Dragon Quest Builders 2 non arriva a sorpresa. Nato sull'onda degli innumerevoli emuli di Minecraft, il primo Dragon Quest Builders riuscì a distinguersi dall'oceano di cloni proponendo un'esperienza che univa le meccaniche di crafting ed esplorazione del popolare sandbox di Mojang ad elementi da JRPG tipici della serie Square Enix. Il tutto arricchito da una gradevole storia e simpatici personaggi comprimari. Il successo di Dragon Quest Builders ha prevedibilmente spianato la strada a un seguito che, a tre mesi di distanza dall'uscita giapponese, abbiamo potuto provare in occasione del Tokyo Game Show 2018, facendoci un'idea di come saranno le battute iniziali della nuova avventura e dell'inedita meccanica di farming.
I primi 30 minuti
La demo di Dragon Quest Builders 2 al TGS 2018 permetteva di giocare due diversi scampoli del gioco. La prima parte ci ha visto affrontare la prima mezz'ora della storia, con il protagonista - l'erede di un famoso Costruttore - che si risveglia su un'imbarcazione guidata da una ciurma di mostri. In quello che è nient'altro che un breve tutorial, bisogna portare a termine una serie di lavoretti, raccogliendo pezzi di legna in giro per la nave, costruendo fiaccole, spostando casse e allenandosi in combattimento. Il bello arriva quando la nave, entrata in una tempesta, comincia a imbarcare acqua nella stiva, dando un assaggio di quello che sarà il nuovo sistema di gestione della fisica dell'acqua, assente nel primo capitolo e che in Dragon Quest Builders 2 verrà sfruttato per creare cascate e sistemi di irrigazione. Nonostante i tentativi di ripararla, il protagonista si ritroverà naufragato su una spiaggia, dando inizio al suo viaggio che lo porterà ad attraversare l'isola di Monzola e a interagire con i suoi abitati. È un'inizio tutt'altro che originale, ma che rispetto al primo Dragon Quest Builders prova ad aggiungere un po' di pepe alla fase di tutorial. Non passa molto tempo prima di incontrare Malroth, un personaggio privo di memoria che ci assisterà nell'avventura ma il cui nome avrà già fatto drizzare le antenne ai fan più appassionati della serie Dragon Quest.
Da qui in poi l'esperienza sarà presumibilmente simile a quella del primo Builders, con la storia che andrà avanti intramezzata da incarichi e missioni di diverso tipo. Tra le novità più interessanti di Dragon Quest Builders 2 c'è però l'introduzione del farming, con la possibilità di coltivare il terreno in compagnia degli abitanti dell'isola, e al TGS 2018 ci si è fatto una mezza idea su come funzionerà: una volta posizionato uno spaventapasseri su un terreno fertile, gli abitanti dell'isola che si trovano nelle vicinanze cominceranno ad ararlo, permettendo di piantare semi e vedere pian piano crescere ad esempio piante di pomodori, grano e lattuga. Il raccolto andrà curato e protetto dai mostri, magari piazzando delle staccionate tutt'intorno. All'introduzione del farming si affiancano tutta una serie di novità molto interessanti. Da una modalità multiplayer fino a quattro giocatori, fino a una modalità in prima persona attivabile in qualsiasi momento, passando per miglioramenti all'interfaccia o alle abilità di spostamento del giocatore, che potrà ora eseguire degli scatti o utilizzare un mantello per planare dopo essersi lanciato da un punto elevato.
Con Dragon Quest Builders 2, Square Enix dà l'impressione di aver ascoltato i feedback di chi ha giocato il primo episodio per realizzare un seguito decisamente più ricco, che migliora l'esplorazione e può essere giocato in compagnia di amici. Resta da valutare la storia che, sebbene si preannuncia ancora una volta semplice e leggera, potrebbe lasciar spazio a personaggi non banali e colpi di scena interessanti.
CERTEZZE
- L'aggiunta del farming rende l'esperienza ancora più ricca
- Tante novità e migliorie nel gameplay e nell'interfaccia
DUBBI
- Storia principale ancora da scoprire
- Design del protagonista maschile poco originale