Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta è stato uno dei migliori titoli del 2018 e uno dei migliori giochi di ruolo nipponici degli ultimi anni: lo abbiamo recensito con grande piacere qualche mese fa su PlayStation 4 Pro, del resto è uscito prima su PC e sulla console Sony. La versione Switch, annunciata contemporaneamente a quella Nintendo 3DS tempo fa, è rimasta in un misterioso limbo per anni e alla fine, quando nessuno ci sperava più, visto che quella per l'handheld era anche uscita ma non era stata esportata in occidente, Nintendo e Square Enix hanno deciso di pubblicare Dragon Quest XI S non solo in Giappone, ma pure nel nostro territorio: arriverà a fine anno e includerà una serie di aggiunte e migliorie che, al netto di una cosmesi comprensibilmente inferiore, potrebbero renderla davvero l'edizione definitiva di cui parla il sottotitolo.
L'odissea del Lucente maledetto
Grazie alle inquadrature più dinamiche, all'eccellente adattamento italiano dei dialoghi e all'implementazione del doppiaggio, Dragon Quest XI sfoggia un ritmo che la serie, fino a questo momento, si era sempre sognata. La versione Nintendo Switch vanterà anche una novità, su questo fronte, e cioè la possibilità di impostare i dialoghi parlati nella lingua giapponese originale. In questo modo, i puristi potranno godersi le battute così come sono state pensate, sempre mantenendo i sottotitoli in italiano. La storia di Dragon Quest XI comincia quando il giovane protagonista scopre di essere la reincarnazione del Lucente, un eroe leggendario che si manifesta ogni volta che il Signore Oscuro minaccia il mondo.
Alcuni, però, credono che il Lucente sia una minaccia e un portatore di sventura, il che costringe il nostro eroe alla fuga. Dovremo così affidarci a una pittoresca banda di avventurieri che si uniranno a noi per i motivi più disparati e che in questa nuova versione per Switch saranno protagonisti di inedite missioni secondarie incentrate completamente su di loro. I nuovi contenuti serviranno a definire ancora meglio le loro personalità, prolungando la già interessante componente narrativa che, discostandosi dalla tradizionale semplicità dei precedenti Dragon Quest, preferisce un approccio più epico che ricorda piuttosto Final Fantasy. In questo senso, giocando la versione PlayStation 4 ci era sembrato che la colonna sonora di Koichi Sugiyama fosse meno ispirata del solito, ma la colpa è stata anche e soprattutto del formato midi imposto dal famigerato compositore. Ebbene, su Nintendo Switch sarà possibile selezionare la colonna sonora originale, ma anche la tanto agognata versione orchestrale che, siamo sicuri, sarà nettamente migliore.
Dragon Quest XI diventa 2D
Sul gameplay avremo modo di discutere nuovamente a fine anno, quando Dragon Quest XI S arriverà effettivamente sui nostri scaffali: nel frattempo vi rimandiamo alla nostra recensione della versione PlayStation 4 che in questi termini dovrebbe essere assolutamente identica. Vi ricordiamo soltanto che Dragon Quest XI S è un gioco di ruolo in cui si combatte a turni: non si tratta di un titolo particolarmente difficile, anche se è possibile impostare alcuni parametri che aumentano il livello di sfida, e il giocatore può schierare fino a quattro personaggi contemporaneamente, attingendo alle riserve in panchina durante lo scontro. Le battaglie seguono la tradizione di Dragon Quest, nel senso che ogni personaggio può impugnare armi diverse e imparare tecniche e magie aumentando di livello oppure spendendo i punti accumulati nell'apposito albero delle abilità.
Per quanto riguarda l'esplorazione, invece, Square Enix ha scelto un approccio un po' più moderno che ricorda molto Dragon Quest VIII. Il mondo è infatti suddiviso in vaste mappe separate da caricamenti, dove i nemici gironzolano liberamente insieme a noi. Potremo esplorare gli scenari a piedi o a cavallo e passeremo alla schermata di combattimento solo dopo essere entrati in contatto con un nemico, dunque non ci sono scontri casuali. Gli scenari sono coloratissimi e ricchi di dettagli: ai ragazzi di Square Enix la conversione sembra essere riuscita bene, anche se ci aspettiamo un aliasing più marcato e una definizione minore. Dobbiamo ancora scoprire come il gioco girerà soprattutto in modalità portatile, ma Square Enix ha implementato un'opzione molto carina che trasforma Dragon Quest XI S in una controparte a 8-bit. Probabilmente è la stessa versione che girava sullo schermo inferiore della versione Nintendo 3DS, qui proposta come simpatico omaggio che potrebbe rivelarsi molto comodo se si vuole consumare poca batteria.
Dopo il Nintendo Direct, i fan di Dragon Quest XI che lo hanno già giocato in versione PlayStation o PC sono insorti contro Square Enix, lamentandosi dei nuovi contenuti che sembra proprio siano esclusivi per la versione Switch che arriverà a fine anno. Sembra assai improbabile che la compagnia giapponese pubblichi un aggiornamento o un DLC che integri le nuove feature nell'edizione uscita lo scorso anno per le altre piattaforme: non ci resta che aspettare che Dragon Quest XI S arrivi su Switch per giocarlo - o rigiocarlo - e scoprire se è valsa la pena aspettare tutto questo tempo.
CERTEZZE
- Dragon Quest XI è uno dei migliori JRPG degli ultimi anni
- La musica orchestrale!
DUBBI
- La qualità della conversione
- La corposità dei contenuti inediti