due realtà creative, portando alla realizzazione della colonna sonora che conosciamo e che ha segnato l'infanzia di milioni di giocatori. Una sonorità incalzante che segue il ritmo frenetico del gioco, dove ogni distrazione può essere fatale. L'ansia e la pressione di un game over nascosti in assoli di chitarra senza freno e percussioni più battenti di una catena di montaggio.
Quale sarà il prossimo accordo a venire sbloccato?
Siamo arrivati alla fine di questo Ti sblocco un accordo di Doom. Questa volta abbiamo fatto un bel balzo indietro nel tempo, ma, se preferite qualcosa di più fresco, vi rimandiamo al primo episodio di questa serie di articoli, dedicato a Red Dead Redemption 2. Perdonateci se abbiamo sfruttato la rielaborazione di Andrey Avkhimovich per accompagnare musicalmente l'articolo, ma era l'unico disponibile sui servizi streaming.
Vi aspettiamo nei commenti per leggere i vostri ricordi legati a Doom, ma anche per sapere quale accordo vorreste sbloccassimo ai lettori la prossima volta.