Uno sguardo all'ambientazione
Prima di addentrarci nuovamente nel mondo di gioco è doveroso affrontare, seppur in modo piuttosto sintetico, una presentazione dell'ambientazione che sta alla base di DDO: Eberron. Questa ambientazione partorita dalla mente di Keith Baker fa parte di un progetto di rinnovamento ideato da Wizards of the Coast per dare nuovo respiro al pluridecennale gioco di ruolo. Al termine di un contest partito nel 2002 alla ricerca delle migliori ambientazioni nate dall'immaginazione di giocatori esperti, la creatura di Keith si è dimostrata la più vicina ai gusti della casa editrice. Prima fra più di diecimila ambientazioni proposte Eberron amalgama un fantasy dai toni oscuri e sanguinosi con elementi decisamente dark, in un universo dominato dalla tecnologia delle macchine alimentate esclusivamente dal potere della magia. Il mondo di Eberron ha vissuto una guerra incredibilmente violenta nella quale si è fatto gran uso delle suddetta tecnologia e della magia ad essa collegata.
al termine di un contest partito nel 2002 alla ricerca delle migliori ambientazioni nate dall'immaginazione di giocatori esperti la creatura di Keith, Eberron, si è dimostrata la più vicina ai gusti della casa editrice
Uno sguardo all'ambientazione
Una delle maggiori eredità lasciate al mondo è probabilmente la razza dei Warforged, schiavi meccanici creati per combattere al posto dei loro costruttori, veri e propri costrutti di metallo e legno che una volta liberati dalla schiavitù hanno preso coscienza di sé stessi e ora sono liberi di vagare come ogni altra razza per le strade di Eberron. La presenza dei Warforged propone la prima differenza con le ambientazioni classiche presentando una razza giocabile totalmente nuova. Ogni cosa su Eberron è mossa, alimentata e animata dalla magia. Esistono addirittura ferrovie di “luce” adibite al trasporto delle merci, immensi fari magici che illuminano porti e strade e costrutti magici che svolgono servizi per i padroni che li hanno creati. Tecnicamente questo genere di ambientazione viene definito “ad alto livello magico”. Lo stesso non si può dire per le divinità: Eberron presenta infatti un pantheon molto ristretto o quasi inesistente. Quello che riguarda il “divino” in Eberron è lasciato alla discrezione delle chiese e dei “chierici” che vivono più che altro di pura “fede”.
Un mondo dominato dalla magia
Come già abbiamo potuto notare l'ambientazione di Eberron è permeata dalla magia. I giocatori che scelgono un tipo di personaggio con poteri magici possono accedere ad una serie di poteri supplementari, facendo la conoscenza di Incantesimi e Magie. Come accade nel gioco cartaceo, chi gioca un Bardo, uno Stregone o un Mago ha la possibilità di scegliere alcuni fra gli incantesimi di primo livello. Ogni qualvolta il personaggio avanza di livello apprende magie sempre più potenti. I chierici conoscono tutti gli incantesimi di primo livello, e come i maghi devono preparare di giorno in giorno gli incantesimi che pensano potranno tornare utili nel corso della giornata.
il sistema di preparazione degli incantesimi, pur avendo ricevuto qualche critica, appare abbastanza intuitivo. E' sufficiente trascinare l'incantesimo desiderato dalla tabella delle magie al proprio elenco ed il gioco è fatto
Un mondo dominato dalla magia
Lo Stregone non deve “studiare” gli incantesimi, ma al contrario del Mago può utilizzare un numero sensibilmente minore di incantesimi. Le taverne ed i rest point sono gli unici luoghi in cui è possibile studiare gli incantesimi, lontani dai pericoli e le preoccupazioni delle battaglie. Per questo è necessario fare una selezione adeguata degli incantesimi per essere pronti ad ogni tipo di minaccia che si possa trovare in una quest. Il sistema di preparazione degli incantesimi, pur avendo ricevuto qualche critica, appare abbastanza intuitivo. E' sufficiente trascinare l'incantesimo desiderato dalla tabella delle magie al proprio elenco ed il gioco è fatto. Ovviamente il livello magico massimo raggiungibile con un mago (personaggio che può aspirare al grado più alto di conoscenza magica) è bloccato al quinto, per via del limite imposto sulla progressione dei livelli di esperienza che come ben sappiamo è impostato ad un massimo di dieci raggiungibili, suddivisi in quaranta ranks.
Combattimento in Real Time
Il sistema di combattimento è studiato in modo da garantire un elevato livello di azione interrompendo la tradizione dei sistemi di attacco passivi che lasciavano al puro tiro dei dadi l'esito della battaglia. Questa scelta potrebbe far storcere il naso ai puristi di D&D cartaceo, ma garantisce un maggior coinvolgimento garantendo un'immersione più profonda anche nelle fasi di combattimento. Uno stile di combattimento real-time che mette a disposizione del giocatore opzioni come la parata o il blocco del colpo avversario mediante combinazioni di tasti e movimenti appropriati.
l'anima del gioco rimane sempre e comunque quella del “party” che deve essere preservata in ogni situazione. Difficilmente si potrà progredire in DDO senza un gruppo compatto e ben bilanciato e la struttura stessa del gioco, delle mappe e della relativa dislocazione delle quest sembra andare verso questa direzione
Per preservare la natura di alcune regole del combattimento classico il giocatore riceve comunque una penalità se effettua un attacco in movimento. A porre un ulteriore distanza dalle regole del gioco cartaceo vi è anche la scelta di applicare un lasso di tempo più alto per la ricarica delle magie offensive, bilanciando però la potenza di attacco dei personaggi che possono avvalersi di simili poteri in combattimento. L'anima del gioco rimane sempre e comunque quella del “party” che deve essere preservato in ogni situazione. Difficilmente si potrà progredire in DDO senza un gruppo compatto e ben bilanciato e la struttura stessa del gioco, delle mappe e della relativa dislocazione delle quest sembra andare verso questa direzione. Le città non sono altro che luoghi in cui commerciare e conoscere gente con cui poter vivere l'esperienza di gioco in istanze dedicate. Con il PvP disabilitato a priori e una serie di accorgimenti volti a stimolare la collaborazione fra player, DDO sviluppa una filosofia di gioco MMORPG piuttosto innovativa, o se non altro praticamente inedita dove si vive un'avventura “tutti contro i nemici”. Del resto l'adagio popolare “l'unione fa la forza” ha sempre avuto il suo fascino!
Combattimento in Real Time
Ora non ci resta che aspettare la versione finale del gioco e darci appuntamento alla recensione in cui potremo finalmente scoprire gli ultimi segreti di un mondo che da tempo aspetta di fiorire davanti ai nostri occhi. Restate sintonizzati!
Oramai la beta di D&D giace nel cassetto dei ricordi. Il gioco, entrato in gold da qualche settimana volge ormai alle fasi conclusive che precedono l'uscita ufficiale sul mercato. Ciò nonostante abbiamo ancora qualche cosa da scoprire in questa beta prima di buttarci a capofitto sulla recensione finale.