Un anno e qualche mese. Questo è il tempo intercorso tra il primo annuncio e la nostra prova di Dungeons & Dragons: Dark Alliance. Il titolo fu mostrato in pompa magna durante i Game Awards del 2019 e da allora pochissime informazioni sul prodotto di Tuque Games e Wizards of the Coast erano arrivate fino a noi. Spesso, in situazioni del genere, il silenzio radio vuol dire una cattiva salute del gioco o un reset dei lavori a causa di qualche situazione impedente o problema insormontabile. In questo caso invece, si tratta di pura e semplice volontà di lavoro, per non alzare eccessivamente le aspettative. Quello che ci siamo trovati davanti è un titolo sorprendentemente più d'impatto di quello che ci si potesse immaginare. Vi raccontiamo le nostre impressioni preliminari su Dungeons & Dragons; Dark Alliance nel nostro provato.
Avventure ad Icewind Dale
L'obiettivo di Tuque Games e Wizards of the Coast è semplice: riportare in vita con una nuova veste le avventure di Drizzt Do'Urden e la sua compagnia nei Forgotten Realms. L'idea poi, è quella di compiere questa impresa coinvolgendo il maggior numero e tipo di giocatori, evitando di abbracciare solo i fan più affezionati. Per questo motivo dunque, il gioco si inserisce in un genere, quello degli action RPG coop in terza persona, che attualmente è sicuramente uno dei più popolari nel mercato. Nel farlo però, sfrutta una serie di caratteristiche che come vedremo lo rendono molto peculiare e intrigante. A livello narrativo, vi lancerà all'interno della gelida tundra di Icewind Dale, per sconfiggere i mostri che la infestano in quella che è una lotta contro l'oscurità ma anche contro la sorte. Riuscire a sconfiggere le avversità che si frapporranno tra voi e il vostro obiettivo sarà il principale motore dell'avventura. Dungeons & Dragons: Dark Alliance è però un titolo che punta molto sul gameplay, sulle sinergie con i compagni d'armi e sul crescente livello di sfida che sulla narrativa dura e pura.
Ed è proprio partendo da questo punto chiave che va letta la costruzione dell'ecosistema di gioco. Non vi sarà una classica divisione tra storia e attività secondarie, ma il vostro modo di giocare verrà gestito all'interno di un hub di gioco (accessibile sia in singolo sia dai vostri alleati quando sarete assieme) in cui programmare ogni azione e poi successivamente imbarcarsi nelle varie attività. NPC con cui interagire (fabbro, vendors, ecc.), ma anche la mappa per scegliere la vostra prossima destinazione e tanti piccoli segreti si celeranno in questo hub che ci ha colpito sia per l'intuitività della navigazione (poco dispersivo, facile da comprendere e veloce da esplorare) che per il numero di attività da svolgere al suo interno.
Una volta sistemata la logistica dei vostri personaggi, sarà il tempo di decidere il da farsi. Dungeons & Dragons: Dark Alliance unisce perfettamente due mondi: quello delle campagne del gioco pen & paper e quello di videogame recenti come Monster Hunter. Avremmo potuto citare MMO per garantirvi una similitudine efficace su quanto sia importante il loot e il completare attività per ottenerlo, ma per quanto visto, tante idee ci hanno ricordato alcune peculiarità del titolo Capcom. In Monster Hunter, la preparazione a una caccia, l'affrontare un determinato nemico per ottenere un set di armi e armature ma anche l'avanzamento della storia, ruotano tutti attorno a precisi meccanismi, sinergie con gli alleati e alla capacità di gestione delle battaglie già nell'hub di gioco, tutti elementi che ci sono tornati utili anche in questo caso. In Dungeons & Dragons: Dark Alliance dovrete cacciare i mostri da Icewind Dale, scegliendo quale missione affrontare, tra normali o dungeon più complessi sempre per ottenere nuovo loot, cacciando mostri differenti e cercando di affrontare al meglio le situazioni che le mappe e gli avversari potrebbero celare.
Divertimento e profondità inaspettati
Una volta programmata la battaglia e avviata la missione, ci si troverà nell'azione. La coop proposta arriva fino a quattro giocatori e i personaggi giocabili saranno: Drizzt Do'Urden, Catti-brie, Bruenor e Wulfgar, ognuno con il suo personale stile di gioco e con le sue abilità e sinergie. La meccanica del party, nata prima del gioco di ruolo e poi utilizzata in svariate forme in tantissimi videogiochi, qui trova la sua applicazione più pratica: Guerriero, Barbaro, Assassino e Ranger si unisco in un insieme di possibili combinazioni che rendono davvero divertente e ben riuscita l'azione in battaglia. Immobilizzare un gruppo di nemici per poi stordirli con una selva di frecce e finirli con un martello gigante dall'alto non è semplice da attuare, ma è estremamente divertente da realizzare.
I comandi sono quelli classici del genere: attacco leggero, attacco pesante, salto, schivata, parata, due abilità e la ultimate. A essere stratificato è però il combat system: non solo ci sono attacchi contestuali come attacco in salto, in corsa, dopo una schivata e così via, ma anche combo in base alla sequenza dei tasti premuti e sinergie con effetti di stato o attacchi di alleati. Un nemico immobilizzato, ad esempio, subirà un attacco differente rispetto a una situazione in cui sia libero di muoversi. Lo stesso vale per la fisica dei colpi e dei corpi. Un nemico che subisce con un colpo potente dopo una sequenza di affondi leggeri potrebbe incassare più danni, gli arti di un nemico di grande taglia potrebbero subire mutilazioni e/o danni differenti, ma soprattutto nemici di piccola taglia potrebbero essere scaraventati in aria o in giro per la mappa da armi di grandi dimensioni attivando quindi eliminazioni spettacolari e/o danni da contusione ambientale. Questo genere di profondità era ciò che non ci aspettavamo e ciò che ci ha colpito di più. La coop ricca di queste meccaniche e impreziosita dalle sinergie tra i vari membri del party è stata davvero una lieta sorpresa.
Anche il comparto tecnico ci ha sorpreso, a livello visivo il titolo è molto gradevole, con picchi di eccellenza nel lato artistico. A spiccare è ovviamente la caratterizzazione di ambienti e mostri che attinge a piene mani da un calderone di opportunità garantite dalla lore di Dungeons & Dragons di assoluto livello. Anche la stabilità durante la prova (titolo peraltro giocato su una piattaforma streaming e dunque soggetto a possibili variazioni di connettività) è risultata ottima, con un titolo che solo in un paio di casi estremamente concitati ha mostrato alcuni cali. Per questo genere di giudizi però, bisognerà aspettare una prova differente da quella effettuata. Anche dal punto di vista del loot e dell'equipaggiamento, oltre che da quello della personalizzazione estetica e di abilità del personaggio, il giudizio va rimandato. Non abbiamo potuto provare nulla di differente dal setup offertoci, ma abbiamo potuto osservare come quanto raccolto (tra cui anche materiale per il crafting) sia comunque centrale nell'esperienza di gioco.
L'ultima menzione deve andare a due elementi che ci hanno molto colpito: il comparto sonoro e la gestione dei save point. Per quanto riguarda il primo punto, il gioco ci è sembrato di altissimo livello. Musiche, audio ambientale, perfino canzoni intonate dai nemici per caratterizzarli al meglio ci hanno impressionato sia nelle cutscene che in-game. La gestione dei savepoint è invece qualcosa da approfondire ma che sulla carta ha delle grosse potenzialità. Si potrà infatti decidere di non riposarsi mai durante un dungeon, evitando di salvare, per influenzare il loot rendendo la sfida più avvincente (se morirete, dovrete ricominciare da capo). Questa scelta non sarà irreversibile (se ad un determinato checkpoint vorrete riposarvi potrete farlo), ma se riuscirete a completare la missione senza riposarvi e salvare, allora vi garantirete del loot decisamente di alto grado.
Dungeons & Dragons: Dark Alliance è stata una sorpresa. Il primo approccio con il titolo ha decisamente mostrato che le buone intenzioni di Tuque Games e Wizards of the Coast non sono rimaste soltanto tali. Il gioco ha mostrato del potenziale andando a pescare diverse meccaniche da alcuni capisaldi del genere e inserendo la propria personalità sotto forma di carattere artistico, scenario, lore e personalizzazione. Il combat system e la coop ci sono sembrate un buon cuore pulsante su cui creare un'impalcatura solida. Per sapere se questa struttura permetterà al titolo di sopravvivere nel mare di squali del mercato dovremo aspettare l'uscita, ma nel frattempo il giudizio è positivo. L'idea delle missioni, del loot, delle cacce ai mostri e della loro preparazione e l'alchimia dei vari personaggi sono sulla carta un ottimo punto di partenza che andrà supportato da una cospicua longevità e rigiocabilità, oltre a una profondità più accentuata di quella che abbiamo per ora, positivamente, solo scalfito.
CERTEZZE
- Combat System divertente e stimolante
- Artisticamente affascinante
- Personaggi ben caratterizzati e peculiari
DUBBI
- Da giudicare longevità e rigiocabilità
- Deve essere ancora più profondo sul lungo periodo
- Tutto il sistema di dungeon e delle ricompense vanno ancora analizzati